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Caprioli: occorre fare chiarezza

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Riceviamo (per conoscenza) e pubblichiamo l'ultima istanza della minoranza consigliare alla presidente della Comunità Montana.

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Al Sig. Presidente
della Comunità Montana
CASTELNOVO MONTI
fax 0522-810881

Il tema della mortalità nella popolazione dei caprioli che abitano le nostre campagne è tornato a riemergere, stando alle notizie di stampa che si vanno susseguendo.

Di fronte al rinvenimento di animali morti, c’è chi parla con preoccupazione di capi ammalati, e di epidemia non superata, e chi invece cataloga il fatto come fisiologico escludendo che sia in atto una nuova “moria” di questi ungulati.

Vengono altresì lamentati ritardi nella rimozione delle relative carcasse.

Circa gli aspetti sanitari, e la raccolta-analisi dei corrispondenti dati, è materia che compete agli organismi preposti, e da parte nostra non abbiamo peraltro elementi per avanzare considerazioni al riguardo.

Allo scopo di fugare ingiustificati allarmismi, se appunto la situazione si presenta tale da non dover impensierire, ci sembrerebbe tuttavia opportuno che i predetti organismi uscissero con un comunicato, volto a dare rassicurazioni in tal senso, giusto sulla base dei controlli fin qui effettuati.

Confidiamo che la S.V. condivida questa nostra tesi, e voglia farsene portavoce presso i menzionati organismi.

Quanto al recupero dei capi feriti o deceduti, dalle dichiarazioni comparse sui giornali abbiamo ricavato l’impressione che persista ancora una qualche incertezza circa i soggetti che nella fattispecie devono volta a volta attivarsi, e chiediamo dunque di poter conoscere quali sono le procedure vigenti in merito, e come trovano applicazione (al fine di evitare che abbiano a verificarsi spiacevoli e indesiderabili malintesi).

Nella nota della S.V. risalente al novembre passato (n. 6424/07) si leggeva infatti: Da notizie raccolte dai nostri Uffici la Provincia di Reggio provvede al recupero su tutto il territorio degli animali incidentati lungo le strade (morti e feriti) attraverso una apposita convenzione con l’ATC 3, e un accordo con l’ASL che assicura tramite il proprio Servizio il supporto medico veterinario.

Orbene, se stiamo invece a quanto appreso in questi giorni dalla stampa, anche i Comuni sarebbero chiamati in causa, e sembrerebbe altresì che pure altri operatori o istituti “privati” possano occuparsi del recupero-prelievo di questi ungulati.

Le informazioni di cui disponiamo non sono dunque coincidenti, talché un qualche chiarimento in merito ci parrebbe a questo punto utile, e fors’anche atteso da parte di chi segue la tematica ovvero ne è in qualche misura investito.

Circa poi la mortalità che nella decorsa annata aveva colpito i selvatici in parola, dal momento che dalla Provincia venne esclusa qualsiasi forma di epidemia in atto tra i caprioli - e si precisò che non v’era alcuna emergenza sanitaria - a spiegare quanto stava accadendo, ci si rivolge anche qui alla S.V. per sapere:
· se il caso sia stato allora sottoposto all’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS), onde arrivare a comprendere meglio la natura di un fenomeno che a detta dei più non è stato di dimensioni irrilevanti, e per non lasciare dunque aperti dubbi ed interrogativi, che a loro possono dar origine a contrapposizioni e a polemiche. E anche pensando all’eventualità che abbiano in futuro a riproporsi analoghe circostanze ;
· come si sia pronunciato al riguardo detto Istituto.

Passando da ultimo ai danni provocati dai selvatici alle produzioni agricole, abbiamo letto che i fondi regionali, per provvedere ai risarcimenti, si andrebbero riducendo.

Dal momento che, a meno di nostre improbabili sviste, la notizia non è stata smentita, si è a domandare se la cosa sia stata presa in esame da parte di codesta Giunta, e come si pensi di farvi fronte nella ipotesi che gli stanziamenti regionali dovessero risultare insufficienti quanto a rifondere i danneggiamenti subiti dalle nostre coltivazioni, per azione appunto delle specie selvatiche, in particolare la popolazione degli ungulati.

Distinti saluti.

I consiglieri di opposizione:

Bigoi Riccardo
Bolognesi Paolo
Friggeri Marino