REGGIO EMILIA (4 settembre 2008) – Pronti vendemmia via? Tutti fermi. “La vendemmia 2008 si preannuncia in ritardo rispetto all’anno prima di 10-15 giorni, pertanto si partirà soltanto dal 10 al 15 settembre. Sarà di buona qualità, ma con un calo di produzione del 25-30%. Situazione diversa in collina dove, eccetto il Malbo gentile (in calo come in pianura), la contrazione dovrebbe essere più contenuta”. Sono le parole di Giorgio Gianotti, presidente dei due “Consorzi per la tutela e la promozione dei Vini Reggiani”.
In molti, in questi giorni, parlano di vendemmia di buona qualità o in calo. Voi date, tra i pochi in Italia, una stima del calo di produzione precisa. Come è possibile?
“Grazie all’attività dei nostri Consorzi – spiega Gianotti – in provincia abbiamo attivato una rete di 70 aziende nelle quali eseguiamo periodicamente studi e controlli, disponendo, quindi, del dato storico. E’ un sistema che è sicuramente all’avanguardia, non molto diffuso e fiore all’occhiello del nostro lavoro. In queste realtà, proprio in questi giorni, i nostri tecnici hanno rilevato il numero medio dei grappoli sulle piante, il peso medio all’invaiatura (il momento in cui cambiano colore) e altro ancora. Inoltre, a Coviolo di Reggio Emilia, assieme all’Università di Bologna, monitoriamo un campo sperimentale dove sono coltivati tutti i vitigni provinciali. Il confronto col dato storico degli altri anni ci fornisce le stime di produzione, un dato importantissimo in tutta la regione”.
Perché è di grande interesse stimare periodo e quantità di produzione?
“Spesso si è tentati, per l’organizzazione aziendale, ad anticipare la vendemmia – spiega Gianmatteo Pesenti, direttore del Consorzio – invece, per garantire la migliore qualità, occorre vendemmiare al giusto grado di maturazione. Inoltre, come Consorzio dobbiamo monitorare le stime di produzione e gli stock di vino rimanenti in cantina: è parte del piano dei controlli attraverso il quale arriviamo a garantire al consumatore la rintracciabilità di ogni bottiglia”.
Cosa ha determinato il ritardo della maturazione?
“Sappiamo che esiste un periodo di tempo preciso, di 140 giorni, tra la fioritura e la maturazione – rispondono i tecnici Stefano Migliorati e Matteo Storchi -. Il protrarsi delle piogge primaverili ha determinato un ritardo proprio della fioritura”.
E il calo produttivo 2008?
“Oltre al ritardo della fioritura (i fiori hanno allegato di meno) è da imputare al perdurare della carenza idrica delle ultime settimane, unite alla grandinate e allo sviluppo di peronospora e oidio, quest’ultimo soprattutto su Ancellotta che, in condizioni di elevata piovosità potrebbe determinare l’insorgenza di botrite e marciumi”.
Due sono le produzioni doc su cui è concentrata l’attenzione nel reggiano da parte dei due consorzi: sono il lambrusco Reggiano Doc, per il quale saranno vendemmiati tra pochi giorni i filari di Maestri, Salamino, Marani e Lancellota; e il Colli di Scandiano e Canossa che si produce coi vitigni Marzemino, Malvasia di Candia Aromatica, Spergola, Maestri e Malbo Gentile.