Sul progetto del campo giochi di Carnola si registrano oggi altre due prese di posizione, da parte del gruppo di "Rifondazione comunista-Castelnovo trasparente" e del consigliere Luigi Cagni. Li proponiamo ai lettori nella loro integrità.
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LA MOZIONE DI BIZZARI E CAMPI
Il Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti, nonostante l'infelice scelta di collocare il parco giochi nell’area adiacente la latteria sociale di Carnola, preso atto che sono stati compiuti oramai tutta una seria di adempimenti che di fatto rendono difficile mutare il sito scelto, chiede al sindaco ed alla giunta di procedere, contemporaneamente alla realizzazione del parco giochi, all'effettuazione dei seguenti interventi:
1) piantumazione di alberi già di consistenti dimensioni;
2) messa a dimora lungo la linea della fascia di rispetto della linea elettrica che attraversa il terreno interessato di una siepe ad alto fusto che fisicamente impedisca la fruizione della parte dell'area interessata dalla linea a media tensione, ove peraltro è collocato lo stradello di accesso;
3) la realizzazione, di concerto con l’Amministrazione Provinciale, nel tratto più stretto e pericoloso della strada che attraversa Carnola di un marciapiede sul lato della strada ove è posto il parco giochi per mettere in sicurezza i frequentatori di tale struttura.
IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIERE LUIGI CAGNI
Vista la pubblicità e le polemiche che l'argomento ha suscitato, ritengo anch'io necessario fare alcune precisazioni. Premetto che un parco giochi per bambini presenta sempre un sentimento piacevole e positivo. Ancora di più se predisposto in una borgata come Carnola, significando un'esigenza avvertita per la crescita del numero dei bambini in zona periferica, quindi in controtendenza con lo spopolamento in tali aree.
Certamente però, ciò non ci esime dal valutare gli aspetti della realizzazione dell'area altrezzata. Qui però pare proprio che non ci siamo.
Cito alcuni rilievi:
- il luogo individuato nei pressi di una porcilaia, con tutto ciò che comporta l'odore sgradevole ed inoltre non esistono aleri in grado di proteggere dal sole e dalla calura, come rilevato dal consigliere Ugolotti con una interpellanza (tardiva?) alla vigilia di Ferragosto;
- il non rispetto previsto dalle norme per le linee elettriche esistenti, fatto rilevare dal cittadino Umberto Gianferrari e che poi ha dato adito ad un esposto all'ARPA presentato dagli "Amici della Terra";
- la difficoltà e il potenzíale pericolo per raggiungere il posto su strada provincíale anche nel tratto della strettoia priva di marciapiedi, rilevato sulla stampa dal consigliere Bizzarri (Rifondazione comunista);
- aggiungerei che la più interessante area in un primo tempo destinata a parco è stata poi con una variante destinata ad area edificabile per cui non è più utilizzabile per il parco stesso.
Certamente è singolare che proprio il consigliere Ugolotti che ha presentato l'interpellanza sul progetto intervenendo personalmente sull'argomento in Consiglio comunale il 10/5/2008 non abbia minimamente accennato ad alcuna critica sui lavori di allestímento parco giochi in area verde attrezzata in località Carnola, anzi si è adoperato perché l'opposizione (Lista civica e Rifondazione comunista) tenesse un atteggiamento di benevola astensione sull'assunzíone di un prestito obbligazionario per finanziare un progetto poi così criticato.
Preciso che sia il sottoscritto che la consiglera Gatti abbiamo già manifestato píù volte, sino alla monotonia, la nostra contrarietà ad assumere nuovi debiti.
Rimane il cruccio amaro pertanto di aver finanziato con un debito obbligazionario un progetto così sbagliato.
Finanziamento
Buongiorno, sono a riferire da abitante in loco che il parco giochi attuale è stato fatto per lo più con i soldi diretti della comunità di Carnola e che il “FAMOSO” e “FAMIGERATO” finanziamento non si è ancora visto, finanziamento che nell’articolo risulta essere fatto con debito obligazionario, quando soldi qui non se n’è visti, e comunque, il resto dei lavori del parco giochi, ivi compreso il marciapiede, dev’essere fatto con finanziamenti provenienti dagli enti europei e non dal Comune.
(Un carnolese)