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Evento / Mostra su Matilde di Canossa

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Una grande festa per una grande mostra. Sabato 30 agosto, alle ore 19, a Palazzo Magnani - una delle quattro sedi espositive - la presidente della Provincia, Sonia Masini, inaugurerà “Matilde e il tesoro dei Canossa, tra castelli e città”, la prima mostra che Reggio Emilia dedica a una delle donne più potenti e influenti del Medioevo e all’eredità culturale che ha lasciato su una regione molto vasta che ha avuto il suo epicentro proprio nel territorio reggiano.

Dal 31 agosto prossimo all’11 gennaio 2009 a Reggio Emilia - nelle tre sedi di Palazzo Magnani, del Museo Diocesano e dei Musei Civici - e al Museo Campanini di Canossa, saranno esposte ben 215 opere, compresi tantissimi “pezzi” che per la prima volta saranno riportati da tutta Italia, ma anche da Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Danimarca e Austria a Reggio Emilia, per essere mostrati in un “unicum” in grado di far comprendere l’enorme patrimonio di sculture e di immagini lasciatoci da Matilde di Canossa.

La mostra rappresenta il nucleo centrale delle tante iniziative storico-artistiche che ruoteranno fino al 2009 attorno al tema "Matilde dei Canossa. Donna d'Europa", grazie alle quali la Provincia, lavorando in sinergia con le altre istituzioni e con gli operatori economici, intende rafforzare ulteriormente l'importante ruolo che la provincia di Reggio sta già giocando in Europa, investendo appunto sulla figura storica di Matilde e sui suoi luoghi.

L'inaugurazione di sabato 30 agosto sarà aperta a tutta la città: una parte di corso Garibaldi sarà chiusa al traffico e i reggiani - dopo il taglio del nastro e fino alle 22 - potranno visitare liberamente le tre sedi espositive cittadine. L'esposizione e tutte le altre iniziative - tra cui il "Premio Matilde" che verrà assegnato il 26 settembre da una giuria, presieduta da Rita Levi Montalcini, a una donna che si sia distinta nell’ambito della cultura, dell'azione politica o sociale in campo internazionale - rappresentano infatti uno dei più rilevanti investimenti della Provincia non solo in ambito culturale, ma più in generale a favore della valorizzazione e della promozione del territorio. Ne è una conferma anche la massiccia adesione di operatori economici - circa 120 tra caseifici, cantine, acetaie, salumifici, alberghi, ristoranti, agriturismi e bed&beakfast - che sosterranno l'intero progetto distribuendo materiale promozionale o promuovendo la mostra attraverso i rispettivi prodotti, così come sta avvenendo con i cartoni del latte Giglio. Un gruppo di agenzie di viaggio ha inoltre costruito appositi pacchetti turistici incentrati sulla mostra e i luoghi matildici, rivolti anche ai mercati esteri.

Intanto il Canossa Point allestito in via Emilia Santo Stefano per fornire informazioni sulla mostra a reggiani e turisti, da questa settimana rappresenterà anche una importante vetrina per gli artisti reggiani, ospitando diverse esposizioni: da lunedì è iniziata quella dell'associazione Reggio Ricama, mentre dal primo al 26 settembre sarà la volta dell'Istituto Chierici e - a seguire - di pittrici e fotografi.

La mostra “Matilde e il tesoro dei Canossa, tra castelli e città” - curata da Arturo Calzona, docente di Storia dell’Arte Medievale all'Università di Parma - è promossa da Provincia di Reggio, Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, Comune di Reggio, Fondazione Cassa di Risparmio-"Pietro Manodori", Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Province di Bologna, Modena e Reggio, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici per le Province di Modena e Reggio, Università degli Studi di Parma, Camera di Commercio di Reggio, Comunità Montana dell'Appennino Reggiano e Matilde di Canossa spa.

La mostra si avvale del patrocinio di Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, Ministero per i Beni e le attività culturali, Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, Regione Emilia-Romagna, Università degli Studi di Parma, e del contributo di Enìa, Conad, Coopsette, Fagioli, Tecton, Giglio, Unieco, Cir, Coopservice, Consorzio Vini Reggiani, Consorzio del Parmigiano-Reggiano ed Unipol.