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Commestibile o non commestibile? Chiedilo all’Ausl

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Si avvicina la stagione di maggior fioritura dei funghi epigei spontanei, che richiama gli appassionati raccoglitori nei boschi ricchi di tante specie e varietà, purtroppo non tutti commestibili. A volte alcune varietà tossiche o velenose assomigliano a quelle commestibili e possono confondere il raccoglitore poco esperto, trasformando una gustosa pietanza in un rischio per la salute.

Al fine di prevenire tali rischi, da lunedì 25 agosto 2008 a venerdì 28 novembre 2008, l’Ispettorato Micologico dell’Azienda USL di Reggio Emilia è a disposizione dei cittadini nelle sedi di:

Reggio Emilia, via Amendola, 2 c/o Dipartimento di Sanità Pubblica, 1° piano,

Lunedì e venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00

Castelnovo Monti via Boschi 4 c/o Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione

lunedì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 10.30

Scandiano via Martiri della Libertà, 8, c/o Servizio Igiene Pubblica

lunedì dalle 11.00 alle 12.30.

La prestazione è gratuita con accesso libero.

Si ricorda che durante la raccolta è utile avere un abbigliamento adeguato che protegga le gambe da morsi e/o punture di animali, utilizzare un bastone e munirsi di un coltellino e di un cestino rigido ed areato. è inoltre importante non raccogliere esemplari troppo giovani, a volte difficili da riconoscere, o troppo vecchi, che possono essere deteriorati e risultare indigesti. è bene ricordare che i funghi vanno raccolti interi, conservando il gambo od altri caratteri importanti in modo da mantenere gli elementi utili al riconoscimento e trasportati in modo da mantenerli quanto più possibile integri.

Infine alcune buone norme:
* utilizzare soltanto funghi raccolti nelle 48 ore e conservati a bassa temperatura (un fungo commestibile invecchiando può diventare tossico);
* non dimenticare che i funghi commestibili è preferibile consumarli ben cotti;
* assicurarsi che i funghi provengano da zone scarsamente inquinate (evitare aree urbane o in prossimità di insediamenti industriali);
* fare comunque un uso moderato di funghi perché anche quelli commestibili impegnano pesantemente il fegato;
* non somministrare funghi a bambini piccoli, donne in gravidanza e persone affette da malattie del fegato e del rene).

In caso di insorgenza di disturbi dopo il consumo dei funghi è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale, consegnando al personale sanitario eventuali avanzi del pasto o resti dei funghi consumati.