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Crisi nei rapporti tra Cri reggiana e Cri nazionale

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L'assessore provinciale alla solidarietà Marcello Stecco ha incontrato questa mattina a Palazzo Allende il commissario provinciale della Croce rossa italiana Matteo Leoni per un confronto sulla grave situazione che si sta determinando nel rapporto tra Cri reggiana e Cri nazionale.

La Croce rossa nazionale, come noto, non solo vuole imporre alle sezioni locali il ripianamento di un debito gestionale del Comitato nazionale pari a 17 milioni di euro, che comporterebbe un contributo per la Cri reggiana di 330.000 euro, ma ha già avviato la procedura di commissariamento della stessa Cri reggiana per ottenere, comunque, tale risultato.

In una nota della Provincia di questo pomeriggio si afferma: "L'opposizione della Cri reggiana a tale richiesta si fonda su due capisaldi di assoluto buonsenso: l'assenza di un serio piano di risanamento finanziario e il rischio che tale contributo sottragga ad essa risorse fondamentali per il mantenimento degli attuali servizi e dell'operatività, con particolare riferimento alle emergenze, e quindi con gravissime conseguenze sulla sicurezza sanitaria dei cittadini reggiani".

Il ruolo della Cri reggiana nel sistema provinciale di sicurezza e solidarietà sociale é ben evidenziato dai numeri della sua attività: 28.000 interventi annui di emergenza, attivati cioé tramite il 118, con la partecipazione di 4.000 volontari.

A fronte di tale grave situazione, l'assessore Marcello Stecco ha manifestato al commissario Matteo Leoni la totale solidarietà della Provincia nonché la piena condivisione degli orientamenti assunti dalla Cri provinciale e dai 13 comitati locali assumendo l'impegno affinché il prossimo Consiglio provinciale voti un ordine del giorno di solidarietà e impegno, a partire dal testo già presentato dai consiglieri provinciali Alessio Mammi, Lanfranco Fradici e Vera Romiti.

L’auspicio è anche quello che la Regione Emilia-Romagna, e in particolare l'assessore regionale alla salute Giovanni Bissoni, intervenga presso il presidente regionale Cri Renato Zurla allo scopo di confrontarsi adeguatamente con i vertici della Cri reggiana.

Concludendo l'incontro, l'assessore Marcello Stecco ed il commissario Matteo Leoni hanno convenuto di promuovere un summit tra le istituzioni (Provincia, comuni sede di distretto, parlamentari nazionali, consiglieri regionali, Ausl, Azienda S. Maria Nuova) e Croce Rossa reggiana (il Comitato provinciale e i 13 locali) per sabato 6 settembre nella Sala del Consiglio provinciale a Palazzo Allende.

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- "La Croce Rossa nazionale spreca e noi locali dobbiamo risarcire" (8 agosto 2008)

1 COMMENT


  1. Dai miei, ahimè oramai lontani, anni di attiva militanza nel Corpo VDS della CRI, mi pare di comprendere che purtroppo poco o nulla è mutato. Già allora erano palesi ed evidenti le lacerazioni tra chi, di fatto, sosteneva ed alimentava il “motore” CRI, è cioè i Volontari del Soccorso, e la sede centrale romana, altrimenti denominata Comitato centrale (!!??). Credo che in tutti queti anni, tra commissariamenti, parlo a livello nazionale, nuove presidenze e vecchie gestioni non si sia interrotto quel processo vizioso per cui, di fatto, a Roma:
    – hanno voluto la brutta copia di un Corpo Militare, e ci sono riusciti;
    – hanno voluto la brutta copia di un corpo paramilitare, e ci sono riusciti;
    – hanno voluto la bruta copia di un Ente di Stato, e li hanno superati tutti;
    – hanno voluto la brutta copia di un organismo umanitario, e ci sono riusciti.
    E, quel che è peggio, hanno anche voluto la brutta copia delle altrimenti dette “croci private”. Tutto questo, come sempre, alle e sulle spalle dei tantissimi volontari, con o senza le stellette, che si impegnano davvero con abnegazione e soprattutto senza secondi fini. Ora, in questo clima da “redde rationem” per i VDS della CRI, la provocatoria boutade del pPresidente della Croce Verde di Reggio Emilia Andrea Bianchini, che propone un’unione tra Verde e CRI. Abile mossa politica, la sua, ma operazione che credo improponibile ed irrealizzabile. Questa davvero mancava…

    (Paolo Comastri)