“A ragione il lago Calamone è considerato uno specchio tra i più belli della Regione. In questo caso la nostra attività è a favore dei turisti e degli amanti della pesca”. Emilio Bertolini annuncia così l’intervento del Consorzio di Bonifica Bentivoglio Enza, eseguito assieme al Comune di Ramiseto, per il contenimento delle macrofite che hanno colonizzato massivamente l’incantevole lago Calamone.
Un fenomeno accentuatasi dopo il 1956, quando venne realizzata una briglia che, ampliando la superficie del lago, aveva aumentato l’incidenza delle acque basse dove queste piante acquatiche prosperano. L’intervento di manutenzione periodica, autorizzato dal Parco nazionale e
dalla Provincia di Reggio Emilia, era stato richiesto da più parti nel corso degli anni, proprio quando anche il terriccio portato dagli immissari rischiava di occludere questo prezioso bacino di origine glaciale.
“La collaborazione con la Bonifica Bentivoglio Enza – spiega Davide Dazzi, sindaco di Ramiseto – si è dimostrata proficua. Come Comune abbiamo attrezzato le opere di contenimento del verde attorno al lago, mentre alla Bonifica, con mezzi speciali a lei consoni, è stato richiesto l’intervento in acqua per falciare e accumulare a riva le macrofite che saranno smaltite da mezzi comunali. Cinque le persone impiegate in tutto per almeno una settimana di lavori”.
Sono, proprio, in corso e si concluderanno entro sabato le suggestive operazioni di pulizia: “Stiamo utilizzando una barca motore, portata dalla pianura con un camion, dotata di una barra falciante frontale ad altezza variabile che consente il taglio delle macrofite sotto il pelo dell’acqua fino ad una profondità di due metri. Questo consente di non alterare l’habitat e salvaguardare le rarità botaniche presenti - spiegano Vito Fiordaligi, direttore dell’ente consortile e Aronne Ruffini, dirigente dell’area montana della Bentivoglio Enza -. Un mezzo, governato da due operatori esperti, opportunamente formati
e informati per quanto attiene alla sicurezza sul lavoro”.
Cosa è cambiato rispetto allo sfalcio di due anni fa?
“I nostri tecnici – rispondono Fiordaligi e Ruffini – hanno rilevato come le macrofite siano aumentate di densità, pur senza occupare nuovi spazi in termini di superficie sul lago”.
Gli interventi in atto di Comune e Bonifica cosa consentono?
“Sicuramente di riconsegnare alla popolazione e ai turisti un’immagine del lago così come conosciuto nell’ultimo mezzo secolo, ma anche, di agevolare le operazioni di pesca, gravemente penalizzate dalla presenza eccessiva di queste piante acquatiche”.
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IL PERSONAGGIO / L’UOMO DEL LAGO
“Sono soddisfatto: è un intervento da fare ogni anno”
Tra i promotori della battaglia per la pulizia del lago c’è l’inossidabile Bruno Romagnani, 85 anni, vettese ed ex partigiano. Dal 2001 ha perorato la sua causa con ripetuti interventi sui quotidiani e lettere alle autorità competenti, minacciando anche clamorose azioni di protesta, dopo aver raccolto (era il 2002) oltre 300 firme: “E’ un intervento necessario e che noi pescatori e amanti del lago ci aspettiamo ogni anno. Ricordo anche che sopra il lago Calamone c’erano altri due laghi mantenuti sin dall’antichità grazie al pascolamento e al lavoro dell’uomo. Il loro abbandono ne ha determinato la completa occlusione”.