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“Non ridicoli ma ambiziosi”

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Raccolta differenziata dei rifiuti. Il Comune di Carpineti punta, dal 30% che è oggi, al 40%; lo ha dichiarato in una nota inviata agli organi di stampa nei giorni scorsi. “A me sinceramente questo obiettivo pare ridicolo”, aveva commentato sferzante una nostra lettrice a seguito della pubblicazione della notizia sul nostro sito. Una risposta che ha provocato la pronta replica dell’assessore all’ambiente, Lorena Meglioli: “Per Carpineti raggiungere l’obiettivo del 40% non è ridicolo bensì ambizioso”.

“Bisogna considerare che Carpineti come tutti i comuni della collina e dell’Appennino - spiega la Meglioli - è costituito da tantissime località di poche case, tanti borghi e tantissimi km di strade anche strette: non dimentichiamo che nel far girare camion in queste strade bisogna calcolare il rapporto tra il beneficio e l’inquinamento. Quindi non è facile fare una raccolta differenziata capillare che tocchi ogni piccola casa”.

“Ma in paesi come il Belgio – incalza la nostra lettrice – persino nelle grandi città, grazie alla raccolta porta a porta la differenziata sfiora il 100%. Potrebbe essere fatto da noi anche domani… “.

Risposta della Meglioli: “Ancor più difficile è pensare alla raccolta porta a porta: consideriamo che è già difficoltosa metterla in pratica in città dove la popolazione e le case sono concentrate in poco spazio. I motivi possono essere sia tecnici ma soprattutto economici, la spesa graverebbe troppo sulle famiglie. Inoltre, spesso mi sento dire da alcune persone che il motivo per cui non fanno la raccolta differenziata è perché il cassonetto è troppo distante (cioè qualche centinaio di metri) senza pensare che si usa la macchina per fare qualsiasi cosa e che si passa davanti alla batteria completa dei cassonetti decine di volte nella giornata”.

Prosegue e articola poi l’assessore: “Quando la mentalità della gente sarà più propensa a fare qualche piccolo sacrificio a favore dell’ambiente, a usare un po’ del proprio tempo per impegnarsi in questa pratica sicuramente si potrà raggiungere una percentuale di differenziata anche superiore al 40%. Poi non dimentichiamo che noi cittadini in quanto consumatori potremmo far molto bene all’ambiente anche al momento dell’acquisto dei prodotti. Potremmo evitare di acquistare prodotti da banco, come salumi, formaggi, frutta e verdura dentro le vaschette, potremmo evitare di acquistare miliardi di bottiglie di plastica con dentro semplicemente acqua, la stessa che esce dai rubinetti delle nostre case. Usare borsine di stoffa, invece che di plastica per trasportare i nostri acquisti e così via… Tutto questo, cioè arrivare a produrre pochissimo rifiuto indifferenziato e 100% di differenziato, lo possiamo fare solo noi”.

E l’Amministrazione comunale che deve fare?
”Ttto il possibile per informare i cittadini, deve anche dare gli strumenti per agevolare tutto ciò. Questo progetto di capillarizzazione dei punti di raccolta e di informazione a tappeto mi sembra un buon inizio. Infine non dimentichiamo che su scala provinciale la percentuale di raccolta differenziata si attesta sul 48,6, perché ovviamente il dato viene mediato tra i comuni molto virtuosi che superano il 60 con altri in cui la raccolta differenziata è più difficoltosa (24/25). Vedi www.arpa.emr.it/reggioemilia. E non dimentichiamo che la Provincia di Reggio Emilia è molto virtuosa in quanto la media nazionale (dati sole 24 Ore) è del 25%”.

Chiusa: “Ben venga la realtà del Belgio anche in Italia, noi faremo il possibile”.