La divulgazione, nei giorni scorsi, della notizia della vittoria al gratta e vinci (riportata anche dal nostro sito) ha suscitato le perplessità di don Carlo Castellini. Il parroco di Vetto e presidente Uisp ha scritto a Redacon per esternare le sue perplessità: “Vorrei far riflettere Redacon e i giornali locali dal pericolo reale rappresentato dalla passione per il gioco; fra Totocalcio, Totogol, Superenalotto, Lotto, cavalli, Gratta e Vinci ecc... si tratta di un affare per lo Stato italiano da 44 miliardi di euro (sì, avete letto bene!) all'anno”.
Questo cosa significa?
“Che vengono giocate al lotto risorse pari a due grosse Leggi finanziarie! – spiega don Carlo - Dopo aver aumentato a più riprese il taglio dei ‘gratta e vinci’ e averne inventati di tutti i tipi, dopo aver permesso una larghissima diffusione di videopoker e giochi d'azzardo via Internet, arriveranno prossimamente a proporre a disoccupati ecasalinghe disperati lo scandaloso taglio da 50 €!”.
Un pericolo per chi si lascia prendere la mano e diventa schiavo di questo desiderio incontrollato di vincere a tutti i costi. Che fare, don?
”Se vogliamo togliere l'acqua dallo stagno in cui sguazzano gli squali della politica – conclude don Carlo - e se soprattutto vogliamo salvare migliaia di famiglie dal fallimento (economico, ma anche relazionale) finiamola di pubblicare queste pubblicità occulte... ”.