Ci sono notizie di cronaca nazionale che paiono essere lontane anni luce. Poi, per caso, si scopre che riescono a coinvolgere il locale.
Nell’elenco degli intercettati reggiani, in merito allo scandalo delle intercettazioni illegali di Telecom, spunta anche – a sua insaputa – il vicepresidente della Banca di Credito Cooperativa di Cavola e Sassuolo, Ermes Nicodemo Borgonovi, rappresentante legale della notissima ditta di costruzioni e imprese edili “Edil Borgonovi srl”.
E’ trascorso un mese da quando i pm milanesi Fabio Napoleone, Nicola Piacente e Stefano Civardi hanno chiuso l’indagine sull’ex servizio di Sicurezza Telecom. Di cosa si trattava? Di un manipolo di persone, con a guida l’ex carabiniere Giuliano Tavaroli, che ha realizzato migliaia di dossier illeciti, attraverso consultazioni abusive di archivi riservati.
Ed è proprio dall’avviso di conclusione delle indagini che è possibile apprendere il nome di chi è stato ‘attenzionato’, come riportato – per Reggio Emilia – dal Carlino di ieri.
L’imprenditore toanese Borgonovi, 56 anni, ha appreso proprio dal cronista dell’inserimento del suo nome tra gli ‘spiati’: valuterà tramite il suo legale il da farsi.
Singolare notare come nel lunghissimo elenco non compaiono solo politici o imprenditori, ma anche normali impiegati.
Per i 34 indagati le accuse sono decisamente pesanti: dall’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici ufficiali alla rivelazione del segreto di stato, dall’appropriazione indebita al falso, dall’accesso abusivo a sistemi informatici al favoreggiamento e reciclaggio. Davvero niente male.