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Sequestrato pozzo di contrappeso di impianto di risalita

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Saranno le analisi che verranno disposte dalla Procura a stabilire l’esatta natura di quanto sequestrato dai Carabinieri della compagnia di Castelnovo ne' Monti nei giorni scorsi in località di Rescadore della frazione Febbio di Villa Minozzo, dove gli uomini del capitano Mario Amoroso hanno eseguito una mirata attività ispettiva conseguente ad un esposto pervenuto al comando castelnovese.

Nello specifico i militari hanno sequestrato preventivamente un pozzo di contrappeso di un impianto di risalita smantellato e quindi dismesso, delle dimensioni di 3 metri x 3 la cui profondità non è stata possibile appurare, al cui interno sono stati rinvenuti vari copertoni di pneumatici e varie lastre di materiale cementizio la cui natura, non escludendosi possa trattarsi di eternit (cemento – amianto), è ancora da stabilire.

Nel pozzo di contrappeso, accessibile attraverso una porta di legno di un locale adibito a deposito attrezzi, i Carabinieri quindi hanno posto i sigilli con un provvedimento - quello di sequestro preventivo adottato dai militari - che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia ieri ha convalidato nell’inchiesta aperta nei confronti della società proprietaria dell’impianto in ordine al reato per ora ipotizzato di deposito incontrollato di rifiuti speciali.