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Claudio Guidetti sui “galassini”

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In merito all'iniziativa promossa da un gruppo di cittadini e tecnici di Toano sui vincoli derivanti dal decreto Galasso e ulterioriormente normati dalla Provincia attraverso l’applicazione dell’art. 19 del Piano territoriale paesistico della Regione Emilia-Romagna e dell’art. 13 del Piano territoriale di coordinamento provinciale, svoltasi giovedì sera, interviene il capogruppo provinciale di Forza Italia-Pdl Claudio Guidetti.

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La riunione è stata originata dalle dichiarazioni stampa del sindaco di Toano, Michele Lombardi, fortemente critiche nei confronti della Provincia in relazione all’approvazione del nuovo PTCP. Durante la riunione ho voluto sottolineare l’esatta natura dei vincoli cosiddetti “galassini” e la necessità di rivedere la perimetrazione. In sostanza ho chiesto alla Provincia di rimuovere quegli ostacoli spesso ideologici alla base di alcune scelte amministrative per dare la possibilità ai montanari di essere protagonisti del loro futuro senza essere consegnati ad una prospettiva assistenziale in un territorio spopolato. Un conto è vivere la montagna da turista, altro è viverci.

La visione dei primi rischia di distorcere i bisogni basilari dei secondi. Uno strumento corretto ed equilibrato potrebbe essere quello di vincolare ciò che deve essere realmente protetto e liberare ciò che non ha più senso vincolare.

Ho chiesto alla presidente Masini, unitamente al presidente di Alleanza Nazionale–Popolo della Libertà, Tommaso Lombardini, presente alla serata, di farsi carico di presentare alla commissione provinciale per le bellezze naturali (in cui siede l’assessore Giuliana Motti per conto della Provincia) un ricorso per la modifica della perimetrazione del vincolo di Toano e ottenerne il parere favorevole.

Una volta ottenuto dalla Provincia il parere favorevole della commissione, ci impegneremo ad attivarsi nei confronti del ministero dei beni culturali per il definitivo accoglimento dell’aggiornamento perimetrale del vincolo Galasso.

Credo sarebbe una bella dimostrazione che a Reggio, come nella vicina Parma, esiste una nuova classe dirigente che sa fare sistema quando in gioco è l’interesse generale dei reggiani e tutto ciò senza compromettere o confondere ruoli o distinzioni di carattere politico. La regola del tanto peggio tanto meglio in base a chi governa è finita e la sinistra deve decidere se vuole scegliere il suo passato o il futuro.

Sono anche felice che la presidente della Provincia sia intervenuta alla partecipata assemblea pubblica e abbia accolto la nostra proposta; e ora attendiamo i fatti, pronti con responsabilità a fare la nostra parte. La Masini, in conclusione, ha poi contestato agli organizzatori locali il titolo deliberatamente provocatorio dell’iniziativa circa le volontà della Provincia e duramente smentito il sindaco di Toano, nonchè capogruppo in Comunità montanam del suo stesso partito. E secondo me hanno commesso un grave errore, dando un segnale di forte rottura istituzionale tra un Comune e l’ente sovraordinato, e cioè la Provincia. Una divisione che non vorrei fosse strumentale al fine di contenere lo scontento dei cittadini e che a mio parere disorienta cittadini e attori in campo.

Concludendo, ribadisco la disponibilità al dialogo e al confronto su questo tema specifico e più in generale sul Piano territoriale di coordinamento (strumento di pianificazione territoriale al quale si devono attenere i singoli comuni nella redazione dei loro piani regolatori-Psc).

Colgo anche l’occasione per chiedere pubblicamente alla presidente della Provincia, come ho già fatto in commissione consiliare a alla conferenza dei capigruppo, di rinunciare all’approvazione del Piano entro la fine di luglio e posticiparla alla fine di settembre. In questo modo si garantiscono tempi corretti e maggiori possibilità di confronto serio. Tenuto conto che i tempi dell’osservazione andrebbero a coincidere in buona parte con il mese di agosto e settembre, credo sia improponibile farlo senza prestarsi ad osservazioni di scarsa trasparenza e voglia di confronto. Oggi le maschere servono a poco e le scelte devono essere autorevoli e mai arroganti.

(Claudio Guidetti)