“In mezzo a tutto questo volemose bene devo essere io a dire che tutto non va bene”. E’ la premessa dell’intervento nell’aula del Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti di ier l’altro, da parte della consigliera della “Lista civica” Liana Gatti, che riguardava l’esposizione di un’interpellanza riguardante il cedro del Libano tagliato nei giardinetti di piazza Peretti tre anni or sono. Era l'ultimo argomento della seduta.
La Gatti evidentemente non gradiva un clima da lei ritenuto eccessivamente condiscendente verso la maggioranza, e così ha calcato abbastanza sui toni, quando è stato il suo turno di parlare.
“Quando esco di casa al mattino e vedo la situazione in cui versa il giardinetto di piazza Peretti, ormai privo di uno dei quattro cedri, provo vergogna di fronte ai turisti che lì sostano”, è l’incipit. Ed entrando nel merito: “Perché, ormai a distanza di anni, non si sono tolti il ceppo e le radici della pianta segata? Perché non si è ancora proceduto a piantare un altro albero della stessa specie, magari di 6-7 anni di età, per tornare man mano a ricostituire anche un’estetica al giardino?”.
Alle domande, assente l’assessore all’ambiente Nuccia Mola, in ferie, ha risposto il sindaco, Gian Luca Marconi. “Troppo catastrofica, troppo cupa, signora – è stata la risposta – quella parola, ‘vergogna’, mi sembra francamente eccessiva. Venendo all’albero, sulla scorta di un’informativa stilata da tecnici, per eliminare quel che resta della pianta, che sarebbe morta per malattia e non per i lavori che si erano fatti per piazza Peretti, la questione non è tanto semplice, stante l’estesa ramificazione delle radici. Si sconsiglia pertanto di ripiantumare nello stesso posto. Il ceppo invece sarà comunque meglio toglierlo, magari pensando ad una sostituzione con piante più piccole o arbusti… ”.
La Gatti non ci sta e contesta le cause della morte della pianta. “Se si va a vedere si nota che proprio attorno al ceppo vi sono due o tre piantine di cedro che stanno crescendo, quindi mi pare difficile sostenere che il cedro eliminato sia morto perché attaccato da parassiti, magari ancora attivi nella terra intorno… La mia convinzione è che la cause vadano ricercate nei lavori di arredo urbano fatti gli anni scorsi, che avevano ovviamente comportato lo sparpagliarsi di scorie varie come polvere, cemento, ecc… ”.
Il sindaco ribadisce, concludendo, che “cercheremo di sopperire nel modo migliore”.
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Anche se la questione esulava dall’interrogazione, la consigliera nel suo discorso si è lamentata poi anche del fatto che ad “oggi, 15 luglio, a Castelnovo si vede ben poca gente in giro… il turismo langue“. A questo il sindaco ha riservato un’osservazione, quasi di passaggio ma sicuramente di un certo interesse e rilievo, buttando lì: “I prezzi dei nostri esercizi ricettivi forse non sono troppo concorrenziali”.