Pubblichiamo l’intervento pronunciato dal consigliere comunale di opposizione di Collagna Marino Rivoli in merito alla discussione sul bilancio avvenuta nello scorso fine giugno
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Palaghiaccio
Voglio iniziare il mio intervento con un appunto riguardante il palaghiaccio di Cerreto Laghi, struttura che ha caratterizzato negativamente i bilanci del nostro Comune provocando il dissesto dello stesso. Ricordo che esso è stato spesso oggetto di nostri controlli e verifiche. Basti ricordare che non solo sono stati spesi 10.000 euro per recedere dal contratto come ha sempre sostenuto il sindaco fin dalla nostra chiacchierata con l’assessore Cagni, mentre a nostro avviso esistevano sicuramente validi motivi per una rescissione d’ufficio; ma nostro malgrado allo stesso gestore sono stati abbonati tre anni d’affitto e sono stati pagati poco meno di 30.000 euro da parte del Comune, con il parere sfavorevole del segretario, in parte già segnalati alla Corte dei Conti, e alla rimanenza sarà provvisto a breve.
La spesa per il ripristino del tetto del palaghiaccio, di alcune centinaia di migliaia di euro, sarebbe potuta essere risparmiata con una maggior attenzione da parte del pubblico e gli stessi soldi utilizzati per le strutture sportive per le quali il Comune ha deciso di accendere mutui, gli spogliatoi del campo sportivo e il campo scuola.
Atm
In merito alla società ATM di Cerreto Laghi, azienda con sede nel Municipio di Collagna fino ad alcuni giorni prima del suo fallimento, occorre dire che il sindaco, rispondendo alle nostre richieste di chiarimento circa le difficoltà economiche della stessa, rispondeva che in effetti c’erano alcuni problemi, mentre in realtà era già da alcuni giorni iniziata la procedura di fallimento della stessa attraverso la consegna dei libri contabili al Tribunale di Reggio Emilia, tanto che in data 29-30 maggio u.s. è stata emessa formale sentenza.
Purtroppo, e dico purtroppo, perché il fallimento di una società che doveva produrre ed incentivare il turismo sul nostro Appennino non è certo mai auspicabile ma i fatti delle settimane scorse confermano in pieno le nostre previsioni: che la stessa ATM fosse stata creata ad hoc per mitigare le numerose e giustificate polemiche suscitate dal “fallimento” di STAR, oggetto anche attualmente di numerose interrogazioni e prese di posizione in merito alla modalità di utilizzo dei fondi regionali ed ex-CAR; ricordiamo fra le altre cose il comportamento scorretto della stessa nei confronti di operai e visto e considerato che voi vi “vantate” di essere di sinistra, cioè quella parte storicamente molto vicina alle problematiche degli operai stessi, pensavamo che ve ne occupaste in prima persona, invece anche questo tocca a noi.
In merito ad ATM abbiamo constatato che la stessa è sorta sulla carta come società mista pubblico privato, mentre in realtà si presenta a tutti gli effetti come una società privata, come mi confermava il sindaco, in gran parte sovvenzionata dal pubblico ma dalla quale i rappresentanti del pubblico non sono mai voluti entrare, sono esclusi.
Sin dalla nascita della società ATM si nota dai verbali di alcuni consigli comunali che la stessa ha suscitato notevoli perplessità da parte di consiglieri, indipendentemente dalla loro collocazione politica, sia a proposito degli ingenti contributi elargiti – non si sa bene a quale titolo – sia per quanto concerne la modalità del contributo, in parte ottenuto attraverso una modifica dell’aliquota Ici.
A ciò si aggiunga il parere sfavorevole del segretario comunale al primo finanziamento della società, il quale avanzava parecchie perplessità in merito alla mancanza di evidenza pubblica nei meccanismi di determinazione del contributo erogato rispetto al valore dell’azienda da acquisire e nella determinazione dei criteri di erogazione del contributo a fondo perduto allo specifico soggetto privato. Inoltre, lo stesso segretario evidenziava insufficienti garanzie circa il buon esito dell’operazione e di recupero del contributo in caso di esito negativo. A ciò si aggiunga che tutte queste incertezze ed indeterminatezze delle condizioni di partecipazione, dei tempi e del riparto delle quote, potrebbe indurre la situazione finanziaria del Comune in grave squilibrio o addirittura portarci ad un nuovo dissesto finanziario.
Atm, Unione dei comuni e Parco nazionale
La stessa Unione dei comuni, come si vede dai verbali di approvazione del proprio ingresso nella società ATM, aveva mostrato parecchie perplessità in merito all’erogazione di contributi pubblici ad una società privata senza alcun tipo di controllo da parte del pubblico. Nella stessa seduta il sindaco Caccialupi affermava che il Comune di Collagna era intenzionato ad entrare nella società e che avrebbe onorato tutti gli impegni assunti. Morale della favola: il Comune non ha onorato i propri impegni e non è mai entrato di fatto nella società.
Giova ricordare che il signor sindaco, in occasione della presentazione della nostra mozione in merito alla sede del Parco nazionale, affermava che la parola data andava onorata e che la sede del Parco andava portata come da accordi precedentemente presi a Ligonchio; mentre dopo pochi giorni la stessa veniva portata a Cervarezza e non pare, almeno in tempi brevi, ci sia la volontà politica di spostarla. Non vorremmo che il sindaco avesse usato, per la società ATM, lo stesso metro che per il Parco nazionale, con dichiarazioni di intenti sicuramente valide ed apprezzabili, quali l’ingresso ad il controllo sulla stessa da parte del pubblico in quanto socio elargitore di congrui finanziamenti, ma che alle stesse non abbia fatto seguire i fatti, dal momento che nessuna delle sue dichiarazioni è andata a buon fine: il pubblico si è disinteressato delle modalità di gestione della società, limitandosi ad elargire di tanto in tanto finanziamenti ma senza preoccuparsi del reale utilizzo degli stessi, correndo il rischio, a quanto pare molto reale ed attuale, di non poter più controllare l’andamento degli eventi che alla fine hanno assunto un’evoluzione tragica con il fallimento di ATM. Morale della favola: a pagare alla fine sono sempre i cittadini, che, giova sempre ricordarlo, sono i principali finanziatori degli enti pubblici, a tutti i livelli.
Al nostro gruppo piacerebbe che la parola data venisse sempre mantenuta, come ad esempio all’atto della nascita dell’Unione dei comuni, il cui presidente, mi pare di ricordare, doveva essere ricoperto a rotazione dai sindaci dei quattro comuni, mentre così non è stato; quindi, qualora quanto ricordato dal sottoscritto corrispondesse al vero, chiedo che si faccia rispettare pure questa “parola” data.
L’assessore e i soldi dati dal Comune ad Atm
In merito all’ATM abbiamo presentato diverse interrogazioni, tra le quali una nei confronti del ruolo all’interno della società dell’assessore Primo Bertocchi, alla quale abbiamo ottenuto come risposta circa un anno or sono la favola che lo stesso Bertocchi non faceva parte della società, anche se convinti dell’esatto contrario. Abbiamo poi scoperto da una recente interrogazione del mese scorso che lo stesso non solo faceva e fa parte della società, ma in qualità di assessore ha partecipato pressochè a tutte le riunioni di giunta riguardanti i finanziamenti alla società di cui egli stesso fa parte. Dal 2003 ad oggi per l’ATM sono stati stanziati solamente dal Comune 480.000 euro, a detta del sindaco, ed ogni volta vi era presente almeno un assessore socio di ATM. Si veda al capitolo conflitto di interessi per giudicare se la cosa sia legittima o perlomeno opportuna.
A questo proposito stanno partendo diverse interrogazioni in Regione e Provincia per avere una descrizione circostanziata dei fatti e verificare di chi siano le reali colpe per un debito rilevante quale quello accumulato dalla società ATM dal 2003 ad oggi, che apparentemente pare di 3 milioni di euro e rotti, circa sei miliardi delle vecchie lire, e verificare se corrisponde al vero quanto ipotizzato da molti che il fallimento sia dovuto a debiti ereditati dalla precedente gestione.
Per rilevare inoltre quale sia stato il ruolo degli enti pubblici interessati e per quale motivo nessuno si sia mai preoccupato di verificare se la stessa ATM funzionava correttamente o si trasformava in un classico strumento per ottenere finanziamenti pubblici senza in realtà fornire adeguate garanzie e consegnare su di un piatto d’argento gli impianti del Cerreto a creditori che di fatto probabilmente si rifaranno su tutti i soci per avere ciò che gli spetta di diritto.
Prendiamo atto delle dichiarazioni del direttore generale della Provincia, molto apprezzate dal nostro gruppo, in merito ai finanziamenti erogati all’ATM e a tutto il resto, auspicando che possa essere fatta chiarezza nelle sedi opportune. Preannunciamo inoltre, per quanto di nostra competenza, che il nostro gruppo è estraneo ad ogni sorta di responsabilità nei confronti di quanto accaduto al Cerreto Laghi, che tutti i finanziamenti venivano solamente resi noti dal sindaco nelle comunicazioni dello stesso antecedenti ai vari punti presenti nell’odg. del Consiglio e l’unico e doveroso atto che purtroppo dobbiamo presentare è quello di informare la Corte dei Conti dell’accaduto, in quanto il primo contributo è stato dato con parere sfavorevole del segretario comunale e da allora a nostro avviso non è cambiato niente. Vogliamo altresì comunicare a tutto il Consiglio comunale che votare a favore di questo bilancio equivale a rendersi partecipi di quanto accaduto, visto e considerato che in questi precisi istanti vi sto informando sul reale andamento di alcuni eventi.
Vicende a Cerreto Laghi
Sempre a Cerreto Laghi si veda ad esempio la vicenda di Punta Lago, le cui responsabilità a nostro avviso sono in gran parte da imputare al Comune, per la troppa leggerezza nel valutare alcuni aspetti fondamentali dell’opera e per avere concesso con troppa fretta numerosi permessi avvalendosi molto spesso del silenzio-assenso da parte di altri enti per rilasciare le concessioni in merito ai lavori. Anche in questo caso, se ci fosse una rivalsa da parte della società esecutrice dei lavori, a pagare sarebbero sempre i cittadini, per scelte avventate da parte del pubblico. Il nostro gruppo non può quindi avallare questo comportamento del sindaco che , giova ricordarlo, era a capo anche dell’Amministrazione precedente, e si dissocia apertamente dal suo operato.
Per quanto riguarda la variazione da alberghiero a residenziale di parte del Park Hotel noi avevamo già avanzato parecchie perplessità sull’approvazione di tale delibera dopo che la stessa è stata approvata dalla Provincia, più che altro per rispetto alle volontà di due presidenti di società di Cerreto Laghi, senza tuttavia trovare consensi da parte dei Consiglieri di maggioranza, tra i quali anche, ovviamente, chi dovrebbe rappresentare gli esercenti del Cerreto.
Con all’incirca le solite parole usate dal sottoscritto per chiedere al Consiglio comunale di riflettere sull’approvazione della delibera di trasformazione, si è fatta passare un’altra variante, sempre al Cerreto; fino ad arrivare adesso alla probabile variazione della delibera del Park Hotel, dove magari troviamo fra i firmatari di un esposto contro la stessa qualcuno molto vicino a chi ha allora approvato la delibera, al quale tutti i firmatari hanno dato forte sostegno per l’elezione dello stesso ed il suo inserimento in giunta.
Abbiamo poi assistito a quella che si può a mio avviso definire la mancanza di rispetto nei nostri e vostri confronti, in qualità di rappresentanti dei cittadini, dopo tutto quello che è successo all’interno del campeggio “Rio Bianco”, per il quale è stato trovato un accordo per l’apertura nonostante vari problemi; mentre chi lo gestiva, a nostro avviso, se ne infischiava di quanto prescritto, forse per risparmiare o forse per negligenza; per l’ennesima volta provocava a mio avviso un grave danno non solo all’ambiente ma anche e soprattutto all’immagine al nostro operato, a quanti si sono adoperati per aiutare a proseguire il suo iter e alla frazione turistica di Cerreto.
Senza poi dimenticare quanto successo sempre al Cerreto Laghi in merito alla viabilità: dal camion carico di gpl che doveva rabboccare il serbatoio ed è rimasto fermo per molte ore, troppe ore, e spesso trova ostacoli al suo passaggio, all’autoambulanza che ha tardato a prestare soccorso in quanto il traffico era bloccato; a via Belfiore, nella quale si è a mio avviso incapaci a prendere provvedimenti risolutori sperando sempre che tutto vada bene, con molta fortuna e a mio avviso molto menefreghismo.
In merito ricordiamo che dal 1998 sono fermi gli allacciamenti del gpl pubblico a Cerreto Laghi malgrado la costruzione di una area e relativo accesso per lo stoccaggio dello stesso costata diversi milioni delle vecchie lire. Al momento ci troviamo con ulteriori stanziamenti da parte di Enìa per l’accesso ad una nuova area di stoccaggio del gpl, e, visto e considerato che il nostro Comune è socio di Enìa, ci chiediamo se qualcuno rimborserà alla stessa il finanziamento per la costruzione dell’area precedente, dislocata sopra il palaghiaccio, la strada d’accesso alla stessa e la “sua perdita”; di tutti i cittadini che hanno dato la loro disponibilità ad allacciarsi, quella delle ditte che per essa lavorano, per tutti gli allacciamenti che si poteva già da tempo aver provveduto a portare a termine.
Cosa succede in questo comune?
Questo a mio avviso ci deve fare pensare e assieme cercare di capire cosa sta succedendo in questo Comune; e cercare di capire se le colpe sono di chi investe, che non ha tanta voglia di tribolare, o di chi amministra; in merito a questo argomento dovremmo tutti funzionare da controllori per chi riesce ad ottenere fondi pubblici e cercare di controllare che gli stessi vadano a buon fine, pronti unitariamente a richiederne altri per finanziare progetti utili ai nostri territori e chi li abita.
A questo punto ci pare evidente che l’Amministrazione comunale e gli enti superiori hanno gravi responsabilità per quanto accaduto ultimamente a Cerreto Laghi, soprattutto per quanto riguarda i mancati corretti controlli di quello che accade sul territorio comunale da parte di chi di competenza e per quanto riguarda l’assegnazione di contributi senza necessarie ed adeguate garanzie.
Saranno forse responsabilità derivate dalla precedente giunta, la quale non era certo capeggiata dal sottoscritto, caro sindaco, e neppure il sottoscritto faceva parte di coloro che dovevano controllare l’operato dell’Amministrazione comunale quando il Comune andò in dissesto; e adesso che il nostro Comune pare sia appena uscito dal dissesto a distanza di tanti anni, in un periodo che grazie ad un governo a noi avverso ha segnato negativamente le nostre entrate, dove i costi del carburante per gli spostamenti sono alle stelle, è nostro compito verificare ogni cosa di nostra competenza e portare le nostre proposte affinché il danaro del bilancio comunale venga utilizzato come un buon padre di famiglia amministra il suo stipendio.
Sicurezza
Uno degli altri problemi del momento, cari colleghi, è la sicurezza dei cittadini. In questi giorni sentivo da un amico di Castelnovo ne’ Monti che nella caserma dei carabinieri del capoluogo montano mancano diversi ufficiali di P.G.; nella nostra caserma di Collagna a mio avviso si vedono sempre meno aAgenti e spesso gli stessi si trovano a far servizio a diversi chilometri dal nostro Comune. L’auto della radiomobile dei carabinieri vi garantisco che prima la incrociavo spesso, anche a Cerreto Laghi; mentre adesso sono rare le volte che si nota la sua presenza nei nostri territori. Siamo arrivati al punto che dei delinquenti rompano vetri e taglino gomme alle automobili in sosta lasciate da ittadini e turisti che frequentano i nostri splendidi territori, creando allarmismo fra gli stessi; ma ad una mia mozione non si è voluto riconoscere quella che si può a mio avviso definire mancanza di sicurezza nel nostro Comune; l’importante che in città ve ne sia molta di più, come anche diversi agenti della Polizia provinciale sono stati spostati dal territorio provinciale a quello della città .
Anche il servizio di Polizia municipale a nostro avviso non funziona, forse dovrebbe essere potenziato con maggiori controlli su viabilità, sicurezza e tutto quello che di sua competenza, perché attualmente pare non riesca a svolgere adeguatamente i compiti ad essa assegnati.
Non ci dimentichiamo poi dei 35.000 euro pare già deliberati dal Parco a favore del Comune di Collagna per il famoso pulmino che faceva parte, se non erro, del progetto mobilità sostenibile; negli scorsi mesi mi è stato risposto dal sindaco che il contributo non è ancora stato assegnato; mi dispiacerebbe imparare che lo stesso sia già stato assegnato e già speso dal Comune magari per una bella festa con la neve a Cerreto Laghi in quanto il progetto di mobilità sostenibile non era da buttare.
Del fatto abbiamo già informato chi ha compiti di sorveglianza affinché faccia chiarezza e verifichi sul corretto utilizzo del finanziamento.
Ponte del Barone, Valbona, piazze, consulenze esterne, volontariato
Noi non ci dimentichiamo neppure della situazione molto pericolosa del Ponte del Barone, ridotta ad un’altra estate di passione in mezzo ad un traffico incontrollato, per la quale dovevamo aver già preso provvedimento del caso.
La frazione di Valbona sosteniamo spesso che scende sempre più a valle, ma non si vede ancora l’inizio dei lavori, nonostante siano stati promessi da molto tempo e debbano essere iniziati da un momento all’altro.
Per quanto riguarda la ristrutturazione delle piazze si deve rilevare che a pochi anni dal loro completo rifacimento si presentano già evidenti segni di degrado, in particolar modo, a nostro avviso, dovuti alla scarsa qualità dei materiali utilizzati che, se provenissero dalle nostre zone, sarebbero sicuramente di gran lunga migliori, più economici ed in linea con il resto delle costruzioni in pietra realizzate nel secolo scorso. Non ha senso fare una piazza che si presume possa diventare bella a livello architettonico se alla bellezza non segue una solidità strutturale e costi di manutenzione che diventano via via più elevati con il passare degli anni. Ma le cave del nostro comune, che potrebbero essere utilizzate al meglio e con successo, pare rimangano chiuse e nessuno se ne interessi più. Nella fattispecie, per quanto riguarda piazza della Vittoria, la cosa più deplorevole è negare ad un cittadino del nostro comune il legittimo diritto ad ottenere un passo carraio, spendendo il danaro pubblico e risorse che potrebbero senza dubbio essere utilizzate con maggior successo per la manutenzione della stessa.
Abbiamo notato inoltre che nel bilancio sono presenti numerose, a nostro avviso troppe, consulenze esterne, e sarà nostra premura verificarle per vedere se in effetti ce ne fosse stato realmente bisogno o gli stessi compiti potessero essere svolti dagli uffici comunali o dell’unione, con un evidente risparmio di danaro.
Visti e considerati anche i recenti contributi dati a gruppi privati volevamo ricordare alla S.V. che, qualora passasse da via Poggio, può notare quello che si può fare con molto impegno e volontariato; ma, nostro malgrado, dal bilancio in approvazione troviamo fuori questa categoria, che tanto dà al territorio in merito all’onerosa gestione faunistica e in tutte le migliorie agricole e strutturali alla stessa legate; quindi, certi di scontentare qualcuno che riconosce in questi gruppi finanziati “le sue radici”, proponiamo pure a loro un poco di sano volontariato come sono abituate a fare diverse associazioni locali, augurandoci che il prossimo anno si possa leggere nel bilancio il finanziamento a coloro che non hanno mai ricevuto contributi e danno un notevole contributo al nostro territorio; a coloro che mettono tanto impegno e sacrificio e con umiltà fanno gestione venatoria e del territorio.
In ultimo chiedevo al Consiglio comunale di prendere atto di quanto accaduto negli ultimi anni e di quante occasioni perdute per il nostro Comune in diverse scelte adottate dall’Amministrazione e se non sia il caso, in periodo di “vacche magre”, di provare a cambiare qualcosa.
Dimissioni del sindaco
Per quanto riguarda Lei, sindaco, che ha iniziato fin dalle prime fasi del mandato ad “ostacolare” il nostro lavoro con una modifica ad hoc del regolamento comunale, che a volte ci “investe” quando ci sono situazioni doverose di nostre prese di posizione comuni atte alla risoluzione delle stesse e spesso ci risponde formalmente in modo non sicuramente corretto; prendendo atto delle dimissioni del consigliere Renato Farina, in quanto a detta dello stesso non mantenevate fede al programma accordato; le varie situazioni legate all’assessore Primo Bertocchi, il quale con un po’ di coerenza a mio avviso dovrebbe da solo rassegnare le dimissioni; ed altresì visti e considerati i numerosi e non certamente apprezzabili avvenimenti in particolare al Cerreto Laghi, che dovrebbe essere la nostra “capitale economica”, in ultimo un esposto contro una delibera comunale; chiediamo se non sia il caso che la S.V. prenda atto di ciò e rassegni le sue dimissioni.
(Marino Rivoli, capogruppo “Per la Libertà” nel Consiglio comunale di Collagna)