Home Cronaca “A Bezzi va la nostra solidarietà”

“A Bezzi va la nostra solidarietà”

10
0

“A Bezzi va la solidarietà della Giunta”. “Risulta con tutta evidenza che si è trattato di un attacco politico”. Le parole, colle quali si è chiusa la discussione sull’argomento, sono del sindaco, Gian Luca Marconi.

Umberto Casoli, capogruppo della “Lista civica”, aveva presentato un’interpellanza per chiedere chiarimenti – ha detto – “in merito alle notizie apparse di recente sulla stampa circa il ruolo del vicesindaco e assessore all’urbanistica ed edilizia privata”, che professionalmente fa il consulente per una società che fa capo alla Cna. “Non possiamo esimerci dal chiedere chiarezza su eventuali incompatibilità con l’incarico pubblico”, spiegava Casoli.

La questione era stata sollevata di recente in una propria cronaca dal quotidiano l'Informazione di Reggio Emilia. Che, in un box che affiancava il pezzo, pubblicava a suo rinforzo stralci dello Statuto del Comune di Castelnovo ne’ Monti.

Ugualmente basata sul richiamo di vari articoli e normative (stavolta il decreto legislativo 267/2000, testo unico sugli enti locali) è stata la risposta data dal sindaco, che, vista anche la certa delicatezza della materia, ha letto un foglio scritto distribuito a tutti i consiglieri. Si è trattato nella sostanza di un elenco delle incompatibilità di un pubblico amministratore, in cui non è risultato il caso in specie.

Casoli ha replicato prendendo atto dell’attestazione “di una persona terza qual è il segretario comunale, che soddisfa e corrobora le informazioni che mi ero premurato di raccogliere separatamente”.

E’ a questo punto che sono arrivate le conclusioni politiche del primo cittadino più sopra riportate.

Ha provato infine ad intervenire (prendendo la parola da sé) il capogruppo Vincenzo Ferrari, proprio in chiusura di discussione. Era - si intendeva dalle sue prime parole - per dar man forte alla posizione che si era venuta delineando a favore del vicesindaco. Ma Marconi, “in ossequio ai regolamenti”, ha dovuto interromperlo.