Riceviamo e pubblichiamo.
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Un paese normale avrebbe vissuto la vicenda di Eluana con quel discreto distacco che meritano tragedie simili.
Purtroppo non è cosi, e si e costretti ad assistere ad un avvilente spettacolo nel quale la criminalizzazione del povero padre di Eluana ha raggiunto vette simili solo alla esibizione dei feti in provetta di 30 anni fa.
30 anni in cui si e operata una regressione spaventosa, in cui la fanno da padrone le pagliacciate mediatiche di Giuliano Ferrara (riciclatosi in difensore della sacralità della vita umana dopo non aver espresso alcuna parola per il massacro di decine di migliaia di civili in Iraq) ed il potere di veto dei vescovi italiani ben coperti dal governo in carica e da quasi tutta l’opposizione parlamentare.
Possibile viene da chiedersi che non scatti una rivolta morale contro un'oppressione civile e culturale che ci vorrebbe tutti incapaci di intendere e di volere, bisognosi di tutela dalla culla alla morte (che strana somiglianza con il defunto sistema sovietico!).
Come è lontana l’affermazione compiuta dei diritti individuali; come sono lontani i più avanzati paesi europei.
Che squallore, che tristezza.
Per quel che potrà servire nei prossimi giorni presenteremo un ordine del giorno in Consiglio comunale per esprimere la nostra totale solidarietà e vicinanza (speriamo condivisa dall’intero Consiglio) al signor Englaro, oramai simbolo, forse contro la sua stessa volontà, di una battaglia di libertà e giustizia.
(Luigi Bizzarri)
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- Ancora su Eluana (16 luglio 2008)
Pienamente d’accordo!
Anch’io la penso così!! Oltretutto questa ragazza aveva esplicitamente chiesto (c’è anche una testimonianza scritta) di non volere mai essere tenuta in vita da una macchina. Queste decisioni andrebbero rispettate e non strumentalizzate in modo così vergognoso. Ciao.
(Mattia Rontevroli)