Sono stati oltre una cinquantina i motociclisti controllati dagli uomini della Polizia Stradale di Castelnovo ne' Monti, che nel pomeriggio di domenica hanno svolto un ampio servizio di prevenzione alle norme comportamentali più imprudenti ed in particolare alla velocità eccessiva.
Approfittando della bella giornata, nonostante la stessa fosse ben ventilata, si è assistito al consueto “pellegrinaggio” di decine di centauri - la maggior parte su motocicli di grande cilindrata - che dalla città e dai principali centri del versante toscano si sono portati nei luoghi di maggiore attrazione turistica della nostra montagna.
La polstrada castelnovese ha per questo predisposto un servizio specifico di controllo costituito da due pattuglie motomontate e da altrettante vetture di servizio, tutte fornite del cosiddetto “inclinometro”, uno strumento che consente di verificare l’esatta posizione della targa posteriore delle moto.
Al termine del servizio sono state contestate una ventina di contravvenzioni soprattutto a carico di motociclisti che avevano reso pressoché irriconoscibile la targa perché eccessivamente inclinata o coperta da oggetti svolazzanti appartenenti agli stessi conducenti.
Da segnalare un centauro che all’alt degli agenti ha tentato una timida fuga, ma non essendosi accorto del dispositivo di controllo organizzato dalla Polstrada è stato bloccato cento metri dopo. A suo carico è emerso un provvedimento di sospensione della patente di guida ancora attivo ed a suo tempo ritirata per essersi rifiutato di sottoporsi alla prova dell’etilometro. Immediata la contestazione della grave violazione di cui sarà chiamato a rispondere anche il proprietario del mezzo per incauto affidamento.
Fra le altre cose, è stato bloccato anche un conducente la cui moto è risultata non immatricolata e persino non assicurata: allo stesso è stato sequestrato il mezzo che ora dovrà essere confiscato, mentre complessivamente gli è stata applicata una sanzione pecuniaria di oltre mille euro.
Diversi sono stati anche i motociclisti informati della serie di controlli che gli uomini della Polstrada intendono svolgere nelle prossime settimane, in concomitanza con i massicci esodi dei mezzi a due ruote che si registrano nei week-end sulla montagna reggiana. In soli tre mesi, infatti, sulle strade dell’Appennino si sono registrati decine di incidenti stradali, di cui due con conseguenze mortali proprio a carico di giovani conducenti di moto.
La statale 63 non è Assen
Bene, sarebbe ora che i “centauri della domenica” capissero che le strade non sono circuiti su cui dare sfoggio della potenza del proprio mezzo. Potenza alla quale, come è dimostrato dai numerosi incidenti nei quali sono coinvolti motocliclisti, spesso non corrisponde un adeguato pilota. A quanti di noi automobilisti è capitato di essere sorpassati da centauri che, poi, inchiodano davanti al muso dell’auto convinti che a loro bastino pochi metri per sorpassare? O che provengono dalla direzione contraria cavalcando la riga di mezzeria? Gli stessi piloti professionisti esortano alla prudenza e ricordano che le piste sono altrove.
(Cristina Casoli)
Concordo
Brava, concordo pienamente con Cristina!!!
(Commento firmato)