E’ stato pubblicato pochi giorni fa sul sito internet del Comune di Castelnovo ne’ Monti (www.comune.castelnovo-nemonti.re.it) il nuovo bando per l’assegnazione di contributi a fondo perduto per azioni di rimozione e smaltimento dell’amianto da fabbricati ed edifici civili, produttivi, commerciali-terziari.
Prosegue dunque la campagna “La salute sopra ogni casa”, attraverso la quale il Comune si propone la promozione del risanamento e della salvaguardia ambientale a garanzia della salute pubblica. Possono essere ammessi al contributo gli interventi di rimozione e successivo smaltimento, effettuati da privati cittadini nei termini di legge, di manufatti quali coperture, tettoie, lastre contenenti amianto, esistenti sul territorio comunale.
Il contributo a fondo perduto viene riconosciuto nella misura del 30% delle spese di rimozione e smaltimento, in ogni caso entro un massimo di 3000 euro. Le domande di ammissione al contributo, corredate dai documenti necessari, potranno essere presentate fino alla fine dell’anno all’Ufficio Protocollo del Comune, in Municipio (piazza Gramsci, n.1). Il bando completo per accedere ai contributi è leggibile sul sito internet del Comune, oppure consultabile in Municipio.
Su questa importante iniziativa spiega l’assessore all’ambiente Nuccia Mola: “Preoseguiamo la campagna 'La salute sopra ogni casa' che, avviata lo scorso anno, ha dato risultati estremamente incoraggianti: è in costante crescita infatti tra i cittadini la sensibilità sulla tutela dell’ambiente e della salute, e la consapevolezza dei rischi legati all’amianto. Le coperture in eternit erano alquanto diffuse sul nostro territorio negli anni ’70 ed ’80, in ambito residenziale ma soprattutto in fabbricati agricoli e aziendali. Il nuovo bando intende proseguire nell’agevolazione dei privati che vogliano effettuare gli interventi di bonifica, i cui costi hanno spesso rappresentato un freno in passato”.
Via l’amianto dal Fariolo…
Lo slogan “Via l’amianto da ogni casa” suona bene e l’assessore Nuccia Mola, come sempre, ci spiega al meglio ogni criticità che possa compromettere la qualità della vita dei cittadini. La stampa locale (in particolare il @CResto del Carlino#C) ha dedicato ampio risalto a più riprese alla scandalosa situazione dell’area compresa tra la località La Svolta e il Fariol,o dove centinaia di mq di fatiscenti strutture industriali, abbandonate e in condizione di degrado assoluto, da anni rilasciano nei campi, negli orti e in tutte le abitazioni circostanti residui di amianto e altre fibre vetrose nell’indifferenza, innanzitutto, dell’Amministrazione comunale. Come sempre: un plauso per l’attenzione ai temi generali e generici. Altra cosa – sembra di capire – è per la pubblica amministrazione intervenire su fatti concreti.
(Commento firmato)
E chi vi ha lavorato non lo consideriamo?
Il mesotelioma pleurico derivante dall’amianto che si manifesta anche dopo 30 o 40 anni è una malattia professionale riconosciuta dall’INAIL. Chi ha lavorato quell’amianto se oggi è ancora in vita ha avuto risarcimenti per eventali danni di salute subiti? Sarebbe interessante anche sapere se vi siano stati decessi nella zona come conseguenza dell’esposizione e della lavorazione dell’amianto. Lettura consigliata “La lana della Salamandra” edito da Ediesse srl.
(Francesco Braglia)
Via l’amianto? Chi ci crede?
Ormai sono tre o quattro anni che un tecnico comunale ed un membro della polizia municipale di Castelnovo ne’ Monti, dalla finestra di casa mia posta sulle pendici della Pieve zona “PEEP”, hanno visto e preso visone dell’amianto nascosto nelle sterpaglie, ma tutt’ora è ancora lì.
(Eros Tamburini)