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Castelnovo / Franco Fontana e la sua Route 66

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Un grande fotografo emiliano, Franco Fontana, e le sue immagini della Route 66 sono i protagonisti del nuovo appuntamento proposto a Castelnovo ne’ Monti, nella sala mostre di Palazzo Ducale, dall’Assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con Palazzo Magnani di Reggio Emilia (che ha prodotto e presentato per la prima volta la mostra nel 2002).

La mostra FRANCO FONTANA: ROUTE 66, in programma dal 12 luglio al 24 agosto, presenta un nucleo di oltre 70 fotografie selezionate all’interno del corpus di 152 immagini realizzate nel 2001 dal fotografo modenese lungo le 2.248 miglia che congiungono Chicago a Los Angeles, seguendo la strada numero 66, autentico mito per la storia americana, tanto da essere definita Mother Road, la madre di tutte le strade, e da aver ottenuto lo status – unico caso al mondo – di monumento nazionale.

“Fontana sceglie la solitudine come carattere peculiare del suo sguardo – sottolinea il curatore Sandro Parmiggiani nel suo saggio in catalogo -, non registrano, le sue fotografie, tracce evidenti di movimento, come se tutte le immagini fossero state scattate in luoghi del tutto abbandonati o in quell’ora del meriggio o del crepuscolo in cui le città di provincia si svuotano … Non ci sono persone, nelle sue foto, attorno ai caffè, alle stazioni di servizio e ai motel, eppure tutto parla delle cameriere e dei cuochi, degli addetti alle stazioni di servizio e al recupero dei mezzi che si sono fermati o che hanno avuto un incidente, dei poliziotti e delle prostitute, del personale dei motel e dei viaggiatori”.

Le sue immagini deserte assumono un sapore di sito archeologico, metafore del silenzio sceso su quei luoghi ora abbandonati, relitti quasi fossilizzati di cose che riescono però a trasmetterci ancora l’immaginazione di vite vissute, evocatrici di un mondo - pompe di benzina, insegne pubblicitarie, case, villaggi fantasma - che cade a pezzi e lentamente scompare, da un lato sopraffatto dalla natura che riprende progressivamente il sopravvento sui segni dell’uomo, dall’altro superato e dimenticato dal mondo della velocità e della modernità, che vive ormai questi percorsi come anacronismo.

Se nelle fotografie riaffiora il senso del colore che contraddistingue la ricerca di Fontana da oltre 40 anni e persiste il suo inconfondibile segno grafico, quello che però colpisce è la sensazione di un’attenzione partecipe, una visione che rinuncia a volte alla firma inconfondibile dell’autore per assumere il punto di vista della cosa fotografata: trasformando così la fotografia in una domanda che, dal destino delle cose e dei luoghi, pare migrare sui grandi interrogativi sulla vita che scorre. E se le cose decadono, ricoperte da un velo di polvere e degradate dagli agenti atmosferici, non scompare invece la memoria, alimentata dalla pietas dello sguardo.

La Route 66 ha ispirato canzoni (Rolling Stones, Woody Guthrie, Nat King Cole, Animals, Depeche Mode), John Steinbeck la cita nel suo romanzo più famoso, Furore, e il film dal titolo omonimo (in italiano, Grapes of Wrath il titolo originale) diretto da John Ford ne presenta alcune ambientazioni, e ha offerto l’occasione alla Beat Generation (Kerouac, Ferlinghetti) di celebrare la vita on the road.

La mostra Route 66 resterà aperta a Castelnovo ne’ Monti, in Palazzo Ducale, via Roma 12/B, tutti i giorni dalle 16 alle 19 (i venerdì di “Frescaspesa” anche dalle 21 alle 23), con la sola eccezione del giorno di Ferragosto, in cui resterà chiusa. Presso il Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti, via Roma 75, a partire da sabato 26 luglio (con la riapertura della struttura per la programmazione estiva), viene presentata in contemporanea una selezione di una decina di fotografie di Route 66, con immagini che ripercorrono – anche se non in “sequenza geografica” – l’itinerario di Franco Fontana e rimandano alla visita della mostra presso la sede principale in Palazzo ducale. Presso il Teatro Bismantova la mostra sarà visitabile negli orari di apertura del teatro (spettacoli, proiezioni cinematografiche e iniziative pubbliche).

Durante il periodo di apertura della mostra, sempre presso il teatro Bismantova, dal 30 luglio al 28 agosto, verrà organizzato un ciclo di 5 proiezioni cinematografiche con film d’autore dedicati all’America contemporanea (e comunque del Novecento). I titoli previsti sono: mercoledì 30 e giovedì 31 luglio, Into the wild Di Sean Penn (Usa, 2007); mercoledì 6 e giovedì 7 agosto Nella valle di Elah di Paul Haggis (Usa, 2007); mercoledì 13 e giovedì 14 agosto, Leoni per agnelli di Robert Redford (Usa, 2007); mercoledì 20 e giovedì 21 agosto, Il petroliere di Paul Thomas Anderson (Usa, 2007); mercoledì 27 e giovedì 28 agosto, Le tre sepolture di Tommy Lee Jones (Usa, Francia, 2005). E’ prevista un’unica proiezione alle ore 21. Biglietto d’ingresso a € 4,00.

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Tra le iniziative collaterali, venerdì 25 luglio è prevista, all’interno del programma della Frescaspesa, una serata dal titolo Emozioni dall’America animata da concerti di musica blue grass nelle strade e nelle piazze del paese.
Durante l’apertura della mostra è infine previsto un incontro – conversazione con Franco Fontana e Sandro Parmigiani, che si terrà martedì 22 luglio alle ore 21 presso il Centro culturale polivalente di Castelnovo ne’ Monti, e si concluderà con la visita guidata della mostra.

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Franco Fontana (Modena, 1933) è uno dei maggiori fotografi italiani. Ha pubblicato più di 40 libri e le sue opere fanno parte delle collezioni dei più importanti musei del mondo (Victoria & Albert Museum, Londra; MOMA, New York; Ludwig Museum, Colonia; Musée d’Art Moderne, Parigi; The Australian National Gallery, Melbourne; Stedeljik Museum, Amsterdam; Metropolitan Museum, Tokyo; ecc.). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi, ha firmato moltissime campagne pubblicitarie e collabora con importanti periodici italiani ed europei.

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La US Route 66 inizia in Adams Street a Chicago e dopo 4.000 chilometri, tre fusi orari e otto stati, termina a Los Angeles all’incrocio del Santa Monica Boulevard con Ocean Avenue. Fu istituita negli anni ‘20 per dotare gli USA di una rete stradale capace di soddisfare il crescente traffico automobilistico e il forte sviluppo dell'economia particolarmente nell'Ovest. Negli anni ‘70 la nuova rete di strade veloci a quattro corsie (le Interstate) hanno permesso, evitando i centri urbani, collegamenti più veloci, determinando in meno di dieci anni la scomparsa di tutto quel mondo di motel, ristoranti, pompe di benzina, e orientato in altre direzioni il destino delle persone che lungo la Route 66 vivevano e lavoravano, dipendendo la loro fortuna dalla Mother Road. Nel 1994, la Route 66 è passata sotto la protezione dell’amministrazione federale dei parchi diventando “monumento nazionale”: è l’unica strada al mondo ad avere ottenuto questo status; inoltre, con le sue 2.248 miglia, è anche il parco più lungo mai istituito.

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Mostra e catalogo a cura di Sandro Parmiggiani

Catalogo: Skira

Testi in catalogo di: Maurizio Battelli, Franco La Polla, Fred Licht, Franco Marcoaldi, Franco Minganti e Sandro Parmiggiani

Edizione di un cofanetto di 20 cartoline

Sedi della mostra: Palazzo Ducale, via Roma, 12/B – Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia); Teatro Bismantova, via Roma, 75 – Castelnovo ne’ Monti

Periodo: dal 12 luglio al 24 agosto 2008
(presso il Teatro Bismantova a partire da sabato 26 luglio)

Inaugurazione: sabato 12 luglio, ore 17,30

Orari:
- Palazzo Ducale: tutti i giorni, ore 16–19. 15 agosto, Ferragosto: chiuso;
- teatro Bismantova (a partire dal 26 luglio): durante gli orari di apertura della struttura

L’ingresso è gratuito.