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Il metano ti dà una mano… se c’è

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Per quando si ritiene sarà fruibile la stazione metano promessa sulla variante di Felina? I lavori mi appaiono fermi da mesi. Spero in chiarimenti da chi può farlo.
Grazie.

(Lettera firmata)

* * *

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19 COMMENTS


  1. Parlando con l’impresa che sta effettuando gli scavi sembra che il problema sia dovuto ad un ritardo nei permessi per l’attraversamento della statale. Non è una voce confermata ufficialmente, ma penso abbastanza veritiera.

    (Commento firmato)

  2. L’ Anas no…
    Il problema dell’attraversamento dovrebbe essere risolto in brevissimo tempo (qualche giorno). Restano da ultimare le installazioni delle macchine per la distribuzione e i successivi collaudi. Contiamo che il tutto sia terminato entro i primi giorni di agosto.

    (Giuliano Maioli)


  3. Teniamo questo topic aperto e in progress. La stazione del metano a Felina credo che sia vitale per i tanti pendolari che vanno e vengono dalla montagna per la città. Intanto grazie a Maioli per la notizia. Se qualcuno avrà altri elementi è pregato di postarli. Un saluto e grazie ancora.

    (Alessandro Pignedoli)

  4. Bello, ma per quanto?
    Ben venga il metano, ma non illudiamoci di risolvere il problema del caro carburanti per sempre… Lo “risolveremo” per quanti, 2-5 anni? Ma poi? Saremo punto e a capo:
    @Lhttp://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/topnews/news/2008-07-03_103226652.html@=www.ansa.it#L.
    L’impianto era da fare 5-10 anni fa, ormai i buoi sono scappati. Secondo me questo è un esempio cangiante di come la nostra classe politica, non solo quella locale, non abbia una visione del futuro. I problemi bisognerebbe anticiparli, non cercare di mettere una pezza quando sono arrivati. Il fatto è che, inseguendoli, non si sbaglia mai e si prendono decisioni altamente popolari. Al contrario, cercando di anticipare i tempi si rischia e molto. Di sbagliare, di diventare impopolari, persino di finire la propria carriera politica. Quindi inviterei tutti noi a iniziare a ragionare per cercare di capire quale sarà il carburante dei prossimi 10-15 anni onde evitare di ritrovarci ancora nella medesima situazione. Io scommetto sull’ibrido/elettrico, voi?

    (S.B.)

  5. Tende e asinelli
    Con i prezzi che lievitano TUTTI come si fa? Se il metano arriverà così in alto perde totalmente di convenienza, mica tutti hanno un lavoro sotto casa… L’auto serve e costa spesso più del compenso. Dove sbattiamo la testa quindi? L’idrogeno è ancora troppo costoso in termini di motori. Tiriamo fuori gli asinelli e le tende per dormire fuori dal posto di lavoro?

    (Commento firmato)

  6. Peccato
    Il mio intento era di lanciare una provocazione, peccato che non sia stata colta…
    In effetti il punto di forza dell’elettrico è proprio quello: è un vettore (come l’idrogeno), quindi lo produci con la fonte energetico primaria che vuoi (metano, petrolio, fotovoltaico, eolico, idroelettrico… ). Però, a differenza dell’idrogeno, arriverà sul mercato molto prima. Non voglio fare una crociata contro il metano, ma pensare che il prezzo del petrolio si impenni e quello del metano rimanga fermo è abbastanza utopico. Per un po’ di anni il metano sarà più conveniente del petrolio, ma per quanto? Vi ricorda niente il confronto diesel/benzina… ? Sottolineo io stesso che non porto dati, quindi sono abbastanza parole al vento, ma chi in questi anni ha fatto le previsioni sul prezzo del petrolio non é che ci abbia molto azzeccato, quindi mi sento autorizzato…

    (sb)

  7. Siamo in Italia….
    Prima di tutto complimenti a Maioli per il lavoro che sta facendo. Il distributore di metano in montagna sarebbe un buon punto di partenza per molti pendolari.
    Per quanto riguarda la convenienza del metano. Prima di tutto non dipende dal petrolio… In secondo luogo scordiamoci una riduzione dell’accisa sulla benzina o sul gasolio (se non l’ha fatto Bersani che è una persona seria… sicuramente non lo farà Tremonti). Terzo: è molto probabile che suddivideranno le attuali accise invece che per due per quattro (benzina, gasolio, gpl, metano). Quarto: l’idrogeno, secondo me, e spero di sbagliare, è difficile che questa generazione lo vedrà utilizzato in un’automobile. Per il semplice motivo che Dubai e gli Emirati Arabi non ne hanno la convenienza….. 🙂
    Vedremo. Siamo in Italia e tutto può accadere!!!! “Speriamo che il metano ci dia una mano”.

    (GV)

  8. Siamo nella cacca? La cacca ci può salvare!
    Penso che il metano sia una buon punto di partenza, purtroppo non possiamo di certo dire che in montagna per queste cose siamo all’avanguardia. Chissà perchè ci prende sempre il tardi e abbiamo sempre il vento a sfavore. “Si progetta da due o tre anni il distributore del metano e di colpo il petrolio va alle stelle (e ce lo dovevamo aspettare, tutti lo sapevamo,n on ci prendiamo in giro… )”. Mi sento in dovere di rispondere a (mn) che come al solito prende parola, con i suoi punti interrogativi, senza sapere bene di cosa sta parlando. E’ logico e scontato che nelle auto elettriche l’energia viene presa dal motore dell’auto che ovviamente viene alimentato a combustibile fossile che a sua volta ricarica le batterie; il bello però è che con un’auto ibrida si possono percorrere 100 km con 4 litri di carburante, non male contando che con questi mezzi le emissioni di pm10 sono meno della metà di un’auto euro 4. Secondo me, (mn), non sarebbe male come inizio. Comunque, dal titolo del commento si puo capire che una fonte ecologica e redditizia per il nostro territorio potrebbe derivare dal biogas (cioè gas) prodotto dalle molteplici stalle della nostra montagna. Vogliamo essere competitivi e all’avanguardia? Bene, iniziamo a investire in progetti nuovi. Non in progetti che nascono già vecchi!!!
    Un ultimo pensiero per (GV). Secondo me non lo ha fatto Bersani, non lo farà Tremonti e non lo farà nessun altro personaggio, che a Roma (potrebbe essere anche Trento) non rappresenta più i cittadini che l’anno votato ma rappresenta le società S.P.A per la quale lavorano (a nostre spese… e parecchie) nascondendosi dietro ad un simbolo di partito. Le innovazioni devono partire dai piccoli comuni, insieme alle istituzioni con cui abbiamo ancora la fortuna di poterci confrontare, cercando di essere sempre più autonomi energeticamente da multinazionali &C . Questo è il mio pensiero.
    Ciao a tutti.

    (Mattia Rontevroli)

    P.S. – L’80% degli italiani rifiuta gli Ogm (raccolte le firme in tutta Italia). Il governo cosa fa? Dice: l’80% dei cittadini è contro gli Ogm, “faremo una verifica e un controllo per fare una prova con gli Ogm in Italia”. Ministro Zaia. Ecco quanto contiamo…

  9. Tutto corretto!!
    Quello che ha detto Mattia è tristemente corretto!! Siamo lenti noi montanari nei confronti dei pianzani, ma è lenta l’Italia in generale rispetto al mondo… Qualcuno è andato in Svezia?? Loro sono molto più avanti di quanto uno possa pensare… Tornando al nostro “caro” metano… come il petrolio… prima o poi finirà e prima o poi verrà tassato tanto uguale alle attuali benzina e gasolio. Molti comuni del Trentino usano le biomasse per scaldare case, scuole, edifici pubblici in generale… Direi che campare sui nostri rifiuti non sarebbe un brutto modo di iniziare… Potebbe essere un buon punto su cui confrontarsi con la futura squadra che guiderà il Comune dal prossimo anno… Siamo in Italia… e tutto può accadere!! Ed è bella anche per quello!!

    (GV)

  10. Domande
    Per quanto mi ha detto un meccanico, le auto a metano perdono una marcia e dovendo fare tutti i giorni la 63 non mi pare il top. Poche centinaia di mt a monte del nuovo distributore c’è quello del GPL, che offre le stesse prestazioni della benzina, con un costo di poco superiore al metano. Se fossero stati erogati conributi per la trasformazione a GPL non sarebbe stato meglio? Se avessero aperto un distributore di GPL a Ramiseto, Collagna, Ligonchio, Villa, non si sarebbero aiutati tutti i pendolari e non solo chi percorre la Castelnovo-Reggio? Ultimo punto: non credete che si debba studiare come ridurre i trasporti e gli spostamenti anzichè farli a prezzi inferiori?

    (mc)

  11. Prometto, questa è l’ultima
    Intervengo di nuovo e perdonate la lunghezza…
    Ribadisco che nel breve periodo anch’io penso che il metano sia conveniente rispetto al petrolio, ho solo ricordato che facendo ora la migrazione si sono già persi molti dei vantaggi iniziali. Ribadisco anche che il mio dubbio originale era: “Per quanto sarà conveniente il metano rispetto al petrolio?”. Secondo me per pochi anni. Per questo avevo invitato a proporre soluzioni per il medio-lungo termine, per il dopo metano-petrolio. Finora l’unico che ha raccolto la sfida è stato Mattia. Mentre alcuni commenti sono stati abbastanza fuori luogo: magari fosse Dubai l’unico problema dell’idrogeno! Putroppo sono altri i problemi, peraltro nemmeno musulmani; sono semplicemente problemi tecnologici e di costi. Aggiungo che sostenere che la convenienza del metano non dipenda del petrolio mi sembra abbastanza strano, essendo beni intercambiabili nella maggior parte delle applicazioni. Per dirne tre: trasporto, generazione di energia elettrica e riscaldamento, ovvero buona parte del consumo energetico italiano. Ovviamente sono beni intercambiabili nel medio-lungo periodo, in quanto non posso migrare dall’oggi al domani perchè in genere è necessario aggiornare gli impianti. Ma ho il sentore che buona parte degli investimenti strategici effettuati in questi mesi premieranno il metano, in particolare nel settore dei trasporti (in quello del riscaldamento e della elettricità la migrazione è in buona parte già avvenuta). In uno scenario in cui l’offerta di metano potesse aumentare a piacere questo non implicherebbe automaticamente un aumento del prezzo, ma non mi sembra che l’Unione Europea sia in questa situazione, al massimo in quella contraria. Tutto questo per ribadire che inviterei a guardare oltre il metano.

    (sb)

  12. Riparliamone…
    Il 2 di luglio l’assessore Giuliano Maioli a domanda precisa rispondeva che entro la fine di agosto sarebbe stato operativo il distributore di metano a Felina.
    Siamo alla metà di settembre, ma mi pare che non si veda nulla di concreto.
    Sono insorte difficoltà impreviste?
    Sarebbe interessante saperne di più.
    commento firmato

  13. Novità sull’impianto di metano di Felina
    Vi posto le @Cnews#C sul distributore del metano a Felina. La scorsa settimana l’Enel ha effettuato l’allacciamento al “cuore” dell’impianto, ovvero il compressore, che deve spingere il metano, proveniente dal metanodotto Enia, nei serbatoi. Un tecnico presente mi ha informato che il compressore funziona con una certa tensione e la linea utilizzata non poteva essere deviata da quella residenziale. Quindi è stata costruita ex novo, con un certo grado di difficoltà. Ho incontrato in uno studio legale un dirigente dell’Ufficio Metrico Carburanti, addetto a “tarare” gli impianti a metano, e parlando mi ha riferito che le operazioni “attuative” per quello di Felina sono imminenti. Entro un mese “dovrebbe” essere “attivo”, espletati i dovuti controlli e collaudi. Ovviamente, conoscendo le lungaggini della burocrazia pubblica, mi aspetto qualche ritardo. Sta di fatto che i lavori di costruzione sono terminati e la ditta Parenti sta facendo delle piccole rifiniture. Teniamoci aggiornati quindi…
    Un saluto.

    (Alessandro Pignedoli)

  14. Aggiornamenti
    Come ormai risaputo, il distributore di metano sarà attivato lungo la variante di Felina, dove già si trova un’area di servizio: il nuovo impianto è già pronto e dovrà affrontare nei prossimi giorni le ultime pratiche di collaudo ed ottenimento dell’agibilità. In questi giorni sono arrivate dalla Scat Prodotti Petroliferi di Reggio, la ditta che ha realizzato l’impianto, le richieste relative a questi passaggi burocratici conclusivi: gli uffici comunali si sono attivati immediatamente e crediamo che tutte le pratiche saranno espletate entro la fine del mese. Prima di quella data quindi potremo comunicare la data di apertura del servizio. Comprendiamo la voglia dei cittadini di avere quanto prima la possibilità di utilizzare il metano per alimentare le automobili, dati i prezzi dei carburanti tradizionali ed anche la piena compatibilità ambientale di questo tipo di combustibile; tuttavia per aprire un distributore c’è una normativa assai complessa da seguire, che ha comportato tempi un po’ più lunghi di quelli inizialmente previsti. Inoltre, come giustamente segnalato anche da Alessandro Pignedoli, è stato necessario realizzare una linea elettrica apposita per alimentare il distributore, dato che richiede una tensione diversa dalle linee residenziali. Questo intervento è stato realizzato da Enel e concluso il 19 agosto, su sollecitazione dell’Amministrazione comunale. Anche per noi è infatti considerato un obiettivo molto importante che il distributore sia funzionante il prima possibile.

    (Giuliano Maioli, assessore ai lavori pubblici del Comune di Castelnovo ne’ Monti)

  15. Per avere una mano dal metano
    Per avere una mano… dal metano mi auguro che il suo prezzo a Castelnovo non sia alto e che non aumenti nel giro di poco tempo di circa 20 centesimi così come è successo in un’altra regione. Aumento oltretutto ingiustificato tenuto conto dell’abbassamento del costo di altri carburanti. Altrimenti addio sogni di risparmio. Sogni per i quali tanti, tra cui il sottoscritto, hanno acquistato negli ultimi mesi un’automobile con la doppia alimentazione. Ci rimarrebbe la consolazione della salvaguardia dell’ambiente, ma il portafoglio chi lo salvaguarda? Attendo comunque impaziente l’apertura dell’impianto, quanto meno eviterò di dover calcolare i km per fare rifornimento. E avrei un’altra mano…

    (Marcello Storti)