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Integrare con le sette note

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A circa un mese dalla conclusione del corso sperimentale di musica tenuto presso l’Istituto musicale Merulo di Castelnovo ne’ Monti, rivolto ad alcuni giovani della Fa.Ce. (Associazione Famiglie Cerebrolesi - www.face.re.it), rivolgiamo alcune domande agli insegnanti Ezio Bonicelli e Luisa Magnani per conoscere le loro impressioni su questa esperienza.

REDACON - Professori, come si è giunti ad inventare un corso di musica per adulti disabili?

BONICELLI- Più che un corso per disabili, si è trattato di un laboratorio empirico di produzione musicale. L’idea è stata sviluppata da una proposta che ci è giunta dal direttore dell’Istituto, Giovanni Mareggini, di impostare un vero e proprio corso che potesse fornire competenze adeguate ad una integrazione tra i ragazzi e i giovani studenti del Merulo.
MAGNANI - E’ stata la sig.ra Alma Zanni a proporre all’Istituto Merulo un corso di musica per i ragazzi della Fa.Ce. Dopo alcuni incontri tra Alma e i professori Stefania Roncroffi e Giovanni Mareggini (rispettivamente vicedirettore e direttore dell’Istituto) si è giunti alla decisione di far partire questo corso in via sperimentale: una novità assoluta per la nostra scuola.

REDACON - Avevate maturato esperienze simili in precedenza?

BONICELLI - Ho collaborato a diversi progetti riguardanti l’espressività musicale con diversamente abili, ma non mi sono mai trovato prima a dover programmare un’attività autonomamente.
MAGNANI - No, per me è stata la prima esperienza con ragazzi disabili, ma devo dire che quando mi è stata proposta questa nuova esperienza ho accettato subito con grande entusiasmo. Prima di conoscere Alma e i ragazzi della Fa.Ce. avevo avuto solo esperienze di insegnamento con bambini e ragazzi delle scuole elementari o medie.

REDACON - Quali erano le vostre aspettative ed, eventualmente, le remore?

BONICELLI - Non mi sono posto nessuna aspettativa e non ho nessuna remora, le uniche aspettative sono state semplicemente conoscere le persone con cui mi sono trovato e costruire insieme a loro un percorso che potesse accrescere le capacità comunicative attraverso la musica.
MAGNANI - La mia aspettativa più grande era quella di riuscire a fare divertire i ragazzi avvicinandoli alla musica, creando per loro nuovi stimoli e nuove esperienze. Sapevo che molti di loro amavano molto ascoltare la musica… con il corso di musica hanno avuto la possibilità di passare dall’ascolto all’esecuzione. All’inizio qualche timore c’era come per tutte le nuove esperienze, ma devo dire che ogni paura è scomparsa conoscendo questo gruppo di ragazzi meravigliosi!

REDACON - Il programma è stato pianificato prima del corso o si è sviluppato durante le lezioni? Potete farcene un sunto?

BONICELLI - In parte prima e in altra parte durante le lezioni.
MAGNANI - Prima di fare programmi avevamo deciso di conoscere bene i ragazzi, di conseguenza il programma si è sviluppato durante le lezioni. Gran parte del programma è stato ideato da Ezio.

REDACON - Vi ricordate l’impressione che avete avuto al termine della prima lezione?

BONICELLI - L’impressione è stata quella di iniziare un’avventura sicuramente non facile ma di grande emotività.
MAGNANI - Dopo la prima lezione ho pensato: “Non sarà una passeggiata ma ce la faremo”. E così è stato!

REDACON - Con l’andare del tempo come si è evoluto il rapporto con i ragazzi?

BONICELLI - Ci siamo conosciuti e insieme a loro ho imparato molte cose.
MAGNANI - Personalmente mi sono trovata benissimo con loro a partire dai primi incontri. Naturalmente con il passare del tempo siamo riusciti a conoscerli meglio e a capire di più le loro capacità, le esigenze, le loro emozioni.

REDACON - Quali sono stati i problemi che avete incontrato e come avete fatto a superarli, se è stato possibile?

BONICELLI - Inizialmente non è stato facile capire quali obiettivi porsi, ma in corso d’opera si è scoperto che l’obiettivo principale è accrescere l’attenzione attraverso l’ascolto e la produzione.
MAGNANI - In un gruppo di persone completamente diverse le une dalle altre e con problemi diversi è naturale che emerga qualche difficoltà. Ma grazie a un po’ di pazienza e all’aiuto prezioso di Laura Torlai e Cristina Casoli (le due volontarie che ci hanno aiutato per tutta la durata del corso) abbiamo superato ogni difficoltà!

REDACON - Avete notato un cambiamento nell’approccio con la musica?

BONICELLI - Ho notato maggiore attenzione nell’ascolto, rispetto all’inizio, e in alcuni casi la scoperta di un nuovo codice comunicativo che forse potrebbe avere una certa importanza nel loro futuro, come lo è stato anche nel mio caso.
MAGNANI - Sì, il cambiamento c’è stato, abbiamo notato un miglioramento lezione dopo lezione da parte di tutti quanti, anche di quelli che inizialmente facevano un po’ più fatica.

REDACON - Se vi proponessero di continuare il corso durante il prossimo anno accademico quali suggerimenti vorreste dare?

BONICELLI - Suggerirei di potenziare l’aspetto empirico della produzione musicale utilizzando anche tecnologie digitali.
MAGNANI - Intanto abbiamo preparato una buona base, il prossimo anno speriamo di riuscire a consolidarla, non ho particolari suggerimenti.

REDACON - All’inizio di giugno ci sono stati due saggi di fine corso, uno musicale al teatro Bismantova (vedi) e uno presso il Merulo per la presentazione del “Gioco dell’Oca-Rina”(vedi): quali sono state le vostre emozioni e considerazioni, una volta giunti a conclusione di questa esperienza?

BONICELLI - E’ stata sicuramente una grande esperienza e come spesso accade in questi casi è difficile esprimere a parole ciò che viene espresso in altri modi. L’emotività ha fatto da padrona guidandoci per tutto il tempo, e ora? – certo non sarà più la prima volta – ma sicuramente un po’ mancherà a tutti non vederci durante l’estate.
MAGNANI - Il saggio in teatro mi ha emozionato moltissimo, mi sono anche commossa mentre cantavamo tutti insieme e Checco (Francesco Celia, ndr) suonava la fisarmonica. Le tre canzoni che abbiamo cantato al saggio (“Azzurro” di Celentano, “Strada facendo” di Baglioni ed “Io Vagabondo” dei Nomadi) sono state scelte dai ragazzi. Come ho già detto prima questo gruppo ama molto la musica, in particolare la musica leggera di cantautori italiani. Per quanto riguarda il “Gioco dell’Oca-Rina” invece posso dire che è stata una sperimentazione molto interessante e divertente. Grazie a questo gioco i ragazzi si sono divertiti a produrre suoni ogni volta diversi con lo strumentario Orff (*), con la voce, con il corpo, con materiali vari (carta, bottiglie,ecc..) e con un po’ di fantasia!

REDACON - Ringraziamo i maestri Ezio Bonicelli e Luisa Magnani per averci concesso questa intervista, facciamo loro i migliori auguri di una buona estate e... speriamo al prossimo anno!

Ricordiamo che il corso di musica è cominciato all’inizio dell’anno è si è concluso alla fine di giugno, le lezioni erano di un’ora a settimana (per teoria e pratica generale) più una lezione aggiuntiva di strumento per chi ha voluto cimentarsi. Tutte le prestazioni degli insegnanti sono state gratuite.

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(*) - Carl Orff (Monaco di Baviera, 10 luglio 1895 – Monaco di Baviera, 29 marzo 1982) è stato un compositore tedesco, famoso principalmente per i Carmina Burana (1937). Essendosi occupato specificamente anche di pedagogia e didattica, ha influenzato profondamente l’educazione musicale. Per quanto riguarda questo genere, Orff è ricordato soprattutto per il suo "Schulwerk" (opera didattica). Nei Paesi di lingua tedesca vengono oggi definiti "Orff-Instrumente" i semplici strumenti a percussione che vengono impiegati per formare il senso del ritmo (tamburello, xilofono, guiro, triangolo, legnetti sonori, sonagli ecc. Fonte Wikipedia)

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BIOGRAFIE

EZIO BONICELLI
Nato a Castelnovo ne' Monti il 23.4.1969, inizia a suonare la chitarra a 12 anni da autodidatta. Successivamente si iscrive all’Istituto “C. Merulo” di Castelnovo ne' Monti dove riceve i primi insegnamenti musicali fino al conseguimento del compimento medio. Due anni dopo si diploma brillantemente in violino all’Istituto “A. Peri” di Reggio Emilia con il prof. Astorre Ferrari. Partecipa come allievo attivo a 3 masterclasses tenuti dai maestri Franco Gulli ed Enrica Cavallo sul duo violino e pianoforte. Si perfeziona alla scuola di musica di Fiesole con il M° Renato Zanettovich ed all’Accademia di Portogruaro con i maestri Pavel Wernikov, Jgor Voloshine, Alexander Winninschj. Ha collaborato con diverse istituzioni musicali e pubbliche in Italia e all’estero (tra cui Fondazione A. Toscanini, Produzioni duemila, A.F.O.S., E.R.T., RAI, O.F.I, Parlamento Europeo, ecc.). Fra le varie interpretazioni pubbliche: le sonate di Paganini per violino e chitarra, pezzi di A. Piazzolla in Quintetto, sonate e pezzi per violino e pianoforte di Mozart, Beethoven, Schubert, Grieg, Pablo de Sarasate, Stockhausen, Gentilucci, sonate e partite per violino solo di Bach, Paganini, Prokof’ev, Isaye e Stravinskij. E’ autore di numerosi pezzi inediti per violino solo, per violino elettrico a 6 corde, per due violini e per quartetto d’archi, di una raccolta di trascrizioni di ballabili della tradizione emiliana (di S. Vittoria, Poviglio, Bagnolo in Piano, Zurco) per Quartetto, Quintetto, Sestetto d’archi, violino solista e orchestra, e dell’operina per ragazzi “S. Giovanni rivela gli inganni”. Come componente degli Ustmamò ed in alcune collaborazioni compare in qualità di violinista, compositore, orchestratore e polistrumentista nella discografia Virgin Music Italy, Poligram, Emi, ed in alcune colonne sonore (tra cui Paz, Benzina, Tutti giù per terra, Enzo Ferrari). Attualmente svolge attività di docente di violino presso l’Istituto musicale “C. Merulo” di Castelnovo ne' Monti.

LUISA MAGNANI
Nata a Castelnovo ne’ Monti il 17.5.1982, nell’ottobre 2005 consegue il diploma di clarinetto presso l’istituto “C. Merulo” di Castelnovo, sotto la quida del M° Giovanni Picciati. Nel marzo 2008 ottiene il diploma accademico di secondo livello in discipline musicali (vedi). Ha avuto varie esperienze di insegnamento: dal 2002 ad oggi laboratori musicali con le scuole primarie di Castelnovo ne’ Monti e di Felina, presso l’Istituto Merulo e, durante l’anno scolastico 2007/2008, ha seguito i laboratori musicali di una scuola primaria di Reggio Emilia. Sempre dal 2002 ad oggi insegna musica presso il Corso di avviamento bandistico di Cavola (RE). E’ componente della “Merulo Big Band”, diretta dal M° Giovanni Picciati con ruolo di clarinettista.

1 COMMENT

  1. Grandi!!!
    Ci mancherete anche Voi in questi mesi, ma l’autunno arriverà velocemente… Noi siamo già pronti a ricominciare. Grazie per il coraggio di intraprendere questa nuova “avventura”. Grazie per l’entusiasmo. Grazie per l’amicizia che avete dimostrato. Grazie per l’amore che avete messo in questo lavoro. Un grandissimo abbraccio anche a Cristina e Laura.

    (Alma)