Tutte le creature del Signore vivono sotto lo stesso cielo. Un cielo – restringiamo ora a quello italiano – che in questi giorni sta dando parecchio filo da torcere anche ad esseri intelligenti e progrediti (dicono) come gli umani, che, nel passar del tempo, si sono fabbricati fior di apparecchi e/o ammennicoli per facilitarsi e rendersi sempre più comoda la vita.
Guardate questo graziosissimo uccellino (non ne distinguiamo la specie: se qualcuno lo riesce a fare e ce lo volesse comunicare gliene saremmo grati). Il nostro fotografo lo ha colto, oggi pomeriggio, nell’atrio basso della Chiesa della Resurrezione di Castelnovo ne’ Monti.
Entrando, non sembrava particolarmente spaventato dalla nuova presenza. Si spostava, sì, ma senza frenesia. Faceva brevi volicchi; zampettava un po’ di qua e di là. Credendo che il suo problema fosse quello di aver sbadatamente infilato la porta rimanendo poi temporaneamente bloccato da muri e vetri, si è cercato di aiutarlo a riprendere la via che gli è più congeniale, quella aerea.
Ma non pareva che questo fosse, in effetti, il suo desiderio. Così chi scrive, tornandosene via, lo ha lasciato lì, in un luogo di preghiera e di lode che, in fondo, era anche suo: anche lui essendo creatura del Signore.
Forse aveva caldo ed era entrato per ristorarsi all’ombra. O forse no. In ogni caso un pensiero per l’essere umano: un bell’incontro, tenero, proprio uno di quelli che il Cuore brama entrando nella Casa di Gesù.
Tenero e graziosissimo l’uccellino che è finito in chiesa. Sensibile la persona che lo ha fotografato e ha cercato di farlo uscire. Leggo oggi sul “Carlino” di un cagnolino lasciato morire dal suo padrone legato ad una catena al sole e ne inorridisco. Gli animali sono creature che vanno rispettate e il livello di civiltà delle persone si misura anche da questo. Grazie per il vostro articolo!
(Commento firmato)