Riceviamo e pubblichiamo.
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Dal 9 giugno stiamo assistendo finalmente alla ripresa dei lavori di scavo archeologico sulla rocca di Minozzo, ad opera, come negli anni addietro, della Cooperativa Archeosistemi di Reggio Emilia.
Soltanto la benevola disponibilità con un apposito finanziamento del Centro servizi per il Volontariato “Dar Voce” di Reggio Emilia ha reso possibile il proseguimento delle opere di recupero dell’antico torrione minozzese, dopo un lungo periodo di sospensione (l’ultimo stralcio di lavori era terminato ben un anno e mezzo fa), con la conseguenza di uno stato di abbandono tanto avvilente quanto ingiustificato.
Innanzitutto occorre doverosamente fare un ringraziamento particolare a chi (in primis il Dott. Arch. Giuliano Cervi), nell’ambito di un progetto di ”Promozione del volontariato archeologico”, è intervenuto per rimuovere una situazione di stallo destinata a proseguire per altro tempo.
Sorge spontaneo chiedersi perché, anche in questa delicata ed importante fase in cui già dopo pochi giorni dall’inizio dei lavori sono emersi nuovi ambienti del piano sotterraneo ed abbondante materiale di ceramica, l’Amministrazione comunale continui a mantenersi abbastanza immobile ed estranea a questa annosa problematica con un atteggiamento distaccato e che continua a riconoscere molto poco l’importanza storica e culturale che questo monumento riveste.
E’ abbastanza avvilente constatare come la giunta comunale si venga a trovare in una imbarazzante situazione che la fa apparire trainata ad intervenire forzatamente per iniziative di altri.
Ogni altra Amministrazione che avesse nel proprio territorio un tale patrimonio avrebbe contribuito in modo evidente al suo completo recupero (messa in sicurezza e scavi archeologici) nel minor tempo possibile, aumentando in tal modo le proprie potenzialità turistiche.
Purtroppo, con buona pace della decantata volontà amministrativa a portare avanti un “intervento unitario” con altri enti, le disponibilità previste nei bilanci (annuale e triennale) sono molto esigue ed è indubbio che vi sia stata troppa poca volontà nel ricercare il concorso di aiuto degli enti medesimi.
Cosa succederà al termine dello stralcio di recupero archeologico in atto? Perché non si avveri una nuova ed ingiustificata sospensione dei lavori è necessaria una urgente ricerca di fondi da parte del governo comunale.
Essendo stata ventilata l’ipotesi che al termine dell’anno in corso possa essere allestita una mostra degli importanti e numerosi reperti rinvenuti sulla rocca (auspicando che questo importante intervento in atto, come ci auguriamo altri successivi, riporti alla luce ulteriori oggetti storicamente datati), ritengo che il luogo più idoneo per tale manifestazione non possa essere altro che Minozzo, patria della rocca. Una diversa collocazione della mostra sarebbe inopportuna e mortificante per la comunità minozzese.
Devo anche annotare la mia convinzione che soprattutto questa Amministrazione, a differenza della scorsa gestione comunale, abbia mostrato scarso interesse visto il perdurarsi di una situazione di immobilismo operativo inconcepibile che, se non fosse stato per quest’ultimo intervento “esterno”, sarebbe sicuramente continuato.
L’antica rocca sta dimostrando, anche se non ce n’era bisogno, la sua valenza storica ed architettonica, ed ora anche per i più scettici fra gli amministratori del nostro Comune, come di altri enti, ci sarà la possibilità di un ripensamento con l’assunzione di un atteggiamento molto più deciso e favorevole.
(Cristina Moggi, consigliere comunale del gruppo “Insieme per Villa Minozzo”)
Sindaco, cosa fai?
Questo intervento della consigliera Moggi evidenzia come, a differenza di altri amministratori del luogo, si interessi di una problematica da risolversi in tempi brevi. Mi dà l’occasione inoltre per proporre un altro spunto. Il Pd ha mollato Fiocchi, la minoranza fa la minoranza, la sua maggioranza non esiste più, “Uniti per il crinale” è l’unico gruppo che lo appoggia: mi chiedo perchè, a questo punto, non si dimetta.
(Commento firmato)
Rocca o dimissioni
Questo è il monumento più importante dell’intera montagna… Sindaco, per carità di Dio, ritorni in sè… E’ uno scandalo totale che l’antica rocca non venga scavata e restaurata immediatamente; dagli scavi stanno emergendo tesori inimmaginabili… Faccia subito un grande intervento finanziario per la rocca o si dimetta. Non si può andare avanti così.
(Fausto Marchi)