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Operatori turistici di Cerreto Laghi contro i mini appartamenti al Park Hotel ex Sport Hotel

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Sono in 14 gli operatori turistici titolari di attività a Cerreto Laghi che hanno firmato l'esposto formale, preparato dallo studio legale Giovanelli, contro la variante edilizia approvata dal Comune di Collagna che autorizza la trasformazione d'uso di "numerose camere e suites" dell'albergo Park Hotel (ex Sport Hotel) "per ricavarne dei mini-appartamenti o comunque delle unità immobiliari ad uso residenziale da immettere sul mercato come seconde case per la cessione a privati".

La delibera del Comune di Collagna contestata è la n. 30 del 30 maggio 2007, approvata in variante al PRG vigente.
L'esposto è stato inviato al Comune di Collagna, alla Provincia di Reggio Emilia, all'Unione dei comuni, alla Regione Emilia-Romagna, alla Sovrintendenza regionale, al Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano.

Secondo i ricorrenti la trasformazione dell'immobile che per più di cinquant'anni è stato "la prima e più importante struttura alberghiera della stazione", "rischierebbe di vanificare l'imponente sforzo posto in essere dai vari enti pubblici (Provincia, Unione, Comunità montana, comuni di Collagna e Castelnovo ne' Monti) per consolidare, con rilevanti investimenti, l'attività tusisrtica della stazione".

Inoltre, secondo i ricorrenti, "la proprietà dell'hotel in questione ha beneficiato di contributi degli enti pubblici ai fini di consolidamento e sviluppo dell'attività alberghiera rispetto alla quale la ventilata innovazione, rappresentando un intervento in contraddizione e in controtendenza rispetto alle scelte già operate, comporterebbe il recupero di somme già erogate".

Sono molteplici i rilievi alla legittimità dell'intervento ipotizzato: carenza di motivazioni nella delibera contestata, mancata comunicazione del provvedimento alla Sovrintendenza che è d'obbligo per gli edifici esistenti da oltre cinquant'anni, mancanza del nulla osta della Regione alla eliminazione del vincolo alberghiero in struttura con capacità ricettiva superiore a 40 camere, mancanza della autorizzazione ambientale.

Tra i firmatari ci sono ben sette gestori di strutture alberghiere, tre gestori di bar, altri operatori commerciali ed anche la Cerreto Laghi 2004 che è la società che gestisce gli impianti di risalita e il palazzo del ghiaccio.

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