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Toano, torna la festa della calce

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“I quattro elementi che governano e conformano il nostro pianeta, terra, fuoco, acqua e aria, sembrano condensarsi nel materiale che rappresenta, per antonomasia, il mestiere e l’arte del costruire: la calce aerea”: Giovanni Gazzotti, titolare del laboratorio del restauro, presenta così la “Festa della calce”, che da diversi anni organizza nella sua azienda di Toano.

La manifestazione, cui partecipano anche esperti delle sovrintendenze alle belle arti, architetti e tecnici “provenienti dalla nostra provincia e regione, ma non solo - prosegue Gazzotti - si svolgerà sabato 14 giugno a partire dalle 9, con la procedura dello spegnimento della calce. Il materiale, in cottura da giorni nella nostra fornace tradizionale, e in forma di calcari, sarà raffreddato e diluito con acqua di sorgente, per essere poi lavorato e trasformato in una specie di crema e infine interrato in fosse, dove sarà pronto per l’utilizzo tra cinque anni”.

La festa, patrocinata dall’ordine degli architetti di Reggio Emilia “è molto interessante per la sua particolarità - rileva il sindaco Michele Lombardi - così come è lodevole l’attività di Gazzotti, il cui laboratorio occupa una ventina di persone qualificate, che lo supportano anche in attività di docenza in Italia e in Europa. E’ un’iniziativa importante perché tesa a riscoprire un prodotto come la calce, che per millenni è stata il legante principale di gran parte delle opere costruttive dell’umanità e che ultimamente pareva soppiantata dal cemento, ma che oggi è ampiamente rivalutata non solo negli interventi di restauro”.

Prosegue Lombardi: “Siamo orgogliosi di avere sul nostro territorio, ricco di un interessante patrimonio storico-architettonico, diverse aziende qualificate in tal senso, tra cui certamente quella di Giovanni Gazzotti, sia per quanto concerne il recupero edilizio che la ricerca e diffusione della conoscenza dei materiali e delle tecniche della tradizione in merito anche alle pitture murali, dorature, opere in legno e in pietra”.

Il laboratorio del restauro ospita anche corsi periodici, cui partecipano studenti e professionisti italiani e stranieri, per imparare i segreti dell’origine e degli impieghi del “grassello di calce” in architettura, nell’arte e nel restauro.

Sottolinea Giovanni Gazzotti: “Vi è del magico nel cogliere un sasso dalla terra, cuocerlo e demolirlo al fuoco, renderlo plastico con l’acqua, lavorarlo secondo volontà e riottenerlo solido grazie all’influsso dell’aria”.

La festa della calce continuerà anche nel pomeriggio, con la possibilità di sperimentare personalmente la procedura di spegnimento. “A mezzogiorno - conclude Gazzotti - faremo una pausa e offriremo a tutti i presenti salumi nostrani, gnocco fritto e pane casereccio. Ci sarà infine la possibilità di visitare le nostre botteghe”.