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A proposito della clinica S. Rita

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...cadrebbe a pennello per i delinquenti pazzi assassini della clinica S. Rita di Milano (ma sono radicalmente contrario ad una misura del genere, che reputo per se stessa insensata). Comunque, per capirci, credo siano pochi i casi in cui l'abiezione possa toccare il fondo come stavolta. Questi implicati nella vicenda milanese sarebbero "medici"? No, questa è gentaglia della peggior risma: in camice bianco immacolato, socialmente rispettata per il ruolo che ricopre: nella fattispecie, invece, nient'altro che feccia. Bisogna pregare, davvero, di non dovercisi mai imbattere...

(Lettera firmata)

5 COMMENTS


  1. Più che pena di morte basterebbe privarli di tutti i soldi e i beni che hanno ammucchiato in anni di truffe e paracadutarli in una favelas… NUDI. Io sono preoccupato anche per le normative che faranno sulle intercettazioni, che in questo caso hanno permesso di scoprire questi delinquenti. Speriamo si usi il buonsenso.

    (Mattia Rontevroli)

  2. Meditare
    Il presidente della Regione Lombardia Formigoni ad ogni piè sospinto si vanta dello stratoferico livello di qualità della sanità nella sua Regione. Alla luce di questo accadimento sarebbe forse bene meditare il rapporto tra servizi sanitari, convenzioni con i privati, costi in moneta ed… in vite umane, perche forse non è il caso solo di affidarsi solo a Dio.

    (Luigi Bizzarri)

  3. Fatti
    Nessuna strumentalizzazione, solo fatti. Il “modello lombardo”, come voluto in primis dal presidente della Regione Formigoni, si innesta su di una situazione di indubbia alta qualità, almeno per gli standard italiani. La particolarità è che viene battuta a fondo la strada della privatizzazione; nel 2006, a fronte di una spesa sanitaria complessiva della Regione Lombardia di oltre 25 miliardi di euro, quasi 10 vengono convogliati su strutture private. Come si può ben immaginare una torta che fa gola a molti, e che scatena una lotta senza quartiere tra le stesse. Il sistema delle convenzioni, come ad esempio in essere nella nostra Regione, viene sostituito dal sistema degli accreditamenti, procedura molto più blanda e lacunosa ma con l’impegno a verificarne almeno il 5% all’anno. Nessuna programmazione e aumento esponenziale delle strutture accreditate. Se poi il sistema sanitario nazionale si basa sulla remunerazione per prestazione il dado è tratto. Come dice il professor Veronesi: “Più sono i falsi tumori maligni operati più sono i soldi incassati dalla struttura”. Corollario a tutto questo: anzichè fare prevenzione è più remunerativo curare (e qualche volta anche troppo!) la malattia. Ad oggi sono 35 le strutture sanitarie sotto indagine, in Lombardia. Il mercato privilegia il profitto, la salute è cosa troppo importante per essere ricondotta a questa logica. Ma si sa, le ubriacature (specie quando sono gli astemi a bere) sono lente da passare.

    (Luigi Bizzarri)

  4. Si chiama sussidiarietà
    Non si tratta di “privatizzazione” ma di sussidiarietà ed è paradigmatica nella legislazione lombarda non solo nel campo sanitario ma in tanti altri contesti (es. educazione) e garantisco che è uno strumento che supera in tutto e per tutto il modello statalista (vivo in Lombardia e ne traggo i relativi benefici)!
    Non capisco veramente che tipo di responsabilità possa avere Formigoni nelle vicende del S. Rita ed affini; i disonesti (criminali) purtroppo ci sono e ahimè sempre ci saranno… Bisogna incrementare i controlli? Se questo sarà il problema rilevato allora non ho dubbi che perfezioneranno il sistema ma non è proprio il caso di additare Formigoni e la sua politica sussidiaria come responsabili o incubatori della condotta dei suddetti disonesti.
    Un’ultima nota neanche tanto a margine: se fosse vero che le cliniche lombarde “marciano” sul sistema degli accrediti come mai la sanità lombarda è in pareggio (caso quasi unico in Italia)? E per favore a motivazione di questo non si adduca il ticket: è stato introdotto perchè negli ultimi anni lo Stato ha ridotto i finanziamenti per la sanità lombarda (dirottandoli per sanare i bilanci delle Sanità in rosso delle altre Regioni)
    Cordialmente.

    (F. Birindelli)