Parco nazionale e Provincia di Reggio Emilia portano i ragazzi in Appennino: iniziano domani, per terminare il 29 giugno, i soggiorni settimanali dei campi scuola-lavoro nel territorio del Parco Nazionale per la terza edizione del progetto “Fare per capire in Appennino”.
Oltre cento studenti, con la supervisione di tutor ed esperti di ambiente e paesaggio, rivitalizzeranno i borghi di Casalino (Ligonchio), Cerreto Alpi (Collagna), Sologno e Case al Dolo (Villa Minozzo), Apella (Licciana Nardi), Orecchiella e San Romano in Garfagnana.
I ragazzi di terza e quarta superiore provengono dagli istituti reggiani Ariosto, Scaruffi, Zanelli, Cattaneo, Nobili, Motti, Pascal, Chierici e Iodi; e dagli istituti Bocchialini e liceo Toschi di Parma, ITIS Galilei di S. Secondo Parmense, Solari di Fidenza, ITSOS di Langhirano, Agrario Fantoni di Soliera Apuana (Fivizzano) e liceo classico Leopardi di Aulla.
I giovani sono coinvolti attivamente nella vita dei borghi appenninici con attività pratiche di cura (manutenzione della rete sentieristica, recupero e valorizzazione di vecchi percorsi e di piccoli manufatti, partecipazione alle fasi di censimento e raccolta dati) e di conoscenza del territorio.
Per il presidente Fausto Giovanelli “si tratta di un’azione che mira al cuore del problema: in alto Appennino mancano soprattutto i giovani, e noi vi portiamo i ragazzi, che hanno l’opportunità di scoprire e poi affezionarsi a un territorio sorprendente per le sue caratteristiche. Un progetto che mira a rafforzare un turismo legato alla cultura e all’identità territoriale”.