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Museo del Motti: “Ok, ma… “

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Il gruppo “Uniti per il Crinale” ha presentato in data odierna (ieri, ndr) una mozione per discutere in Consiglio comunale a Villa Minozzo del recupero della ex porcilaia di S. Bartolomeo in cui sarà allestito e aperto al pubblico, speriamo a breve, il Museo dell’Agricoltura “A. Motti”.

Questa scelta, fatta dai precedenti amministratori comunali, è sicuramente positiva per lo sviluppo turistico dei nostri territori, ma presenta alcuni aspetti sui quali riteniamo doveroso informare i cittadini e che devono farci riflettere in qualità di amministratori della cosa pubblica.

Non comprendiamo il perché, a fronte di un comodato che si dice gratuito, ma nei fatti ad oggi è costato agli enti pubblici € 373.899,36, per opere che alla fine del comodato saranno cedute gratuitamente al proprietario della struttura, non si è scelta la strada di realizzare in aree agricole limitrofe una struttura delle stesse dimensioni di proprietà pubblica, riteniamo, visti i prezzi di mercato, con un costo analogo o di poco superiore.

Se si fosse fatta questa scelta, il comune di Villa Minozzo sarebbe ora proprietario di una struttura con un suo valore di mercato, invece si trova in affitto in una struttura della quale, fra poco più di sette anni, dovrà iniziare a pagare l’affitto o acquistarla (pagandola con le migliorie fatte), o, nella peggiore delle ipotesi, trasferire la sede del museo dell’agricoltura “A. Motti” in altra struttura.

Non comprendiamo perché i precedenti amministratori comunali, quando hanno deciso di investirvi ulteriori € 36.000,00 non abbiano richiesto un allungamento del comodato in uso “gratuito”.

Non comprendiamo perché si è fatto il contratto di comodato in data 5 aprile 2002 dicendo che il comodato gratuito decorreva dall'1 gennaio 2002.

Come gruppo “Uniti per il crinale” siamo preoccupati di capire quando questo museo aprirà e soprattutto cosa succederà fra poco più di sette anni e quali saranno le ripercussioni sul bilancio del nostro comune, preoccupazione aumentata dal fatto che giungono notizie di ulteriori ipotesi di investimenti a corredo di quest’area (parcheggi, arredi, ecc.).

Pur essendo a conoscenza che l’attuale amministrazione e il suo sindaco, in cui riponiamo la massima fiducia, si sono attivati per aprire con urgenza al pubblico il museo dell’agricoltura “A. Motti”, auspichiamo a breve un confronto in Consiglio comunale che permetta a tutti i consiglieri di avere un quadro della situazione corretto e trasparente.

(Francesca Sorbi, capogruppo, e Piero Ferrari, consiglieri di "Uniti per il crinale")