Riceviamo e pubblichiamo.
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Compostaggio su larga scala e biogas come risposta immediata all’incremento dei prezzi.
Di questi giorni sentiamo parlare di nucleare di nuova generazione, terza per l’esattezza, poiché la quarta (teorizzata pulita e quindi senza scorie) è ancora in fase di studio: come si può pensare di costruire centrali nucleari oggi, enormemente pericolose per l’ambiente e produttrici di scorie radioattive, quando poi al termine dei lavori saremo già a disposizione di nuove e migliore tecnologie? Di fatto costruiamo oggi ciò che quando sarà pronto sarà vecchio e pericoloso.
Non perché lo sostiene l’Italia dei Valori, ma perché lo pensano le nostre teste e le nostre coscienze, chiediamo e puntiamo tutto il nostro interesse locale, su un potenziamento vero delle ENERGIE ALTERNATIVE, come molti stati europei già fanno da tempo (riducendo così, senza il nucleare, la dipendenza estera e quella dal petrolio - si veda la scelta svedese come esempio).
L’IdV della montagna vuole fare una proposta semplice e diretta. Il compostaggio in larga scala!
Per chi conosce poco l’argomento, il compostaggio è il risultato della decomposizione di un misto di materie organiche (ad esempio scarti di cucina, letame, rifiuti del giardinaggio). Il processo è controllabile e modificabile e utilizzabile dall'uomo in diversi modi. Il più comune uso del compost è come concime, ma essendo una fermentazione è anche un produttore naturale di bio-gas (!). Il biogas è una miscela di differenti tipi di gas (metano dal 50% all'80%) prodotti dalla fermentazione batterica dei residui organici (provenienti da rifiuti) in decomposizione. L'intero processo produce anche idrogeno molecolare e metano.
Se il discorso non è stato vano, l’intuizione potrebbe portarvi a pensare a come prendere “due piccioni con una fava”. Quello che noi come IdV proponiamo è chiediamo alle amministrazioni pubbliche un intervento corposo non su cantieri edili aperti oggi e che termineranno tra più di dieci anni ma l’apertura di interventi eco-sostenibili in favore di una veloce riduzione della dipendenza energetica, come risposta immediata al gravoso aumento del costo dell’energia (e del petrolio, essendo le cose correlate).
Arriviamo alla proposta. L’Italia dei Valori della montagna propone di investire in un’operazione simile, che possa produrre una considerevole riduzione dei costi al cittadino, un potenziale aumento dei posti di lavoro locali (sempre più scarsi) e un introito comunale, successivamente, adeguato a fornire i servizi al cittadino e a compensare la spesa iniziale per l’intervento.
Immaginiamo, infatti, che la costruzione di uno o più impianti di compostaggio su larga scala, dove convogliare rifiuti organici, liquami e scarti delle molteplici stalle locali, possa produrre posti di lavoro e un quantitativo di bio-gas utile alla riduzione del costo energetico che grava sui cittadini, e a una riduzione corposa dello smaltimento dei rifiuti.
Ad oggi il biogas è fruibile in molti impianti termici anche con vecchie caldaie (funziona in effetti esattamente come il metano anche in rendimento e potrebbe essere immesso nella rete locale di distribuzione del metano), ed è fruibile anche come alternativa al metano o al GPL come carburante-auto, quindi alternativo ai carburanti petrolderivati. Già diversi motori di automobili sono stati sperimentati con questo tipo di carburante, con ottimi risultati.
Noi dell’Idv chiediamo che sia il Comune di Castelnovo ne' Monti a valutare ATTENTAMENTE l’idea, in modo da esserne finanziatrice principale e futura figura di proprietà. Ciò favorirebbe minor speculazione e quindi minor costo al singolo cittadino che vi accede e un introito costante al Comune che ne permetta un miglior funzionamento e un reinvestimento successivo delle risorse. Considerando inoltre la locazione geografica tipicamente nostra, il progetto (per ridurre i costi) potrebbe facilmente essere commissionato agli istituti tecnici disponibili nel nostro territorio.
(Agostino Giovannini, responsabile Italia dei Valori zona montana)
Non è energia nuova
Questa proposta mi ha fatto ricordare che sono di origini contadine (della pianura) e mi sono rimaste impresse le discussioni che facevano i grandi vecchi, mio nonno con altri nonni e con i figli (mio padre e zii) proprio sull’utilizzazione del letame prodotto dalle mucche, per usi di riscaldamento, cottura ed illuminazione. Ero un bambino, parlo di oltre 55 anni fa; eravamo da poco tempo usciti da una feroce guerra ed era un periodo molto difficile, si misurava il pane ed ogni altra cosa al millimetro. Mi ricordo che dicevano che alcuni contadini delle vicinanze avevano provato l’esperimento e funzionava, ma la difficoltà maggiore era quella di mettere nei contenitori in loco e poi estrarre questo materiale una volta esaurito. A causa di questa grossa difficoltà si passò rapidamente alla classica e più pratica bombola di gas liquido. Penso però che con i mezzi attuali questa manovra sia facilitata al massimo! Quindi questo sistema di produrre energia non è certamente nuovo, ma è stato abbandonato per comodità, a causa di una energia già pronta per funzionare e fornita a basso prezzo (finora); gas e petrolio estratti in nazioni povere, nazioni che purtroppo sono rimasti tali nonostante la ricchezza del loro sottosuolo, ma ultra-arricchendo con le nostre esigenze i soliti noti. Ma le riserve quanto dureranno? E se cominciassimo anche a consumare un po’ di meno? Si può, con un po’ di buona volontà.
Grazie.
(Elio Bellocchi)
Sono d’accordo
Questa causa me la prendo a cuore. Anche perchè questa è veramente energia pulita al 100%. Sono disponibile per qualunque aiuto e supporto. Grazie.
(Mattia Rontevroli)
D’accordo e complimenti
Sono d’accordo al 100%. E’ una proposta che può davvero aiutare a cambiare le cose! Complimenti! Grazie.
(Elisabetta Corbelli)
Sensibilità
Passeggiando per gli articoli di Redacon leggo con molto piacere questo sensibile e civile progetto. Tuttavia mi viene un’immagine triste… Ogni mattina mentre vado al lavoro (strada provinciale Felina-Carpineti) osservo attonita una decorazione ai bordi della strada di bottiglie e bottigliettte di plastica gettate incurantemente, facenti funzione di arredamento del paesaggio… Piccoli optional sgraditi e assurdamente lì, testimoni di una totale mancanza di cura, di consapevolezza e civiltà. Mi chiedo: com’è possibile? Certo Napoli ci indigna, noi siamo al Nord… Sarà necessario mettere cartelli e sanzioni per chi getta plastica per strada? Siamo nel 2008. Esiste una coscienza ambientale? La pulizia dei boschi deve essere lasciata a volontari che si armano di guanti e regalano ore di lavoro per raccogliere immondizia altrui?
Perché?
(Ameya G. Canovi)
Miglior fortuna
Auguro alla proposta di Giovannini, neo responsabile di zona per l’Italia dei Valori, migliore sorte del nostro emendamento alla relazione del bilancio di previsione 200. Emendamento che chiedeva di investire gli utili della quotazione di ENIA in Borsa in un impianto per la produzione di energia alternativa. Proposta respinta dalla maggioranza, dove il PD (partito alleato dell’Italia dei Valori)
rappresenta la quasi totalità dei membri. A titolo di informazione il Comune di Correggio sta invece lavorando su queste tematiche con un esperienza che sarebbe utile approfondire.
(Luigi Bizzarri, consigliere comunale capogruppo “Rifondazione comunista”)
Grazie, ma l’inizio è stato vano
Cara Ameya, la sensibilità per l’ambiente nasce proprio dalle piccole cose… Come noti tu, da un rispetto ed un utilizzo consapevole e responsabile del nostro ambiente e delle risorse che ci offre. Caro Bizzarri, la ringrazio molto, anche perchè è l’unica voce politica a risponderCi, e il silenzio del Comune l’ho trovato assordante. I suoi auguri li colgo volentieri, ma già notiamo che forse ci spetterà insistere oltre e al meglio.
(Agostino Giovannini, responsabile IdV zona montana)
P.S. – IdV e PD saranno anche alleati come opposizione e coalizione in Parlamento (che però ha perduto le elezioni, e in ogni modo sono partiti indipendenti l’uno dall’altro), ma a livello amministrativo locale le cose stanno diversamente: ad oggi non siamo alleati di nessuno.