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Sandro Govi, presidente Unione comuni crinale: “Troppi danni all’agricoltura del crinale: necessario un controllo della popolazione di cervi, caprioli e cinghiali”

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Sandro Govi, sindaco di Busana e presidente dell'Unione dei Comuni del crinale, prende posizione sulla questione degli ungulati selvatici.

La popolazione di ungulati selvatici sul territorio del crinale è negli ultimi anni cresciuta a dismisura ed i danni all’agricoltura sono ormai insostenibili con l’aggravante che il sistema degli indennizzi agli agricoltori non funziona.

Ritengo che siano necessari interventi urgenti e non più prorogabili e azioni volte al controllo della popolazione di cervi, cinghiali e caprioli: è necessario mettere in pratica piani di abbattimento e indennizzi adeguati e commisurati ai danni realmente subiti dagli agricoltori. Inoltre penso sia necessario svolgere studi approfonditi per determinare con certezza la relazione tra la crescita esponenziale delle zecche e la smisurata crescita degli animali selvatici.

Il ritorno ed il ripopolamento della montagna da parte di cervi, caprioli e cinghiali è sicuramente un fatto positivo, ma ad ogni cosa c’è un limite. E’ nel senso comune della gente che gli ungulati selvatici siano in numero eccessivo. E’ sotto gli occhi di tutti che il territorio e l’ambiente non sono più in grado di sostenere un tale numero di animali, mettendo in grave difficoltà le attività agro-silvo-colturali.

Per secoli l’ecosistema dell’ambiente montano si è fondato su un equilibrio virtuoso tra uomo e natura, tra attività umane (prima tra tutte l’agricoltura) ed ambiente naturale; se oggi questo equilibrio è compromesso a danno delle primarie attività dell’uomo (coltivazione dei campi, dei boschi e dei pascoli) è indispensabile intervenire.

(Sandro Govi)

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