Lunedì 19 maggio prossimo, in mattinata, dalle 9 alle 13, promossa da Comunità montana, Provincia di Reggio Emilia, Camera di Commercio, Regione Emilia-Romagna, è in programma a Cervarezza, al Centro servizi "T.R. Correggi" (piazza I Maggio), la seconda sessione della Conferenza economica della montagna; la prima s'era svolta il 15 dicembre scorso a Castelnovo ne' Monti. Sono previsti gli interventi di Aldo Ferrari (presidente CCIAA di Reggio), Pierluigi Saccardi (vicepresidente della Provincia di Reggio), Luciano Correggi (assessore attività produttive Comunità montana), Livio Barnabò e Annalisa Giachi (Studio PEGroup), Stefano Spezzani (imprenditore), Eugenio Dragoni (Università di Modena e Reggio), Carlo Coluccio (direttore di "Reggio Emilia Innovazione"), Paolo Rizzi (Università Cattolica, sede di Piacenza), Guido Caselli (Unioncamere Emilia-Romagna), Sonia Masini (presidente della Provincia di Reggio).
Basta parole: azioni concrete
Ci si appresta alla seconda conferenza economica con la solita sfilata di personaggi che della montagna non conoscono nulla. Dalla prima conferenza ad oggi in montagna vediamo: la prossima chiusura di un’altra ceramica, la chiusura dell’ufficio Enel, la chiusura del call center di Felina, la riduzione dell’Act… Si continua a perdere posti di lavoro, si continua ad avere una viabilità sempre uguale. Il Parco continua a fare solo dei convegni; i soliti politici noti fanno a gara a chi ha più cariche istituzionali. Possiamo continuare a dire che la montagna è una risorsa, che ha un bel patrimonio ambientale, ecc., ma la realtà è che continuiamo a regredire: questa la cruda verità. Tra un anno ci saranno i rinnovi delle nostre amministrazione locali; sono certo che i montanari non saranno più disposti a sentire solo parole.
(Robertino Ugolotti, consigliere comunale “Lista civica per Castelnovo Monti e membro direzione Udc Reggio Emilia)
Al consigliere comunale dico che noi montanari non siamo già più disposti a sentire solo parole! Ma pare che quanto facciamo sia insufficiente a cambiare lo stato delle cose: il potere in mano di pochi, e l’interesse collettivo troppo spesso sorvolato.
(Commento firmato)