Home Cronaca Ma a Villa Minozzo si balla il valzer?

Ma a Villa Minozzo si balla il valzer?

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Una girandola di poltrone. Tanto che verrebbe chiedersi se si balla. "Durante il Consiglio Comunale del 24 Aprile scorso ci scrive Cristina Moggi, consigliera comunale di "Insieme per Villa Minozzo” - il Sindaco Fiocchi ha enunciato, già attesi da diverso tempo, i nomi della giunta “nuova di zecca”; azzerata la giunta precedente, si riparte con Assessori e Vice sindaco ex novo, nel segno, a suo dire, di un rinnovamento peraltro previsto".

Una normale operazione di amministrazione?

"Forse sarebbe meglio chiamarlo ennesimo “pasticciato” rimpasto - sancisce la Moggi -, poco voluto ma molto subito dal Sindaco, per motivazioni politiche contingenti e, quel che è peggio, per locali condizionamenti esterni di altro tipo. E’ difficile assistere a tanti e tali cambiamenti in un governo comunale, soprattutto se si considera che l’attuale Amministrazione non ha raggiunto nemmeno due anni dal suo insediamento".

Quali sono state le precedenti sostituzioni, davvero così tante?

"Dopo le dimissioni del Vice Sindaco Bonini- ricorda la Moggi -, che ha lasciato dopo poco più di un anno il proprio mandato per motivazioni astratte piuttosto che concrete, è stata la volta di Alberto Castellini a cui non è bastata, per mantenere l’incarico, l’iscrizione al Pd, anche perché assai pressante era la necessità di insediare sull’importante scranno di Vice Sindaco Giordana Sassi, Assessore al Turismo e alla Cultura, in modo quasi esclusivo della cultura del Capoluogo. Per non parlare poi della sconcertante girandola che ha visto occupare prima e lasciare poi il proprio posto in giunta di figure elette e non elette dal suffragio popolare del 2006 (Lazzari,Fiorini, Piacentini) sostituite prima da Antichi, Assessore al Bilancio (che quest’anno ha registrato per l’annuale approvazione l’amara constatazione del parere negativo del Revisore dei Conti, tra l’altro anche dimessosi dall’incarico), e da pochi giorni dei Consiglieri Moretti e Govi, neofiti a compiti di Governo Comunale".

E' finita qui?

"No ad ingarbugliare ulteriormente il quadro amministrativo è stata prima la costituzione dell’autonomo “solitario” Gruppo Consigliare di Massimo Bonini (che ora pare rientrato nel gruppo consigliare del Pd), e poi quello più apparentemente motivato del Gruppo “Uniti per il Crinale”, costituito dai Consiglieri Ferrari e Sorbi, peraltro ex responsabili di deleghe importanti. A latere è rimasta la restante truppa degli altri Amministratori di Maggioranza sotto l’insegna del Partito Democratico, anch’essa probabilmente minata nella propria coesione dalle vicende politico - amministrative dei singoli".

Una situazione complessa?

"E’ difficile - dice la consigliera - a questo punto non rendersi conto di tutta l’instabilità della situazione in cui si viene a trovare, dimissione dopo dimissione, l’attuale Amministrazione, con conseguenti ripercussioni nell’operatività e nelle capacità di programmare in modo coerente lo sviluppo del nostro Comune che sta raggiungendo, nella pubblica opinione provinciale, il traguardo di una nomea e di un prestigio sempre più basso. Se ci si vuole rendere conto delle motivazioni di tutto quanto è avvenuto è bene che esse siano ricercate da una parte nell’eccessiva conflittualità politica, ma dall’altra nel soverchiante “autoritarismo”, molte volte fuori luogo, del Sindaco Fiocchi, di cui si è avuta vistosa espressione nella recente vicenda, anche se forse troppo enfatizzata, della cerimonia svoltasi nel giorno dedicato alla celebrazione della Liberazione, nella piazza del Capoluogo per ricordare la figura dell’anarchico Enrico Zambonini. Si è passati dal tradizionale annuale mazzo di fiori ad una bandiera nera, al canto dell’internazionale, e a questo mezzo il gruppo degli anarchici presenti ha voluto con forza quantificare l’importanza e la legalità del loro movimento che, misto di socialità e politica, nega, come ben noto, il concetto di autorità e di governo".

Una vicenda complessa...

"L’autorizzazione a tutto questo è stata data dal Sindaco Fiocchi (dimentico di quanto avrebbe pensato al proposito la maggioranza dei cittadini): un’ulteriore dimostrazione di autoritarismo e non di autorevolezza. Forse il primo cittadino si è disinvoltamente dimenticato quanto gli anarchici neghino la necessità responsabile dell’Amministrare, nel suo caso gli abitanti del Comune di Villa Minozzo".