E bravo Uolter, ci sei riuscito!! La sinistra sterminata (anche lei ci ha messo del suo), il Paese consegnato a Berlusconi e ora Roma alle destre per non dire di peggio (e nonostante l'appello antifascista). A Massa (miracolo?!) vince il candidato della sinistra-arcobaleno.
Ti consolerai con Vicenza, dove, a sorpresa, vince il candidato del PD. Suo cavallo di battaglia il no alla base USA. Sì... quella che il governo Prodi aveva derubricato a semplice questione urbanistica.
Complimenti, Uolter, si può fare!!!
(Luigi Bizzarri, capogruppo "Rifondazione comunista-Castelnovo trasparente" Castelnovo ne' Monti)
Dal SI PUO’ FARE al SI FARA’
Da più parti, a livello locale, si lavora per preparare la squadra “giusta” in vista delle prossime amministrative. Sulla scia di quanto accaduto a Roma e alle politiche, qualcuno sostiene che la lista di Rifondazione dovrà giocoforza presentarsi INSIEME agli amici/nemici del PD, magari tappandosi il naso, visto che, altrimenti, anche a Castelnovo la Sinistra rischia grosso… C’è anche chi sostiene che sia indispensabile costruire una squadra trasversale, unico modo per vincere (o provarci)… E se ne uscisse una sorta di Armata Brancaleone, incapace, poi, di governare? Come vedete, anche dalla mia parte la discussione è accesa… Ma per tutti c’è ancora molto tempo, davanti… Pure io credo che il “caso Massa” sia emblematico e stia a significare che, a livello locale, COME E’ NOTO, possa accadere di tutto; anche che vinca QUELLA sinistra che in Parlamento non c’è più. Dal cancellare un partito (qualsiasi partito) al cancellare la gente che ci crede ce ne corre! Ecco perchè non credo sia scontato che vi sarà una sola lista PD/Rifondazione. E forse neppure il sig. Bizzarri, a quanto pare, sarà l’unico Bizzarri!
(Umberto Gianferrari)
Mah…
Se il capogruppo di Rifondazione afferma che il PD “ha consegnato l’Italia in mano a Berlusconi” senza fare un minimo di autocritica, senza prendere atto che buona parte dei voti persi, secondo tutti gli analisti dei flussi elettorali, si sono spostati direttamente dalla sinistra radicale alla Lega, davvero queste forze politiche hanno meritato di scomparire.
(Commento firmato)
Alternative…
Se le alternative all’attuale amministrazione vedranno tra le loro fila capacità amministrative / creative come quelle espresse dai Gianferrari, Casoli, Ugolotti, Davoli, ecc., credo che Marconi e “compagni” possano dormire sonni tranquilli… Lasciando le battute a parte, tra i tanti articolisti e commentatori di questo sito ho apprezzato tante persone con buone idee e in particolare molti giovani con la testa sulle spalle. La vera alternativa per tutte le liste potrebbe essere questa: fare crescere volti nuovi con la guida di qualcuno di maggiore esperienza. Una squadra trasversale non associabile a questo o quel partito è difficilmente realizzabile, ma portare i problemi del paese ad una discussione trasversale, tipo consigli comunali aperti, dove si possa intervenire e votare le modifiche ai temi in discussione, porterebbe un maggiore coinvolgimento degli abitanti per tutta la legislatura e non solo il giorno del voto. Altro punto in programma, ci si misuri su fatti concreti: sì o no alla rotonda, Ici ridotta di 2 punti, 20 nuovi posti all’asilo, attenzione alla viabilità, detassazione o attenzione alle problematiche scolastiche.
(mc)
—–
@COk, facciamo però presente che intanto, ai consigli comunali, aperti o chiusi che siano, si incrociano sempre pochissimi occhi. Ma le idee e i programmi si costruiscono a partire dalla conoscenza delle cose. E quest’ultima dove si attinge se non partecipando direttamente alle assemblee pubbliche? Una più marcata presenza di cittadini significherebbe, in buona sostanza, anche maggiore “controllo” degli amministratori. Ma non si può costringere nessuno.
(red)#C
Disfattismo di sinistra miglior alleato della destra
Mi sembra che i partiti si rappresentino in Parlamento grazie ai voti. Mi sembra che alle ultime elezioni la sinistra arcobaleno abbia perso 1,5 milioni di voti o giù di lì. Mi sembra che questi voti, qualcuno, prima li dava alla compagine della sinistra arcobaleno. Al posto di inveire contro Veltroni, vi siete domandati per quale motivo 1,5 milioni di persone non hanno votato la sinistra arcobaleno? E dove sono finiti questi voti? E come mai ci si arrabbia con Veltroni se qualcuno (1,5 milioni) non vota a sinistra? Trovata la risposta, non sarebbe meglio pensare a come fare per recuperarli, cercando di dare delle risposte, pensando soprattutto che occorre ritornare al governo per “fare” e non per discutere, per avere una linea di condotta comune e unica, non facendo (ahimè) rimpiangere i disastrosi governi di destra? Il disfattismo della sinistra è il miglior alleato della destra.
(Paolo Bertoletti)
Quando non ci sono cavalli trottano anche gli asini (nulla togliendo all’asino).
(Enzo Tondelli)
Un prof. Sartori dei poveri
Toh, guarda… avevamo tra noi un fine politologo e nessuno se ne era accorto… Uno che, senza andare ai consigli comunali, capisce più di quelli che ci vanno… Vede, prof. Sartori dei poveri, lei ci chiama col nostro cognome, ma noi non possiamo fare altrettanto; ci sveli quale personaggio maiuscolo si cela dietro quel minuscolo “mc” affinchè noi si possa litigare per averla tra le nostre fila… I sigg. Casoli e Ugolotti mi risulta siedano in Municipio perchè hanno ottenuto quei simpatici GADGET che si chiamano VOTI (una usanza simpatica delle democrazie). Il sig. Davoli è stato nominato dal suo movimento, la Lega Nord, quale responsabile della montagna. Io sono un piccolo presidente, di un piccolo circolo, che ha ottenuto i voti con un simpatico giochetto che si chiama VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO. E Lei? Chi è? Di dove viene? Quale la sua storia? Quali i risultati conseguiti nella vita; suvvia, si palesi in tutto in suo splendore, affinchè la si possa ammirare come si conviene…
(Umberto Gianferrari)
Parlare di vocazione maggioritaria per poi ritrovarsi in casa Di Pietro e i radicali Boccuzzi e Calearo, Ichino e Nerozzi, la Binetti e la Concia e 18 punti per arrivare al 51 per cento francamente non mi pare un gran successo. Al centro non si è sfondato, si è raschiato (a fondo) il barile della sinistra solo per ritrovarsi con un pugno di mosche. La sinistra politica poi ha comesso errori imperdonabili, primo dei quali partecipare a governi in condizione di assoluta subalternità numerica e politica, condizione per la quale nulla ha inciso rispetto alle aspettative del proprio elettorato di riferimento, diventando essa stessa corpo estraneo ed avulso. Povero è quel Paese dove non esiste un voto per ma solo un voto contro. Anzichè approvare una legge decente sul conflitto di interessi si è preferito tornare al voto per agitare (a questo punto scientemente) con strumentalità l’antiberlusconismo e chiamare subdolamente al voto utile non prima di avere raccolto nell’angolo in cui si era cacciato, il Nostro, dandogli nuova credibilità mentre gran parte dei suoi alleati attuali allora parlavano di comiche finali. Agitare improbabili sondaggi per far credere ciò che si sapeva non essere possibile raggiungere fa parte di un gioco di corto respiro che rapidamente ha mostrato la corda. Una grande strategia che ha prodotto altrettanti risultati. Roma è solo l’ultimo in ordine di tempo, ma purtroppo non è finita. La sinistra (e forse come potrebbe essere diversamente?) si radicalizzerà nelle proprie posizioni rifiutando da ora in avanti e per parecchio tempo ipotesi di alleanze elettorali generalizzate col PD prorio a partire dalle prossime amministrative. Il PD realizzerà così la propria vocazione maggioritaria in Emilia, in Toscana ed in Umbria, un gran giro dell’oca per tornare alle posizioni del PCI di oltre 30 anni fa. Si dice che Prodi sia stato l’unico che ha sconfitto per due volte Berlusconi; è vero, ma lo ha fatto, da gran democristiano, costruendo alleanze larghe che poi non è riuscito o non ha potuto gestire. Occhetto, Rutelli e da ultimo Veltoni hanno invece fallito. Il centrosinistra e la sinistra solo uniti possono rappresentare un’alternativa vincente al centrodestra, ma questo deve avvenire con un’alleanza rispettosa delle varie componenti della stessa, ove le diverse posizioni possano avere pari dignità e la sintesi sia davvero sintesi. Prospettiva che purtroppo per lo sbilanciamento delle forze (anche questo è un grande risultato della chiamata al voto utile) non è di oggi nè di domani, ma che al di là del veltronismo, oggi comunque in crisi, rimane l’unico orizzonte praticabile.
(Luigi Bizzarri)
Colpe
Signor Bizzarri, ma non sarebbe utile, da parte sua, capogruppo di maggioranza del P.R.C, svolgere un’analisi autocritica sull’andamento del voto? Di errori ce ne sono stati tanti, anche da parte della dirigenza della sinistra, attenta più alle poltrone che a compiere una vera azione di unità, corrosa da conlitti interni vari. Addossare le colpe a Veltroni sulla scomparsa dal Parlamento è facile, ma forse bisognerebbe analizzare il comportamento tenuto quando ci si è trovati a essere forza di maggioranza (grazie a Prodi), forse analizzando dove sono finiti i voti di buona parte delle aree sociali in cui la SA credeva di ottenere i voti, non proprio tutti al PD. Questo le chiede la gente, credo.
(Simone Ruffini)
Se il problema fosse così semplice…
Caro Simone (ti dò del tu come è d’uso darselo vicendevolmente quando ci si incontra per il paese), se il problema fosse solo l’autocritica sarebbe molto semplice, ma tutto è assai più complesso. Il PRC riceve una pesantissima batosta elettorale dopo che per due anni ha lealmente appoggiato il governo (Turigliatto fu immediatamente espulso; non mi risulta che il PD abbia agito nello stesso modo nei confronti ad esempio della Binetti quando negò la fiducia a Prodi; ANZI L’HA PURE CANDIDATA E RIELETTA). Due anni di patimenti aspettando un Godot che non è mai arrivato, dove si è ingoiato di tutto e di più, votando finanziarie lacrime e sangue, missioni di guerra camuffate da azioni umanitarie (Gino Strada andrebbe anche ascoltato, non basta portare la maglietta di @CEmergency#C per sentirsi a posto la coscienza), chiedendo giustizia sociale sotto forma di innalzamento di salari e pensioni e ricevendo in cambio un bell’asse privilegiato fra ministro dell’economia e capo degli industiali sotto forma di un corposo cuneo fiscale a tutto vantaggio delle imprese. E poi Dico, Bossi-Fini, legge 30, rendite finanziarie e via elencando. Se io e te facciamo un patto mi pare corretto
che entrambi si concorra in modo leale affinchè esso venga mantenuto ed attuato. Non ti pare? Bene, nulla di ciò è stato (lo dicono anche osservatori non certo vicini alla sinista radicale). Non bastasse si vara un partito con espressa vocazione maggioritaria, tra i cui scopi principali c’è quello di fagocitare ogni forma di vita alla sua sinistra. Cosa dovremmo fare: accomodarci e ringraziare? Si è pagato un conto salato, salatissimo, ma in qualche modo si troveranno modi e forme per riorganizzarci e riprenderci e poi… per risorgere occorre pure morire! Certo, per un po’ di tempo non porteremo rose. Quanto poi ai ministeri (poltrone) il governo piu numeroso della storia contava solo 3 ministri di area non PD, di cui uno lo ha poi raggiunto armi e bagagli non molto tempo fa. Bertinotti oggi paga per le sue scelte sbagliate; quando assisteremo ad altrettanto nel PD?
(Luigi Bizzarri)
Chi è causa del proprio male…
Sig. Bizzarri. lei è la perfetta rappresentazione vivente delle ragioni della sconfitta della “sinistra radicale”. La vostra incapacità di analizzare la sconfitta elettorale è la diretta conseguenza dell’incapacità di capire e interpretare i bisogni degli elettori che [@Cin voi, ndr#C] si erano riconusciuti e che il 14 aprile in massa vi hanno abbandonato. Voglio ricordarLe, a conclusione, un detto molto pertinente: chi è causa del proprio male pianga se stesso!
(Maurizio Pancotti)
Comportamento talora ambiguo
Caro Luigi, con piacere rispondo dandoti del tu e mi scuso se nel precedente commento sono stato un pò troppo formale. In ogni caso, apprezzo la tua risposta e condivido alcuni punti da te elencati (ad esempio quello della Binetti) mentre su altri sono in totale disaccordo. Saranno stati anni di patimenti, ma non mi stupirò se l’azione del governo Prodi sarà valutata positivamente tra qualche anno. La giustizia sociale la si ottiene anche abbassando un debito pubblico alle stelle e facendo pagare le tasse alla gente. A mio parere il comportamento della sinistra radicale al governo è stato ambiguo; questa è solo una mia idea, ma vedere dei ministri in piazza impegnati in manifestazioni non proprio favorevoli al governo mi ha lasciato una strana sensazione.
Ma io non chidevo questo, io vorrei sentir parlare anche delle responsabilità interne alla sinistra, dei protagonismi ed egoismi della dirigenza; infatti buona parte di essa non ha mai dato veramente l’impressione di credere nel progetto di unità. Certo per rinascere bisogna morire, ma gli ultimi sviluppi interni alla dirigenza di P.R.C. fanno pensare il contrario, sembra un ritorno al passato. Ripeto che addossare tutta la colpa a Veltroni del fallimento mi sembra una visione dei fatti non completa, occorre anche tener conto del fatto che un buon numero di voti dell’area sociale del P.R.C. è finito alla Lega e a mio pare all’I.D.V.
In ultima analisi, ma, nella maggioranza passata, il rifinanziamento alle missioni all’estero è stato votato da tutta la sinistra radicale eccetto i famosi dissidenti, non solo dall’area del Pd e dal centro.
(Simone Ruffini)
Alla faccia dell’ambiguità…
Chissà cosa sarà veramente accaduto?! Vivo in logica di regime da mesi, l’informazione è viziata e monopolizzata da troppo tempo. Sappiamo davvero (eccezione fatta per piccoli spiragli di giornalismo vero) cosa accade? O sappiamo la versione di comodo? La democrazia ha perso potere già quando le decisioni erano segrete (P2) e lo ha devastato con l’ingresso della politica nell’informazione. Personalmente del discorso di Simone condivido la necessità di autocritica dei movimenti della sinistra che l’hanno svergognata; Bizzarri citava appunto tutte le cose promesse ma nemmeno mai toccate, e in effetti la sinistra bertinottiana & Co. ha disgustato ogni suo elettore. Ma non solo lei. Vorrei infatti ricordare a Simone che il PD odierno è di base il rimescolamento dei vertici dell’Ulivo (quindi nulla di veramente nuovo), e avrei piacere di lasciarvi alla lettura di “Ulivoodparty” di Marco Travaglio, avrete di molto interessante da leggere: dai costanti favoritismi a Berlusconi alle speculazioni che ci hanno insegnato essere “solo” di destra… ecc.
Simone, dici poi che i benefici di Prodi li vedremo… Li vedremo quando non sapremo chi li ha fatti o lo sapremo se ha fatto male… Hai notato come lo hanno sbattuto fuori dal PD in un modo indecente? L’autocritica la dovrebbe fare, visto che è rimasto e “dovrebbe” guidare l’opposizione, il PD più degli altri. In tutta la campagna elettorale non si è mai visto un vero contraddittorio tra le parti maggiori (che invece si mandavano messaggini impliciti ed espliciti dalle piazze: quasi pre-concordati); io credo che il motivo principale stia nella sovrapposizione (dichiarata dal neo-premier solo dopo la vittoria) dei due programmi. Li ho letti è non ho trovato sostanziali differenze nè diverse critiche, che potevano essere fatte sia all’uno che all’altro: quali l’assoluta poca concretezza dei propositi, l’assoluta mancanza di informazioni contestuali rispetto il reperimento delle risorse, le posizioni su alcuni temi scottanti, le contraddizioni tra lo scritto e il dichiarato nelle piazze, ecc..
Insomma, a pochi giorni dall’ultimo libro di Rizzo e Stella resto disperato per l’intera classe governante: composta per 70/90 persone (non ricordo il numero preciso) con in carico penali di ogni tipo, dalla mafia alla corruzione al falso in bilancio e alla truffa. Come possono questi, opposizione ambigua compresa, difendere il cittadino debole invece che le tasche del grande imprenditore?
(Agostino)
…ridateci le preferenze!
Anche ammettendo che in lista vi fossero SOLO il 50% dei candidati condannati o inquisiti, ma questi fossero messi ai primi posti… sarebbero loro, gli eletti! Se invece di una lista con 20 nomi vi fosse anche solo una persona incensurata e la maggioranza degli elettori scrivesse QUEL nome… allora sì che QUEL voto sarebbe un messaggio chiaro alla “CASTA” e avrebbe un valore “pieno”! Non solo; anche se tutti i candidati fossero inquisiti, potrei scegliere quello che risulta aver commesso un reato che non ritengo grave (es. eccesso di legittima difesa per aver dato una legnata a un rapinatore). Ma se non mi lasciate il gusto di scrivere sulla scheda il nome del mio candidato preferito il mio votare perde di significato. Insomma: col voto esprimo una scelta. Se la scelta è fatta nelle sedi di partito e io devo solo dire SI’ o NO è per me una scelta a metà!
([email protected])
B&B per Castelnovo ne’ Monti
B&B per Castelnovo ne’ Monti? Preparare la squadra “giusta”, anche se non associabile a questo o quel partito, con giovani in prima linea affiancati a persone di maggiore esperienza, è la speranza di molti. C’è una grande stanchezza di costi alti della politica, di promesse vane, di caste a vari livelli. Un partito che non è più rappresentato in Parlamento può ripartire dalla base per ricostruire, tenendo al centro degli impegni il soddisfacimento dei bisogni vitali delle persone: lavoro – stipendio adeguato – casa – famiglia – sicurezza – giustizia – sviluppo compatibile con l’ambiente. Le scelte sono fatte dall’alto ed è una pura illusione che i cittadini partecipanti ad un’assemblea pubblica possano orientare diversamente gli amministratori. Possiamo spendere le nostre energie partecipando e lavorando per realizzare degli obiettivi condivisi, anziché contrapponendoci ideologicamente. La speranza va riposta nei giovani, perché si possa lavorare per la collettività in un clima di rispetto dei valori, del patrimonio e della finanza. Ben vengano Bizzarri & Bizzarri & TANTI GIOVANI (come Simone Ruffini)!
(Commento firmato)
Squadra giusta, anche se non associabile…
Il Circolo che rappresento, nato per essere la casa comune degli elettori di centrodestra POTREBBE, a buon titolo, ritenersi un vincitore riguardo alle ultime elezioni. Eppure, invece di pensare a fare una propria lista, questo circolo è più intento a chiamare a raccolta persone di buona volontà per fare SQUADRA COMUNE (ovviamente sulla base di un programma condiviso!). Non ci crederete: appena mi hanno detto che c’era una cordata con a capo l’ex sindaco Bizzarri, ho subito contattato i “CORDATARI” perchè io, di QUEL sindaco, ho sentito parlare molto bene; poco mi importa se ideologicamente dista dal centrodestra anni luce!
([email protected])