Architracce. E' la bella mostra inaugurata sabato 26 aprile a Reggio Emilia in Piazza Fontanesi e aperta fino al 9 maggio, presso il Circolo degli artisti.
Tra gli autori in esposizione, spiccano le opere (dipinti e incisioni) di Maria Alberta Ferrari, personaggio noto in Appennino in quanto dirigente del plesso scolastico "G. Gregori" di Casina.
La Ferrari, da sempre, ha coltivato, oltre all’interesse per la parola scritta, un’autentica passione per la comunicazione visiva attraverso un ampio ventaglio di tecniche quali fotografia, pittura e incisione. Attraverso un suo percorso da autodidatta approda a forme espressive ed esperienze originali, diverse nel tempo. Un linguaggio figurativo estremamente efficace, una grafica fatta di segni sia sottili quanto corposi, perentoria, scultorea che rimanda ad una assoluta armonia che spazia sulle superfici incise e dipinte.
La poetica e le tematiche rivisitano attraverso le varie tecniche luoghi, personaggi, eventi e tempi a volte lontani, ma vivi alla memoria. Luoghi evocati nei vicoli bianchi ed assolati di paesaggi pugliesi nei quali si definisce una ricerca di tipo labirintico che, più che agli aspetti esteriori, mira all’interiorità che si perde nel profondo di rimandi e rispecchiamenti di estro scenografico. Interiorità ricercata nei volti e nelle figure da lei colte nella loro verità oggettiva attraverso lo scatto fotografico, frammenti di memoria scandita attraverso significativi eventi di vita nelle incisioni.
Oltre alle opere della Ferrari, è possibile ammirare le composizioni fotografiche di Federica Valvassori e le sculture di Fiorenzo Mascagna