Fare tornare chi è partito, rianimare il crinale: è questo l’obiettivo che si prefigge il progetto del Parco nazionale dal titolo “Parco nel mondo”, per promuovere una “cittadinanza affettiva” dei quasi centomila emigrati che hanno lasciato l’Appennino a partire nel secolo scorso per cercare migliori opportunità di vita.
La Comunità montana della Garfagnana ha assegnato cinque borse di studio i cui assegnatari seguiranno la realizzazione del programma con l’intento di realizzare l’atlante anagrafico dell’emigrazione dal Parco nazionale nel mondo, attraverso un database dettagliato a livello comunale di tutti gli emigrati presenti sia all’estero sia in Italia. La ricerca sarà compiuta analizzando i dati degli anagrafi comunali, delle associazioni di emigrati e tramite la raccolta di testimonianze della popolazione presente sul territorio.
Tutti gli emigrati censiti saranno contattati per organizzare momenti di incontro, conoscenza reciproca e scambio tra residenti ed emigrati, con il rilascio di attestati e certificati di “cittadinanza affettiva del Parco”. Quando un numero significativo di emigrati avranno riattivato i contatti, un contenitore televisivo satellitare trasmetterà programmi di contenuto naturalistico e culturale che promuoveranno il territorio del Parco nel mondo. Più a lungo termine, si arriverà a proporre pacchetti turistici integrati, la vendita on line di prodotti tipici in tutto il mondo, e infine la promozione della residenzialità, del mercato immobiliare, del recupero edilizio.
Il presidente Fausto Giovanelli ha evidenziato che “tale progetto intende affrontare la sofferenza principale del crinale, che è la perdita della presenza umana, delle relazioni sociali. Per riportare persone in montagna, portiamo da coloro che hanno lasciato il cuore in questi posti: si tratta di un immenso patrimonio che non va abbandonato, ai fini di recuperare le relazioni umane, sociali ed economiche del territorio”.
Lunedì 21 aprile, alle ore 20,30, a Cervarezza, si terrà il primo Consiglio aperto dell’Unione dei comuni dell’alto Appennino reggiano sul tema di “Parco nel mondo”.
E chi c’è ancora per un po’?
Come facciamo a far restare chi c’è ma rischia di dover partire?
(Commento firmato)