Home Cronaca Reti arancioni tra i piedi… anzi, tra i pedali

Reti arancioni tra i piedi… anzi, tra i pedali

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Sulla statale 63, poco prima di Ca' del Merlo venendo da Castelnovo, c'è un ponticello dove, oltre a una "specie" di guardrail, è stata messa da anni - o forse da secoli: no, sembra che ai tempi del Duca di Modena la plastica non esistesse - come "protezione" una rete arancione.

Sì, proprio quelle che si usano provvisoriamente nei cantieri, che, col passare dei lustri, anche se costruite con materiale ottimo, si sono completamente disfatte, diventando pericolosissime perchè col vento, che da noi non manca mai, diventano una sorta di bandiera/barriera quasi insormontabile per motociclisti e ciclisti che passano di là: se ti incastri sei "fritto".

Se qualche sindaco o amministratore legge, sarebbe bello che cercasse di risolvere il problema - che tocca tante persone - prima che succeda l'incidente. Bastano 10 minuti di cantoniere, se ne esistono ancora, per mettere a posto il tutto.

Grazie.

(Gianni Leurini, Castelnovo ne' Monti)

1 COMMENT

  1. Tutti i ponticelli…
    Tutti i ponticelli da Castelnovo a Reggio posti lungo la 63 sono stati “recintati” con quella rete arancione. Spesso mi chiedo che senso devo dare a tale operazione: devo forse assimilarla a quella dei cantieri edili in cui la recinzione identifica una area potenzialmente pericolosa? O forse sono lavori in corso? E cosa succede se qualcuno ci va contro e cade nel sottostante rio? Lo denunciano per violazione di domicilio? Sono pericolose le reti e ancor più lo sono gli inesistenti guardrail, alti come un filo d’erba dove ci sono e marci e sconnessi dove ancora resistono. Onestamente penso che abbiamo perso il controllo del “nostro” territorio.

    (Commento firmato)