Secondo la ricerca il consumo di tabacco è in aumento negli ultimi anni. Dopo studi accurati si era giunti alla supposizione che i fumatori fossero in aumento all’interno del territorio del Parko. Il ritrovamento e la successiva foto scattata nei pressi di Cinquecerri di Ligonchio ha confermato i sospetti. La trota giaceva inanime in un’ansa sabbiosa creata dal fiume Ozola poco a monte della sua confluenza con il Secchia.
Lo sgomento ha colto la comunità scientifica del Parko. Il pesce dei salmonidi, genere salmo, è deceduto con un mozzicone di sigaretta ancora in bocca. La prova che mancava, ora si è a conoscenza che i pericoli del fumo non sono deleteri solo per gli appartenenti alla specie umana. A seguito dell’autopsia sul pesce si è scoperto che le branchie presentavano vaste aree necrotizzate a causa dell’abuso di sigarette.
Immediata la decisione di convocare l’eminente studioso di Reno. Il professor Magnusson già aveva curato uno studio sul tabagismo diffuso nella popolazione di rane dei laghi dell’Oregon. Magnusson è partito proprio dagli anfibi che gracidano nei nostri corsi d’acqua giungendo all’amara conclusione che se a dieci rane viene ficcata in bocca una Marlboro, nove si trasformano in mine antiuomo ed esplodono, una tossisce e chiede una sigaretta più leggera.
Il professor Magnusson e la sua equipe si stanno occupando ora della diffusione del fenomeno tra i salmonidi, in particolare nella trota Fario e Iridea che popolano in gran numero le acque del Parko e rischiano l’estinzione a causa di un così brutto vizio.
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Povera bestia…
(Commento firmato)