Sul call center di Felina arriva un pronunciamento del gruppo consiliare castelnovese "Rifondazione comunista-Castelnovo trasparente": "Gli enti locali coinvolti nella nascita di questo servizio devono farsi carico in qualche modo di affrontare una situazione grave, dato che nubi minacciose si stanno addensando anche su altri comparti con un lento ed inesorabile depauperamento della già esile stuttura produttiva e sociale della montagna".
E' il succo della mozione che Luigi Bizzarri (capogruppo) e Lorena Campi (consigliere) colla quale si chiede la convocazione di un Consiglio comunale straordinario in seduta aperta per discutere della delicata vicenda che ha visto la chiusura repentina del call center di Felina, ove 10 lavoratori, la quasi totalità donne, hanno perso il posto di lavoro (solo tre unità sono state riassunte a Reggio Emilia) senza alcuna forma di retribuzione o indennizzo in attesa di nuova occupazione.