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Motociclisti indisciplinati in Appennino: multati 34 su 80

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Dopo i controlli con l'etilometro agli automobilisti che hanno comportato il ritiro di 15 patenti, i carabinieri e le polizie municipali dell'Appennino Reggiano hanno rivolto l'attenzione, nello scorso week-end ai motociclisti che, approfittando del bel tempo, si lanciano in esibizioni di destrezza sulle tante curve delle nostre strade.

Su 80 controlli sono stati 34 i centauri multati per diverse infrazioni:chi guidava con un tasso alcolico sopra la norma, chi aveva taroccato la posizione della targa perchè non potesse essere letta, che viaggiava a velocità troppo sostenuta,chi sorpassava in maniera "avventurosa", che tentava addirittura di sfuggire ai posti di blocco.
C'era anche qualcuno con documenti di guida non in regola ed uno che si era costruito la targa in casa.

L'azione delle forze dell'ordine era mirata ad evitare il ripetersi di incidenti anche mortali che, purtroppo quasi in ogni week-end si verificano sulle nostre strade interessando spesso i motociclisti.

2 COMMENTS


  1. Quello che, davvero lodevolmente, hanno fatto le forze dell’ordine ha tutto il mio plauso. Di più: auspico controlli ancora più severi. L’utente della strada che rispetta le regole ed è cosciente di viaggiare su due ruote e non mette a repentaglio nè la propria vita nè tantomeno quella degli altri, nulla ha da temere da tali controlli. A differenza degli scriteriati, degli incoscenti, degli incivili. Ricordiamo tutti che viaggiare su di una moto, cosa peraltro davvero meravigliosa, significa sfidare le leggi della fisica. Se poi cerchiamo sempre e comunque il limite pensando di essere dei supereroi imbattibili solo perchè abbiamo sotto il sedere potenze mostruose, davvero non abbiamo capito nulla. Mi ascoltino i tanti smanettoni da “sabato pomeriggio o domenica mattina al monte”: in alcuni, tanti, frangenti, togliere il gas è sinonimo di intelligenza. Non di “mancanza di palle” come, purtroppo, tanti che si credono Max Biaggi continuano a pensare!!!

    (Paolo Comastri)

    P.S. – Chi scrive percorre in moto da oltre …enta anni non meno di 25.000 km all’anno in qualsiasi condizione di tempo. Fino ad ora l’unico incidente serio l’ho subito quasi da fermo, centrato da un vecchietto che mi ha tagliato brutalmente la strada. E per fortuna che la velocità era entro i 50 km/h (come da verbale). Per il resto delle centinaia di migliaia di km percorsi avrò avuto anche dalla mia la dea bendata, non lo nego, ma anche il coraggio, spesso e volentieri, di girare la manopola del gas dall’alto verso il basso e non viceversa!!!!! Senza che questo abbia leso la mia “dignità” di motociclista, che peraltro rivendico con tutta la mia voce.

  2. La verità pura e semplice
    Il problema non sono i motociclisti, che se ne fregano delle regole, non sono i bulletti di periferia nè i politici corrotti. La verità pura e semplice è che di fianco ad ogni italiano andrebbe messa una guardia per verificare che non sgarri! E di fianco ad ogni guardia ne andrebbe messa una seconda, sai mai che la prima si faccia corrompere… Il livello di menefreghismo, furbizia, mancanza di rispetto che come nazione abbiamo maturato non lasciano presagire nulla di buono per il futuro. E Dio ci guardi anche dai moralizzatori che, spesso, sono proprio i peggiori di tutti…

    (Commento firmato)