Bezzi e Bizzarri se le dicono di santa ragione. Come riportavamo in una nostra notizia di cronaca, nell’ultimo Consiglio comunale si è parlato dei contatti in corso tra Amministrazione e Ausl a riguardo della possibile cessione alla seconda del palazzo del Centro culturale polivalente, di proprietà comunale.
In seguito perveniva una nota critica, da noi pubblicata, di Luigi Bizzarri, capogruppo consiliare di "Rifondazione comunista-Castelnovo trasparente", con la quale si chiedeva il senso di un’operazione del genere. “Che senso ha – scriveva tra l’altro Bizzarri – proporsi di acquistare e ristrutturare con un investimento ingentissimo l’ex Palazzo Ducale per poi trattare con l’Ausl la cessione dell’adiacente Centro culturale, tra l’altro per concentrarvi ambulatori ed uffici in una zona già intasata di traffico?”.
Il vicesindaco Fabio Bezzi replicava, a proposito di quanto discusso nella serata pubblica denominata “Il centro delle idee”, confermando il punto fermo del trasloco del Municipio a Palazzo Ducale e ricordandogli inoltre alcune delle proposte da verificare in quella sede discusse (una nuova e più ampia biblioteca nell’area dell’ex consorzio agrario e il trasferimento di importanti, nuove funzioni nel centro storico). E aggiungendo: “Ma Bizzarri era assente". "Sembra davvero che il capogruppo di Rifondazione sia per qualche motivo impossibilitato a capire il processo partecipativo che abbiamo attivato sulle principali scelte urbanistiche per il futuro di Castelnovo. Il capogruppo di Rifondazione non partecipa a queste iniziative e si tiene sempre su posizioni contrarie a priori rispetto a qualsiasi iniziativa, spesso con toni anche offensivi”. “Non riesce a trovare il senso a queste cose? Probabilmente è perché non vuole trovarlo o nemmeno cercarlo”.
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Arriva oggi la controreplica dell’interessato, che, reiterando le domande a cui non ritiene di aver ricevuto risposta, non si tira certo indietro nel duello: “Al di la del contenuto del commento del vicesindaco Bezzi, su cui sarà nostra cura ritornare nei prossimi giorni per chiarire cosa intendiamo per partecipazione dei cittadini alle scelte urbanistiche che nei prossimi anni andranno a configurare in modo significativo spazi pubblici e non di Castelnovo, ci pare opportuno fare alcuni rilievi sul suo modo di porsi rispetto alle posizioni di una parte dell'opposizione, e segnatamente del gruppo consiliare di Rifondazione comunista-Castelnovo trasparente”.
Continua: “Traspare dalle parole di Bezzi un atteggiamento plateale di stizzosa insofferenza e di malcelata sopportazione rispetto alle nostre posizioni, come notiamo essere oramai consuetudine da qualche tempo a questa parte in ogni Consiglio comunale che tratti in qualche modo questi temi”.
”Il vicesindaco, personaggio pubblico e quindi soggetto a costante giudizio critico rispetto alle scelte compiute a nome dell’Amministrazione che rappresenta – afferma sempre il capogruppo di Rifondazione – tende a riportare tutta la discussione su di un piano prettamente personale, quasi che ogni ragionamento avesse come scopo il discredito della propria figura”. ”Perchè parlare in modo gratuito di offese?”, si chiede. Lo esorta: “Citi il vicesindaco per filo e per segno tutto ciò che secondo lui sarebbe offesa; e poi, nei riguardi di chi?”.
Remember: “Torno col pensiero, per citare un episodio, agli inizi degli anni ’90, quando entrambi si militava nello stesso partito. Rivedo l’attuale vicesindaco, allora consigliere di minoranza, industriarsi, munito di fogli, disegni, foto e fotomontaggi nel contestare l’impatto ambientale della scelta dell’allora giunta comunale (di cui l’attuale sindaco era autorevole membro) di collocare la casa di riposo nel sito ove in seguito è poi stata realizzata. Salvo poi, per la verità, cambiare decisamente parere anni più tardi, quando si decise di ritoccare ulteriormente la skyline della collina dei Ronchi inserendovi un ulteriore voluminoso fabbricato e sottostante impattante muro di sostegno. Al di là del giudizio su quell’Amministrazione, non mi pare, se la memoria non tradisce, che l’allora consigliere Bezzi venisse trattato dalla giunta in carica con un’acredine pari a quella riversata ora da lui su di noi, che modestamente cerchiamo di esercitare (come forse faceva lui), per quel che possiamo, il diritto-dovere di opposizione. Tale atteggiamento gradiremmo averlo anche noi, anzichè un continuo, insopportabile, processo alle intenzioni”.
Conclude Bizzarri: “Per tornare al punto sollevato dalla nostra interpellanza, mi pare di ravvisare nelle risposte del vicesindaco, sia in Consiglio comunale sia nel commento, una similarità con quel tale che, interpellato sulla meta del suo viaggio (“Dove vai?”), risponde parlando del contenuto della merce che trasporta (“Porto pesci”). Riproponiamo quindi in toto tutte le domande eluse. Si attende cortese risposta”.