Manifesti politici negli spazi pubblici comunali illegali a Collagna. Scoppia il caso e intervengo i Carabinieri. La denuncia è di Marino Rivoli, capogruppo de "Per la Libertà", che interpella il sindaco.
“Dopo diverse segnalazioni – spiega il capogruppo-investigatore – lo scorso 15 marzo ho chiesto una verifica da parte della locale stazione dei Carabinieri sui manifesti politici appesi negli spazi pubblici. Anzi, di quanto accaduto a metà mattinata dello stesso giorno, erano stati avvisati un incaricato pubblico ed i1vicesindaco”.
Che è successo?
“La verifica ha dimostrato che non era stata pagata alcun tipo di tassa e per l'affissione dei diversi manifesti. Quindi si è dato mandato agli operai comunali di provvedere alla rimozione degli stessi”.
* * *
Ed ecco l’interpellanza di Rivoli al sindaco del Comune di Collagna: “Chiedo ufficialmente se corrisponde al vero che per quanto concerne i manifesti attaccati in vari spazi comunali i proprietari degli stessi non avessero pagato la tassa comunale e se gli operai comunali hanno provveduto alla rimozione di tali manifesti. Se così è, per quale motivo malgrado la volontà di rimuovere tali manifesti affissi senza il pagamento della dovuta tassa e la regolare concessione del Comune, si sia provveduto solo in parte alla rimozione degli stessi”.
Dall’interpellanza pare che non sia affatto chiaro “per quale motivo coloro che hanno un ruolo istituzionale di responsabilità, messi a conoscenza di tale avvenimento abbiano preso provvedimenti solamente al momento dell'interessamento dei Carabinieri e non abbiano fatto apparentemente nulla alla segnalazione di un cittadino”.
Ma non è finita qui, perché Rivoli chiede anche “di verificare chi è il legale responsabile dei manifesti sopracitati e di sollecitare la Polizia Municipale a procedere nei suoi confronti per avere abusato d gli spazi pubblici comunali per una eventuale richiesta di risarcimento per il disagio provocato”.
La soluzione?
Potrebbe essere – secondo il capogruppo de “Per La Libertà” - “da parte del Comune, vista la carenza da parte degli incaricati alla verifica e il modico compenso che ricaviamo da questo servizio, di appaltare gli spazi pubblicitari comunali visto e considerato che sono stato informato di una richiesta in merito”.
Manifesti abusivi e nessuno paga!
Approfitto dell’occasione per ricordare che molti esponenti di partiti politici effettuano affissioni abusive in massa durante le campagne elettorali o per prepararsi il terreno per le successive consultazioni. Le varie amministrazioni comunali sono costrette alla rimozione di questi manifesti attaccati dovunque, anche dove mettono a repentaglio la sicurezza stradale, sostenendo costi non indifferenti che ricadono sui cittadini come tributi locali. Stessa cosa sta avvenendo da qualche tempo nel nostro paese, forse anche a causa delle modifiche degli ultimi anni riguardo alla responsabilità delle affissioni.
Saluti.
(Uber Gualerzi)