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Un progetto per la Pietra di Bismantova

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La Pietra di Bismantova... come una bella, giovane ragazza cui basta un niente, solo un leggerissimo ripasso di trucco, per valorizzarsi al massimo ed apparire in tutto il suo splendore, già così fortunata e dotata da madre natura...

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Ha confermato che la Pietra di Bismantova è un luogo ed un monumento naturale a cui la popolazione montana si sente molto legata, da un affetto profondo ed antico. La serata organizzata dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, dalla Provincia di Reggio e dal Comune di Castelnovo al foyer del teatro Bismantova è stata un'iniziativa apprezzata dal pubblico, che ha partecipato davvero numeroso, con la sala riempita da circa un centinaio di persone; non c'era un buco libero.

Dopo il saluto del sindaco Gian Luca Marconi, che ha anche annunciato i lavori per l’imminente riapertura del sentiero principale che dal piazzale dell’eremo porta alla sommità della Pietra, e dopo una breve introduzione di Alessandra Curotti, dell’ufficio Parchi della Provincia e coordinatrice del "Progetto paesaggio" (all’interno del quale è nata l’iniziativa) è stato lasciato spazio agli interventi tecnici.

E’ stato mostrato al pubblico, con immagini proiettate ed illustrate da Federica Oppi della Provincia, come il paesaggio agroforestale della Pietra sia cambiato negli ultimi cinquant'anni, con l’aumento della superficie boscata a causa dell’abbandono delle pratiche agricole. “Il paesaggio – ha spiegato - è stato reso più banale e semplificato rispetto alla diversità soprattutto colturale degli anni passati”.

Sono state illustrate le prime proposte di intervento per una gestione di un’area che ha un fortissimo valore identitario, emerso anche dai risultati dei questionari diventati tesi di laurea di Mirca Gabrini, che con il suo intervento, molto apprezzato, ha permesso a tutto il pubblico di riconoscersi nelle risposte raccolte.

A seguire è stato illustrato il progetto preliminare predisposto da Roberto Barbantini, per un primo intervento di gestione del paesaggio della zona della Pietra, che prevede azioni di miglioramento forestale, sfalcio e mantenimento delle radure, tagli di esemplari arborei danneggiati o incongrui, interventi di ingegneria naturalistica.

L’incontro pubblico era proprio finalizzato a raccogliere le osservazioni e le critiche da parte del pubblico prima di predisporre il progetto esecutivo, per rendere partecipativo e condiviso il percorso, in osservanza a quanto stabilito dalla Convenzione Europea del Paesaggio.

Il pubblico è intervenuto numeroso ed in modo propositivo con suggerimenti e varie considerazioni su come il paesaggio sia percepito con tutti i sensi, non solo con la vista. E’ intervenuto anche il parroco di Castelnovo, don Evangelista Margini, sul futuro dell’eremo e del santuario e su alcuni interventi di valorizzazione che saranno presto realizzati.

Il progetto è stato comunque apprezzato per l’approccio “soft”, necessario perché la Pietra di Bismantova è considerata da tutti un’area delicata, di eccellenza paesaggistica, a forte valore identitario, zona di Parco nazionale, ma anche Sito di importanza comunitaria (Sic), e geosito simbolo della Regione.

Gli interventi conclusivi si sono aperti con la presidente della Provincia Sonia Masini, che ha ribadito l’importanza delle politiche sul paesaggio, del lavoro dell’assessorato ad hoc per questo importante tema, della necessita di aumentare la cultura del paesaggio tra i professionisti, negli uffici tecnici comunali affinché gli interventi siano maggiormente qualificati. La Masini ha sostenuto l’importanza di eseguire interventi mirati, di agire per una conservazione attiva di un bene così importante.

Infine il presidente del Parco nazionale, Fausto Giovanelli, che si è dichiarato “soddisfatto del progetto nel suo complesso e nel suo approccio: un progetto che è culturale, di ricerca, e ci ricorda che forse non si ha ancora la misura del valore della Pietra, e non conosciamo ancora i pericoli delle pressioni antropiche che vengono esercitate su di essa, ed è per questo che è necessaria grande attenzione”. Giovanelli ha evidenziato come il progetto “Evoluzione del paesaggio agro-forestale nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano: tutela, gestione e valorizzazione” proponga azioni di tutela attiva, sottolineando però che la Pietra è una montagna, una montagna familiare , ma non un parco-giardino, bensì un ambiente da affrontare con la prudenza che si deve ad un luogo impervio.

I contenuti della serata saranno consultabili sul Sito della Provincia di Reggio Emilia, nella sessione paesaggio, dove si potrà scaricare il progetto preliminare di intervento ed inviare ulteriori osservazioni e proposte.

3 COMMENTS

  1. Che ridere!
    Cari sindaco, presidente del Parco, presidente della Provincia… come sempre tante belle parole sulla nostra cara Pietra e sulla vostra impeccabile Amministrazione! Se volete davvero bene a questa montagna basta chiacchiere: a quando l’IMMINENTE riapertura del sentiero??? Con il tempismo che avete dimostrato in quest’anno e mezzo… Scusate ma mi scappa troppo da ridere!!!

    (Commento firmato)


  2. Caro Signor “Gaudente”, le voglio solo ricordare che il sentiero verrà riaperto entro la metà di maggio. Per metterlo in sicurezza e dotarlo di adeguata segnaletica il comune ha stanziato ulteriori 20.000 euro. Non voglio ricordarle l’intero iter della vicenda dopo le segnalazioni dei vigili del fuoco e della prefettura di Reggio, che hanno chiesto la chiusura del sentiero, l’apertura di percorsi alternativi, i primi lavori di sistemazione che hanno messo in evidenza altri pericoli di caduta massi, la successiva progettazione e l’affidamento dei nuovi lavori, ma le assicuro che da parte nostra e dei tecnici del Comune c’è stato il massimo impegno. Non è sempre facile muoversi nel campo delle responsabilità per incidenti causati dal crollo di pezzi di montagna; se le interessa può venire in Comune e le illustrerò tutta la pratica, comprese sentenze che attribuiscono responsabilità ad amministratori per danni a cose e purtroppo a persone da caduta massi (vedi alcuni comuni della Val d’Aosta). In merito poi al convegno dell’altra sera, mi sembra che alcune proposte siano concrete ed operative (ripristino del paesaggio di Bismantova da parte del Parco nazionale, costuituzione dell’Ente Santuario e lavori di ristrutturazione dello stesso da parte della Curia, realizzazione del marciapiedi di viale Bismantova, sistemazione del principale sentiero d’accesso alla sommità e relativa segnaletica da parte del Comune). Spero, senza polemiche, con la consapevolezza dei limiti che ogni amministrazione può avere, di averla distolta dalla sua amara “risata”.

    (Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne’ Monti)