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Sullo spargimento dei bocconi avvelenati

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La Provincia di Reggio Emilia sta facendo circolare una locandina su cui sono elencati, dopo i frequenti fatti riportati dalla cronaca e ad evidente scopo di più ampia conoscenza, alcuni reati puniti dal codice penale nelle materie riportate più sopra, in titolo e riassunto. “Tutti i cittadini sono invitati a segnalare azioni sospette all’autorità giudiziaria; così come i rinvenimenti di esche avvelenate vanno segnalati al sindaco e al servizio veterinario, responsabili della salute pubblica”. Questo l’incipit dell’avviso, cui qui si seguito facciamo seguire il contenuto.

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Avvelenare animali o disseminare bocconi avvelenati implica i seguenti reati:
- art. 544 bis del codice penale (uccisione di animali) – Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi.
- art. 638 comma 1 del codice penale (uccisione o danneggiamento di animali altrui) – Chiunque, senza necessità, uccide o rende inservibili o comunque deteriora animali che appartengono ad altri è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a un anno.
- art. 440 del codice penale (adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari) – Chiunque corrompe o adultera acque o sostanze destinate all’alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per il consumo, rendendolo pericolose alla salute pubblica, è punito con la reclusione da tre a dieci anni.
- art. 21 della legge 157/92 sulla caccia – divieti – E’ vietato a chiunque: usare munizione spezzata nella caccia agli ungulati; usare esche o bocconi avvelenati, vischio o altre sostanze adesive, trappole, reti, tagliole, lacci, archetti o congegni similari; fare impiego di civette; usare armi da sparo munite di silenziatore o impostate con scatto provocato dalla preda; fare impiego di balestre.

La Provincia di Reggio Emilia ha attivato un numero verde sempre attivo: 800 352292, a cui ci si può rivolgere per le segnalazioni dei bocconi rinvenuti. Oppure è possibile contattare la Polizia provinciale al tel. 0522 792222 (mail [email protected]).

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