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Castelnovo / “Un Papa rissoso”

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“La mia parte politica non è stata in grado di sostenere adeguatamente i 67 docenti e di questo mi dispiaccio”. Così ha esordito Luigi Bizzarri, capogruppo di “Rifondazione Comunista-Castelnovo trasparente” in Consiglio comunale a Castelnovo ne’ Monti. Quello di ieri l'altra sera ha visto arrivare all’ordine del giorno, sia pure con un certo ritardo rispetto all’evento, una mozione sulla mancata visita di Papa Benedetto XVI all’inaugurazione dell’anno accademico alla Sapienza di Roma.

Bizzarri ha parlato di “Papa rissoso, che ha la presunzione di affermare la supremazia della sua religione – una tra le tante – sulle altre; che rappresenta una Chiesa che si ingerisce negli affari interni di uno Stato laico… “. Deplora quell’”unanimismo dei mass media che hanno condannato quegli insegnanti che avevano avanzato dubbi sull’opportunità di questa visita in occasione di un momento così solenne quale l’inaugurazione dell’anno accademico. Sottolineo: non la visita in quanto tale ma perché fatta in quelle determinate circostanze”. Afferma che “neanche ai tempi della Dc s’erano viste mai cose del genere”. Nel sottolineare, dal proprio punto di vista, l’importanza di salvaguardare la laicità della società civile (“che si ribella e vuole affermare diritti che devono essere di tutti”), si riferisce alla conferma alle elezioni spagnole di Zapatero: “La salutiamo con grande soddisfazione”. Si sofferma sulla libertà della ricerca scientifica, “che non deve essere sottoposta alla fede”.

Ha preso la parola, dopo l’esposizione, Umberto Casoli, capogruppo della “Lista civica per Castelnovo Monti”, il quale ha detto di “non condividere neppure le virgole di questa mozione”. “La quale – ha aggiunto – trasuda un tale anticlericalismo che fa ombra anche a quello esibito dal Montanaro di un secolo fa” (si riferisce ad un periodico edito e pubblicato proprio a Castelnovo, di ispirazione socialista, che ebbe vita per qualche anno nei primi dopo il 1900, ndr). E prosegue con una non sempre semplice da seguire dissertazione (“Ho cercato di documentarmi”) che vuole tendere alla fine a dimostrare l’infondatezza della “levata di scudi” dei docenti e a destituire di fondamento ragionevole il documento in discussione.

Interviene Maria Luisa Muzzini, del gruppo di maggioranza, che appoggia apertamente l'intervento del collega che ha appena parlato (che siede dalla parte opposta dell’aula): “Complimenti per l’approfondimento”, gli dice. L’incipit fa subito capire che questo punto di discussione avrà convergenze e divergenze a prescindere dalle appartenenze politiche consiliari. “Sono contraria a questa mozione, mi fa tristezza”. “Ripenso alle immagini di quegli attempati signori, alle finestre… e mi sovvengono quei personaggi ex-sessantottini, mai cresciuti, dediti alle barricate… “. "Ratzinger - afferma ancora la Muzzini - è uno dei massimi intellettuali viventi e ascoltarlo sarebbe stato senza dubbio interessante". “Mica andava alla Sapienza per celebrare una liturgia… “.

Nel mentre Ferrari dichiara la propria astensione, Lorena Campi, collega di gruppo di Bizzarri, si dice “addolorata per le accuse di anticlericalismo, cosa in cui non mi riconosco assolutamente. Io dico semplicemente che bisogna rispettare tutti”.

Giuliano Maioli, assessore e consigliere di maggioranza, dà il la alle differenze di valutazione che si fanno strada su un argomento che lo stesso sindaco, poco dopo, sottolinea porsi nell’ambito delle questioni di coscienza. “Puntiamo l’attenzione sull’oggetto di questa mozione - dice - cioè: solidarietà ai docenti. E su questo mi ritrovo. I discorsi che stiamo facendo però si vanno a posare su altro, sviano. Invitare una persona come il Papa non è cosa da prendere alla leggera e secondo me la posizione dei docenti era legittima. Per il resto, poi, la mozione contiene altri riferimenti e passaggi che non condivido. Ragion per cui annuncio la mia astensione”. Paolo Ruffini, seduto di fianco a lui, si attesta sulle medesime posizioni.

Luigi Bizzarri di nuovo. Rivolto alla Muzzini: “Ognuno ha le proprie tristezze. Tu le tue; io le mie. Ad esempio, mi fa molta tristezza la posizione del Vaticano sulle coppie omosessuali; mi fa tristezza che l’omosessualità venga considerata una malattia… “. E fa altri esempi. “Il Papa è certo una grande personalità. Ma di parte”. Vedendo l’apertura e la sponda di Maioli, intravede forse una possibilità di approvazione pescando voti tra i consiglieri di maggioranza e si dichiara perciò disponibile a modificare la mozione nel senso proposto, eliminando le parti non condivise. Effettivamente la mozione viene riformulata e, trasformata, letta nella nuova versione dall’assessore ai lavori pubblici Maioli e quindi presentata al voto dell’assemblea.

Ma prima c’era ancora spazio per qualche consigliere che chiedeva di intervenire. L’argomento – per quanto non di interesse amministrativo diretto per la comunità castelnovese – evidentemente “prendeva”. Liana Gatti, che confessava peraltro, “in un certo senso” (volere cambiare cose che non andavano), di essere stata anch’essa una “sessantottina”, affermava di “ammirare molto le menti illuminate; e quella di Papa Benedetto è sicuramente tra quelle”; nonostante, sottolineava, la sua formazione rigorosamente di stampo scientifico (“Sono biologa”). Walter Davoli, dal canto suo, ravvisava “una mancanza da parte dei dirigenti della Sapienza”. Molto ecumenico infine il sindaco Gian Luca Marconi, che, a chiusura dell’ampio dibattito e facendo riferimento appunto alla libertà di coscienza nel voto che si appressava, riassumendo affermava di “non credere che il nemico numero uno della Chiesa sia la scienza”.

Ecco, dunque, i numeri della votazione della mozione rivista: sei favorevoli (Maioli, Ruffini, Romagnani, Corbelli, Bizzarri e Campi), undici contrari (il resto della maggioranza e i consiglieri della “Civica”), un astenuto (Ferrari). Blocchi trasversali, si diceva. Ma mozione ugualmente bocciata.

7 COMMENTS


  1. Desidero completare l’unica frase estrapolata, per ovvie esigenze giornalistiche, dal mio intervento. “Non credo che il nemico numero uno della Chiesa sia la ricerca scientifica (come affermato dal consigliere Bizzarri), ma lo siano soprattutto la guerra, la violenza, l’ingiustizia, l’intolleranza, l’egoismo… “.

    (Gian luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne’ Monti)

  2. Malizie
    Chiedo venia ma sono costretto ad intervenire per chiarire la maliziosa precisazione del sindaco contenuta tra le parentesi del suo intervento. Dire che avremmo affermato che la Chiesa è contro la scienza è affermazione priva di ogni fondanmento. Non essendo noi assolutamente anticlericali e mangiapreti, a differenza dei veri integralisti, sappiamo (presumiamo di sapere) discernere tra le varie posizioni. Esiste una posizione ufficiale della Chiesa, quella personificata dall’attuale Papa, che sicuramente propugna la superiorità della fede e tenacemente rifiuta la secolarizzazione. Esiste un’altra Chiesa, che si pone in modo decisamente diverso rispetto alle questioni in esame. Questa Chiesa, oggi purtroppo decisamente minoritaria tra le gerachie ecclesiastiche, io credo sia maggioranza tra i comuni credenti. A questa Chiesa va la nostra profonda ammirazione, il rispetto e la solidarietà. Le lacrime ed il pianto di don Luigi Ciotti, ieri durante la manifestazione nazionale contro le mafie a Bari, valgono quanto un’enciclica.

    (Luigi Bizzarri)


  3. Caro consigliere Bizzarri, l’affermazione “il nemico numero uno della Chiesa è la ricerca scientifica” è registrato, tutti i colleghi consiglieri l’hanno sentita. Occorre avere coraggio delle proprie affermazioni; se poi ci si pente, la Chiesa, che è fatta di uomini ma è una, santa, cattolica ed apostolica, è disposta al fraterno perdono nel pieno rispetto delle altrui idee e della laicità dello Stato. Nessuna malizia, caro consigliere, ma il rispetto della verità. Se ha cambiato idea, ne sono contento.

    (Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne’ Monti)


  4. Capisco l’irritazione del sindaco, visto che il voto sulla nostra mozione ha diviso la sua maggioranza, con ben tre assessori su quattro che l’hanno votata, sia pur riveduta e corretta. Si cerca così di stravolgere l’intera discussione facendoci passare per indefessi mangiapreti. Nell’attesa di risentire le registrazioni del Consiglio la invito a leggersi il secondo capoverso del mio commento “A proposito di illuminati” alla mozione da noi presentata e pubblicata su Redacon nella sezione documenti; tra l’altro scritto il 20.2.2008, 25 giorni prima del Consiglio. Da allora non ho cambiato idea.

    (Luigi Bizzarri)

  5. Assolutamente nessuna irritazione
    Assolutamente nessuna irritazione, ma, come lei avrà sicuramente notato, a fine Consiglio c’era molta serenità tra i consiglieri della maggioranza. Tra di noi c’è rispetto delle proprie idee, della propria fede, della propria coscienza. Rispetto molto anche le sue convinzioni, Consigliere Bizzarri, non voglio assolutamente farla passare per mangiapreti; ho risposto semplicemente ad una sua affermazione che non condivido. Lascio al giudizio dei cittadini le sue motivazioni, i suoi tentativi di dividere la Chiesa in buoni e cattivi, di far passare un voto di coscienza per un voto con valore politico amministrativo. Termino il nostro dibattito augurandole una Serena Santa Pasqua di Risurrezione. Con cordialità.

    (Gianluca Marconi)

  6. Dentro o fuori!
    Meno male che Papa e sottoposti avevano dichiarato che non ci sarebbero state intromissioni da parte del clero nelle elezioni (meno male che almeno lo avevano detto). Oggi dettano il programma che si deve fare, ieri si scagliavano contro Casini perchè non ha fatto come volevano loro, il giorno prima giudicavano tutto, richiami continui, ecc. Insomma, rivedrei la mozione presentata alla luce di una legittima pretesa di NON intromissione totale del Vaticano nella politica italiana: insomma si facciano gli affari loro oppure rinuncino allo stato del Vaticano, immersi in Italia o fuori!

    (Agostino)

  7. Geddiana memoria
    Non comprendo questo astio da comitati civici di geddiana memoria, consiglio comunque al sindaco di leggersi la bella intervista di Normanna Albertini a Marcelo Barrios, monaco benedettino e teologo, sul numero di @CTuttomontagna#C in questi gioni in edicola. Ricambio seppur con ritardo gli auguri.

    (Luigi Bizzarri, capogruppo consiliare “Rifondazione comunista-Castelnovo trasparente)