Home Cronaca “Ci pagano troppo poco, questa è la semplice verità”

“Ci pagano troppo poco, questa è la semplice verità”

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Un lettore ci segnala un interessante riflessione in merito ai nostri stipendi.

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In Italia i salari più bassi, titola in prima pagina la Repubblica. Qualche presentimento ce l'avevamo, ma vedersi così sbattuti, sulle tabelle di tutti i giornali, al 23° posto tra i paesi europei nella classifica dei salari, non fa un bell'effetto. Ben venga allora l'OCSE che mette un po' in chiaro le cose e che ci stimola a capire. Ecco. Leggiamo per bene perché vogliamo prima di tutto comprendere come sia possibile che noi si guadagni meno dei greci e poi vogliamo proprio vedere da dove si possono recuperare questi benedetti soldi che ci mancano alla fine del mese.

La Stampa, in un articolo a firma di Raffaello Masci: "L'Italia è nettamente al di sotto della media dell'Ocse, ma paghiamo troppe tasse e contributi previdenziali"; La Repubblica (Fulvio Totaro): "La colpa è del cosiddetto cuneo fiscale, la differenza tra quando paga il datore di lavoro e quanto riceve il lavoratore"; Il Corriere della Sera (Enrico Marro): "A pesare negativamente sugli stipendi è l'alto prelievo fiscale e contributivo". Ecco, i tre maggiori giornali italiani sono d'accordo: i nostri salari sono magri per colpa delle tasse. Stramaledette tasse. Non c'è storia, i poveri dipendenti non possono evadere, e zac! Sono fregati. Abbassare le tasse! Meno Tasse! Giusto!

In effetti l'Italia è al 6° posto per quanto riguarda gli oneri fiscali, che pesano sulle retribuzioni per il 45,9%, mica poco. Ma il 6° posto non il 1°. E chi pagherà addirittura più di noi sulla busta paga? Davanti a noi Belgio (55,5%), Germania (52%), Austria, Francia e sul nostro livello Svezia e Finlandia. Ma come è possibile allora che gli operai e i lavoratori tedeschi e francesi, con quel cuneone fiscale mostruoso, guadagnino, e non poco, più di noi? Ma Francia e Germania non sono due Paesi europei come noi? Non fanno parte del G8 come noi? I conti non tornano?

A dire la verità, con un briciolo di onestà intellettuale, ma che dico, aritmetica, in conti tornano, eccome. Imprenditori, Stato, datori di lavoro francesi e tedeschi pagano di più i propri lavoratori. Molto semplice. Su questo inequivocabile dato innestiamo tutti i discorsi di flessibilità, di produttività, bla bla bla, ma la realtà dei numeri questa.

Strano perché proprio il giornale della Fiat, quello di De Benedetti e quello di tutti gli imprenditori messi insieme, non ce l'abbiano fatto notare. E non abbiano chiesto conto di questa anomalia italiana a qualcuno degli azionisti che hanno in casa, a portata di mano. Molto strano?

(tratto da www.tirolibero.ilcannocchiale.it)

1 COMMENT

  1. Chi ci governa e chi ci paga sono la stessa persona
    Lo scrivo perché forse non è passato sott’occhio. Il problema è semplice e scandaloso: chi ci governa e chi ci paga molte volte sono la stessa persona e/o condividono gli stessi interessi. A che pro, quindi, aumentare salari che, in un certo senso, andrebbero tolti dalle tasche della classe dirigente?

    (Agostino)