Nella cornice del Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti si è tenuta, stamane, la rappresentazione di “Cosa può succedere se voli troppo in alto”. La piece è stata allestita dalla compagnia teatrale “I coccodè”, nata nell’ambito dell’associazione Fa.Ce. (Associazione Famiglie Cerebrolesi) del capoluogo montano. I testi, i canti e la regia sono stati curati da Francesca Bianchi e Marina Coli.
Già all’ingresso del teatro, stamattina alle dieci, ci si è resi conto di quanto fosse sentito e partecipato l’evento cui si sarebbe assistito da lì a poco: ressa alla cassa e teatro esaurito, colmo di bambini, giovani adulti ed anziani, una corale partecipazione del paese come poche si è avuto modo di vedere.
Ha introdotto lo spettacolo Daniele Franci, direttore artistico del festival e di Etoile (Centro teatrale europeo di Reggio Emilia, www.centroetoile.it), che ha fortemente voluto inserire questa rappresentazione nell’ambito del festival internazionale in corso e che ha avuto parole di ringraziamento per i presenti e quanti hanno contribuito, con collaborazione e sostegno anche economico, alla realizzazione del progetto.
Ha passato quindi la parola all’assessore all’ambiente Filomena Mola che, in rappresentanza del sindaco, ha fatto gli onori di casa alla compagnia ed al pubblico, di cui ha sottolineato con soddisfazione la grande partecipazione, specialmente in una domenica mattina generalmente dedicata alla famiglia o ad altri impegni. Ha detto come lo spettacolo sia stato possibile grazie alla parrocchia di Campolungo, che lo ha finanziato con i proventi della “Tortellata 2007” (ricordiamo che la tortellata di Campolungo è una manifestazione di grande richiamo che vede partecipanti non solo dalla nostra montagna ma anche dalle province di Parma e Modena, attirati dalla fama delle nostre rezdore). La Mola ha rivolto poi uno speciale ringraziamento alla signora Alma Zanni, presente sui palchetti, presidente della Fa.Ce. di Castelnovo e “colonna portante” dell’associazione. Un applauso spontaneo e vivissimo ha accolto le sue parole costringendo la signora Alma ad alzarsi, visibilmente commossa.
“Cosa può succedere se voli troppo in alto” è la messa in prosa della leggenda di Teseo e del Minotauro, della fuga di Dedalo e Icaro dal Labirinto e della caduta di Icaro a causa della troppa ambizione nel voler raggiungere il sole. Come già detto, il testo è stato messo a punto da Francesca Bianchi con numerose e divertenti scivolate nel gergo moderno che hanno strappato applausi a scena aperta. I costumi sono stati curati da Paolo Gentili (di Fa.Ce.) e dalla stessa Bianchi.
Ci pare opportuno segnalare alcune mise particolarmente riuscite, a partire dal Minotauro, interpretato da Francesco Celia, che, avvolto in un saio, spiccava per un elmo da vichingo completo di corna. Vogliamo parlare di Teseo? O Superteseo? Interpretato da Davide Cosmi in veste di torero completo di cappello e con un mantello per l’appunto da supereroe e dunque da Superteseo! In una improbabile corrida uccide il Minotauro e, dobbiamo dirlo, Checco (Francesco Celia) è morto proprio bene! Arianna, bionda e leggiadra nella tunica bianca, era Elisa Guerri, che si aggirava per il palco con una spassosa rocca da magliaia professionista. A nulla sono servite le raccomandazioni di Dedalo, Damiano Nobili, nei confronti di Icaro, Claudio Donadelli: “Non volare troppo in alto che sciogli la cera e non troppo in basso che il mare bagna le penne; vola in mezzo come una fetta di salame in un panino!”. Il povero Icaro è scomparso alla nostra vista.
Quale il destino degli altri protagonisti? Re Minosse (Daniele Tagliati), Minosso (Antonio Nacci)? Il coro, composto da Claudio Ferrari, Settimo Predelli, Daniele Camellini ed Emanuele Guerri... ci invita a leggerci l’Iliade!
Circa un’ora di spettacolo davvero coinvolgente, interrotto più volte per gli applausi spontanei cui vanno aggiunti i complimenti ai volontari che hanno coadiuvato Francesca Bianchi e Marina Coli nella messa a punto dello spettacolo e nell’affiancare gli attori sul palco; attori essi stessi. Vale la pena menzionarli perchè in un’attualità che vede ormai citati i giovani più per atti di bullismo (ahinoi anche nel nostro paese) che per gesti meritevoli, questi giovani devono essere giustamente valorizzati. Parliamo dunque di Eleonora Marciani, Giacomo Corradi, Andrea Ferrari, Isacco Manfredi, Giorgio Merolla e Filippo Rinaldi, cui si è aggiunta anche la mamma di un attore, Lauretta Campari. Bravi, speriamo di rivedervi ancora. Alla fine, degna conclusione, fiori per Francesca e Marina: li ha porti Paolo Gentili a nome di tutti i “Coccodè”.
In una breve intervista rilasciataci al termine dello spettacolo Francesca Bianchi e Marina Coli hanno posto in evidenza come il lavoro svolto con i ragazzi sia stato enormemente gratificante, quasi avesse la capacità di cancellare la stanchezza e le difficoltà. Si è trattato di un periodo di lavoro piuttosto impegnativo, iniziato in autunno con incontri preliminari fino alla messa a punto della rappresentazione dall’inizio dell’anno. Un’ora e mezza a settimana di lezione con la compagnia per imparare testi, canti e posizioni sul palco. Un’esperienza nuova che le ha caricate al massimo e che nel brillare dei loro occhi mostra la soddisfazione e la gioia di quanto sono riuscite a realizzare.
Uno spettacolo emozionante, unico, che ha colpito davvero molti cuori.
(Simona Tagliati)
L’emozione di questa mattina non si cancellerà facilmente. E’ difficile descrivere l’impegno e le vittorie di questi nostri ragazzi per superare le loro paure (luci, suoni, spazi, persone), la loro disabilità. Credo però che il Teatro Bismantova, quasi esaurito, così caloroso e partecipe sia stata la dimostrazione che il messaggio è arrivato: si può davvero “volare alto”. Grazie, grazie a tutti.
(Alma Zanni)
Grazie di cuore!
Vedervi lì sul palco è stata una grandissima emozione. Se ci ripenso ancora, mi vengono le lacrime agli occhi! Grazie infinite e ancora grazie e per sempre grazie!! Se lo vogliamo, questi ragazzi possono diventare gli attori della nostra vita, anche solo per poco tempo, basta metterci a loro disposizione e poi vedrete che cuore gioioso ne verrà fuori!
GRAZIE ANCORA DI TUTTO!
(Chiara)
Volare alto si può, a voi che lo avete dimostrato grazie, meravigliosi ragazzi, per le forti emozioni che mi avete fatto provare!
(Ebe)
Grazie
Davvero grazie per averci regalato una domenica mattina indimenticabile.
(Carlotta)