Il Consiglio provinciale, presieduto da Lanfranco Fradici, ha approvato, con 19 voti favorevoli (Pd, Rifondazione Comunista e Pdci), 1 astensione (Udc) e 4 voti contrari (An, Forza Italia e Lega nord), il regolamento che, nell'ambito dell'attività di autotrasporto, disciplina due tipologie di esami che consentono di esercitare due attività imprenditoriali: il trasporto merci e il trasporto viaggiatori.
"La bozza di regolamento, presentata in sede di Consiglio, consente alla Provincia di svolgere gli esami per poter dirigere un'attività imprenditoriale nel settore del trasporto di merci per conto terzi o persone - ha spiegato all'assemblea il vicepresidente della Provincia Pierluigi Saccardi. Si tratta di una competenza nuova, trasferita all'ente locale dallo Stato". Il vicepresidente Saccardi ha anche specificato che "il regolamento è stato predisposto da un gruppo di lavoro costituitosi in seno all'Upi (Unione province italiane) della nostra Regione, pertanto i suoi contenuti sono condivisi dalle altre amministrazioni provinciali dell'Emilia Romagna".
L'esame prima e ora
L'esame finora si teneva nelle sedi delle Motorizzazioni dei capolughi di regione ed era obbligatorio - nel caso del trasporto merci - solo per carichi molto pesanti. Da circa un anno invece è obbligatorio per tutti, in recepimento della normativa europea. Ora la prova verrà svolta a livello di singole province. Il bando per partecipare all'esame di norma si svolgerà almeno tre volte all'anno per il trasporto merci e due volte all'anno per il trasporto passeggeri.
Le commissioni d'esame
Il regolamento della Provincia di Reggio, in particolare, prevede la possibilità di nominare una commissione esame non solo a cinque membri, ma anche a tre membri, ed è stata prevista anche la possibilità, se ne ricorrono i presupposti particolari indicati nella norma, di nominare più di una commissione d'esame. In questo modo si è ritenuto di avere maggiori possibilità di scelta per garantire snellezza e celerità nelle procedure d'esame, a seconda delle situazioni che si dovessero presentare.
I quiz
I quiz d'esame saranno preventivamente pubblicati al momento del bando e la loro gestione sarà informatizzata in modo da consentire ai candidati di prepararsi adeguatamente alla prova. La procedura sarà la stessa in tutta l'Emilia-Romagna. Per quanto riguarda le modalità di svolgimento, l'esame sarà basato su una serie di domande chiuse, suddivise per materie che sono uguali per entrambe le tipologie di imprenditori, cioè diritto, economia aziendale, codice della strada, tutte materie indicate dalla normativa comunitaria e poi recepite dalla legislazione nazionale.
All'esame si può accedere se possessori di titolo di studio di scuola media superiore (è sufficiente il diploma triennale) oppure se si è frequentato un corso preventivo organizzato dagli enti di formazione professionale riconosciuti dal Ministero.
Informazioni
Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli uffici della Provincia ai seguenti numeri di telefono: 0522 444172, 0522 444176, 0522 444177.
Bene
E’ positivo l’atto compiuto dalla Provincia perchè recepisce una norma ministeriale. Quindi in questo modo si potrà procedere a formare anche quei soggetti che ora sfuggono ad una qualsiasi formazione e mettono in piedi delle aziende senza sapere cosa significa fare impresa e vanno a lavorare a qualsiasi prezzo. Bisognerebbe rivedere però le materie perchè sono da esame universitario. La Provincia, e in modo specifico il vice Saccardi, sta lavorando con le associazioni di categoria e le autorità competenti (Prefettura, Questura, Carabinieri, Guardia di finanza)per costituire un tavolo della legalità e della sicurezza. Col compito di monitorare la situazione dell’abusivismo in provincia di Reggio. Situazione dal mio punto di vista molto grave.
Sul nostro territorio operano imprese che provengono da altri territori (Calabria, Campania, Sicilia) che lavorano a prezzi stracciati mettendo fuori mercato le imprese locali. Possono fare questo gioco del prezzo più basso perchè usano metodi illegali: dipendenti non in regola, sovraccarico, ore di guida non rispettate ed altro. Ci sono fondati sospetti che ci possa essere infiltrazione malavitosa dietro.
Quindi il tavolo di monitoraggio provinciale è necessario per focalizzare il problema ed intervenire di conseguenza. Oltre a questi aspetti è necessario riprendere nella nostra provicia la questione legalità come cultura fra la gente. Questo è un valore che ci ha sempre contraddistinto; ora però ritengo che sia in po’ messo da parte. Mi spiego: queste imprese che operano nell’illegalità sono imprese che lavorano con committenti locali, imprese e cooperative locali grandi e famose. Bisogna con questi fare un ragionamento chiaro di legalità, facciamo dei bilanci meno belli ma paghiamo il giusto e non aiutiamo chi pratica l’illegalità costantemente.
Grazie.
(Un trasportatore)