Riparte il 7 marzo, dopo la pausa invernale, il Giro Verde nel Comune di Castelnovo. Si tratta dell'iniziativa di raccolta a domicilio dei rifiuti “verdi”, ovvero potature e sfalci d'erba, che saranno raccolti ogni venerdì mattina.
Dice al proposito l'assessore all'ambiente del Comune di Castelnovo ne' Monti, Nuccia Mola: “Il Giro Verde è stata un'iniziativa che ha riscosso grande interesse ed ha avuto un notevole successo, con la raccolta di un ottimo quantitativo di potature e sfalci, che sono stati avviati alla trasformazione in concime organico, o 'compost', che i cittadini possono andare a ritirare gratuitamente nelle isole ecologiche sul territorio comunale, a Croce e Ca' Perizzi. Il Giro Verde riprende dopo la pausa invernale, poiché naturalmente è un servizio che è legato al ciclo vegetativo delle piante: con la primavera in arrivo infatti riprendono le operazioni di cura di giardini e campi”.
Ed aggiunge l'amministratore: “Il Giro Verde è davvero un servizio importante, semplice da usufruire per i cittadini, e che trasmette loro una importante responsabilità: quella di conferire sempre meno rifiuti organici alle discariche. Si tratta di un tipo di rifiuti che in discarica genera molta CO2, e quindi incrementa l'effetto serra. Avviarlo invece ad un percorso di differenziazione e riciclo, rappresenta un gesto di attenzione verso l'ambiente, un risparmio sui costi di smaltimento ed anche la possibilità di avere qualcosa in cambio, appunto il compost gratuito”.
Da venerdì 7 marzo i cittadini potranno tornare ad esporre fuori dalle abitazioni i propri sacchi bianchi contenenti gli sfalci e le foglie del proprio giardino. Il materiale raccolto sarà trasformato in compost negli impianti Enìa di Reggio Emilia e Cavriago e poi “restituito” ai cittadini.
Per agevolare il lavoro degli operatori Enìa che effettuano il “Giro Verde” si ricorda che gli appositi sacchi bianchi devono essere collocati davanti all'abitazione in un luogo ben visibile e accessibile dalla strada. I cittadini che per motivi tecnici non possono essere raggiunti dal servizio davanti a casa hanno a disposizione alcuni punti di raccolta, già comunicati da Enìa nella prima fase del servizio.
I sacchi dovranno essere lasciati aperti per permettere un veloce svuotamento del contenuto e non dovranno superare i 20 chilogrammi di peso: il Giro Verde prevede infatti la raccolta di potature di modeste quantità. Per le potature voluminose i cittadini sono invitati ad utilizzare le stazioni ecologiche.
E' possibile richiedere nuovi sacchi bianchi presso le stazioni ecologiche o la portineria degli uffici comunali.
Per agevolare la raccolta e non creare inutili ostacoli lungo la strada o sui marciapiedi i sacchi dovranno essere esposti nella serata di giovedì. In questo modo i sacchi resteranno all'aperto solo poche ore, in quanto al venerdì mattina presto Enìa provvederà a svuotarli, per poi lasciarli vuoti nel medesimo luogo per il nuovo utilizzo.
Si ricorda infine che saranno anche riposizionati i contenitori per la raccolta della frazione verde presso i campi sportivi di via F.lli Cervi (centro Coni), via Tegge (Felina), via Salde (Gatta) e nelle frazioni di Frascaro (cimitero), Felina (cimitero), Bivio per Fariolo, Campolungo (lato chiesa) e Castelnovo ne'Monti Centro in via Grieco (piazza sotto Coop) e in via Bismantova (ang. Carnola).
Per ulteriori informazioni o segnalazioni: Enìa, sede di Reggio Emilia, tel. 800 224400.
Perché non fare di più?
Bene raccogliere gli sfalci d’erba, ma perché non proporre anche la raccolta differenziata porta a porta come a Reggio si sta già facendo nella settima circoscrizione? Ci vorrebbe un po’ di coraggio in più per fare decollare iniziative lodevoli come questa. Comunque è un inizio!
(Vania Tronconi)
Mamma mia
Ci mancherebbe il porta a porta. Facciamo meno demagogia e più fatti concreti. Sarebbe importante conoscere i costi della sperimentazione di Reggio e soprattutto vedere su chi vengono scaricati. Bene il giro verde: continuare sulla raccolta differenziata, isole ecologiche, ecc. Cerchiamo di di far sì che la maggior parte del prodotto della differenziata venga riutilizzato e non finisca in discarica.
(Enrico Bini)