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Villa Minozzo ha di nuovo il suo spazio teatrale

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Uno spazio teatrale ritrovato. Villa Minozzo nello scorso fine settimana ha salutato in pompa magna l’inaugurazione della sua Bottega culturale “I Mantellini”, che prende il testimone del vecchio cinema Cusna. C’erano, tra un pubblico che ha colmato i posti a sedere disponibili nella sala (ad occhio un centinaio abbondanti), gli amministratori, col sindaco Luigi Fiocchi in testa, che ha salutato i presenti e ringraziato tutti coloro che hanno lavorato alla ristrutturazione-rifacimento, la presidente della Provincia Sonia Masini, il presidente del Parco nazionale Fausto Giovanelli, l’assessore alla cultura della Comunità montana dell’Appennino reggiano Clementina Santi.

“E’ un valore prezioso per il comune, che viene ad aggiungersi alle altre realtà consimili [poche, ndr] che già esistono nel territorio montano”, ha affermato quest’ultima. Cita Ligonchio, Canossa, ovviamente Castelnovo. “Non dovete avere paura a chiamarlo teatro, lo è veramente”. E ancora, con immagine quasi poetica: “Strutture come questa sono presidi culturali molto importanti, in cui s’incontrano i pensieri; e quando questo succede nascono cose nuove”. E Villa – ha soggiunto – “contando su una serie infinita di espressioni aveva bisogno di uno spazio così”.

Si nota, schierata per quest’occasione speciale, anche la banda musicale del paese. Non mancano i rappresentanti dell’Arma, con in testa lo stesso comandante della Compagnia di Castelnovo ne’ Monti, Cap. Mario Amoroso.

Sonia Masini si è dichiarata “contenta di essere qui, stasera”. “Ho trovato molto cambiato questo luogo; cambiato in senso positivo, naturalmente”. Ha rilevato, la presidente della Provincia (la più “corposa” tra gli oratori che si sono succeduti sul palco), che “troppi luoghi di incontro si sono chiusi; troppo noi ci siamo chiusi nelle nostre case”. A suo parere “quando un'amministrazione pubblica investe in luoghi di cultura fa sempre un grande servizio alla sua popolazione”. “Dico no al pessimismo, non viviamo nel luogo peggiore del mondo” [un’affermazione questa che, in verità, si è prestata anche ad un’interpretazione forse non esattamente in linea con l’intenzione con la quale è stata espressa… , ndr]. Ha anche detto: “Prendo un impegno, questa sera, di fronte a voi: mi adopererò per l’ulteriore crescita di queste terre”.

Sono state consegnate, dal sindaco e dall’assessore alla cultura villaminozzese Giordana Sassi, che ha condotto con proprietà e spontaneità il filo degli interventi, alcune targhe di riconoscimento a dirigente ed insegnante (Maria Grazia Diana e Daniela Sighicelli) e studentessa (Veronica Pedrazzini, coadiuvata da Carlotta Saccani e Simona Francavilla) che hanno realizzato la forma di terracotta raffigurante una donna con bambino “in fuga da Villa Minozzo in fiamme”; che ricorda gli episodi tragici della seconda guerra mondiale che hanno valso al capoluogo la medaglia d’argento al valore militare della Resistenza, che ora adorna il gonfalone comunale.

Fausto Giovanelli ha proposto considerazioni legate alla sua funzione di responsabile dell’area protetta nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, spiegando la mostra (“Parchi di mare e d’Appennino”) che ora si può visitare proprio nei “Mantellini” e, nella sostanza, un grande cartello geografico-artistico, opera di Ro Marcenaro, che, campeggiante all’esterno del teatro, riporta i sei parchi (due nazionali e quattro locali-regionali) dislocati nell’area a cavallo tra Emilia, Liguria e Toscana. Per la quale, a suo parere, “si può e si deve portare avanti un impegno forte teso a farci diventare zona tra quelle maggiormente richieste e frequentate a livello nazionale”. Ricorda che il nostro Paese in questi anni è passato dal secondo al quinto posto nelle classifiche del turismo. “Percorrendo poche decine di km. ci si può spostare dal crinale alle spiagge e si possono incontrare e visitare luoghi diversi e tutti suggestivi: pezzi di un’Italia minore ma anche di un’Italia migliore”.

Un concerto di flauto e chitarra, con Mirka Cassinadri e Giacomo Baldelli, ha degnamente concluso la festa di inaugurazione.

Scorto in platea anche lo sciatore locale Giuliano Razzoli, che nell’ultimo week end si è concesso una scappata casalinga di quasi riposo (ha partecipato ad una gara a Febbio) dalle nevi della Coppa del Mondo che lo stanno tenendo impegnato.

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