Un colpo a segno ed uno fallito, quest'ultimo grazie alla perspicacia del diffidente anziano che, forse memore della campagna preventiva promossa dai carabinieri reggiani e ribattezzata "Non aprite quella porta", ha mandato in frantumi gli intenti truffaldini del malvivente.
Insomma nonostante i reiterati inviti alla diffidenza reiteratamente divulgati anche dai carabinieri reggiani, continuano ad imperversare anche nel crinale
appenninico reggiano i falsi impiegati di enti pubblici che, con vari pretesti, raggirano e derubano gli anziani dei loro averi come è successo in questi ultimi due giorni in due comuni dell'Appennino reggiano.
L'altra mattina a Castelnovo ne' Monti un malviventi, spacciandosi per il nuovo postino, è riuscito a farsi consegnare da un anziano del paese ben 1.500 euro in contanti, mentre ieri mattina l'analogo colpo ai danni di un pensionato di Toano non è invece andato a buon fine. "Devo avvisare prima i carabinieri", avrebbe riferito l'anziano allo sconosciuto, che quindi ha pensato bene di dileguarsi desistendo dai suoi propositi truffaldini.
Ed ora i carabinieri, avuta cognizione che la campagna preventiva sta incominciando a produrre effetti postivi, chiedono di più: "Rilevate i numeri di targa dei mezzi in uso a questi sconosciuti o 'fotografate' bene il volto di questi truffatori". Se, infatti, attraverso la diffidenza si
evitano i colpi attraverso una maggior attenzione "investigativa" si potrebbe fornire il necessari contributo per incastrare definitivamente questi manigoldi, che agiscono raggirando le fasce sociali più deboli quali gli anziani.
Gli episodi suonano comunque come un campanello d'allarme per gli stessi carabinieri del Capitano Mario Amoroso, che, ferme restando le risultanze investigative su queste due vicende, reiterano l'invito agli anziani a diffidare dagli sconosciuti, rammentando loro i consigli contenuti nella nota campagna preventiva appositamente promossa per arginare appunto le truffe agli anziani.